Stavolta Peter Sagan non ha sbagliato niente, anzi, per essere sicuro di non avere sorprese, ha staccato i compagni di fuga ai 4 km, andando a vincere in solitaria (e impennando) la Gand-Wevelgem. Un'edizione segnata dal freddo (col percorso decurtato di una quarantina di km all'inizio) e da una fuga di Flecha, a cui si è sommata una nuova azione da lontano orchestrata proprio da Sagan con Haussler e altri 9. Da questo drappello è venuto fuori il vincitore, che si è imposto con qualche secondo su Bozic, Van Avermaet, Haussler e Flecha (nell'ordine al traguardo).
Gli ultimi muri di giornata alla Gand-Wevelgem non hanno modificato la situazione che si era venuta a creare a poco più di 50 km dalla fine, ovvero un bel gruppetto al comando della corsa con vantaggio crescente sul plotone. Di questo gruppo fanno parte al momento Sagan col compagno Bodnar, Vandenbergh, Bozic, Amador, Popovych, Haussler, Eisel, Van Avermaet, Flecha e Ladagnous. L'azione decisiva è stata promossa da Haussler, rientrato con altri 9 su un terzetto (Flecha, Ladagnous e Bazayev, che si è poi staccato sul Kemmelberg) che era già al comando da diversi chilometri.
Dopo il rapido avvio in cui si eranbo avvantaggiati sugli altri gruppi Boonen, Cavendish, Stybar, Kwiatkowski (Omega Pharma-Quickstep), Eisel, Hayman, Sutton (Sky), Greipel, Henderson, Willems, Sieberg (Lotto-Belisol), Boom, Wynants (Blanco), Blythe, Oss, Phinney (BMC), Sagan (Cannondale), Fischer (FDJ), Kuschynski, Paolini (Katusha), Amador (Movistar), Breschel, Morkov (Saxo-Tinkoff), Fouchard (Cofidis) e Cousin (Europcar), cambia tutto alla Gand-Wevelgem.
Tutti contro Fabian Cancellara: lo svizzero della RadioShack insegue la terza vittoria alla Strade Bianche, corsa giunta alla settima edizione, mantenendo il tradizionale tracciato da Gaiole in Chianti a Siena, con arrivo nella celebre Piazza del Campo, al termine di 190 chilometri inframezzati da ben 8 settori di strade bianche. Oltre a Cancellara (unico atleta, tra l'altro, che finora è riuscito ad imporsi per più di un'edizione), occhio alla temibile coppia Cannondale costituita da Peter Sagan, fresco vincitore a Camaiore e Moreno Moser.
Era una corsa che stava lentamente languendo, anno dopo anno, con una partecipazione sempre più ridotta e una risonanza sempre più risicata. Spostata in calendario e portata a "far sistema" con altre gare vicine di data (la Strade Bianche e la nuova Roma Maxima - ex Giro del Lazio), in prossimità della Tirreno-Adriatico, ecco che la corsa in questione, il GP di Camaiore, risorge di colpo, presentando al ciclismo internazionale una startlist di ottimo livello, che poco ha da spartire con quanto offerto negli ultimi anni.