Gent-Wevelgem WE 2016: Blaak Power, a vincere è ancora la pantera d'Olanda - Chantal batte Brennauer e Brand ed è la nuova leader del Women's World Tour
Versione stampabileSeconda all'Omloop Het Nieuwsblad, prima al Le Samyn, alla Ronde Van Drenthe e ora anche alla Gent-Wevelgem: la regina di muri e pavé di questa prima parte di stagione è senza dubbio l'olandese Chantal Blaak che a 26 anni sta vivendo la miglior stagione della sua carriera. Con questa nuova vittoria Chantal Blaak ha pareggiato la compagna di squadra Lizzie Armitstead a quota tre vittorie nel 2016, superandola però nella classifica generale del nuovo UCI Women's World Tour: su quattro prove disputate, le due atlete della Boels-Dolmans ne hanno vinte due a testa, a fare la differenza è il 12° posto di Chantal Blaak a Cittiglio contro il 17° di Lizzie Armitstead di ieri.
Ma oltre all'incredibile serie di successi in campo agonistico (7 vittorie su strada, il record dell'ora della Stevens, l'oro mondiale su pista della Pawlowska), la formazione olandese diretta da Danny Stam ne ha festeggiato uno ancora più importante proprio a metà settimana: gli sponsor principali Boels Rental e Dolmans Landscaping Group hanno entrambi deciso di estendere la loro presenza nel ciclismo femminile fino al 2018, la squadra si è quindi assicurata una continuità che non era ancora certa qualche settimana fa ma la notizia non sembra aver provocato un calo di tensione tra le atlete.
Selezione prima dei muri, sul Kemmel restano in poche
Giunta alla sua quinta edizione, quest'anno con la nascita del Women's World Tour la versione femminile della Gent-Wevelgem è entrata per la prima volta a fare parte della massima categoria del calendario internazionale dell'UCI e l'organizzazione ha predisposto un tracciato di 115 chilometri con tutte le maggiori difficoltà concentrate tra il chilometro 50 ed il chilometro 80 con due passaggi su Kemmelberg e Monteberg e uno solo sul Baneberg. Prima ancora di arrivare ai muri, il vento aveva già spezzato il gruppo in due tronconi e dopo la prima scalata di Kemmelberg e Monteberg erano rimaste in testa alla corsa solo 28 atlete con la Boels-Dolmans come unico team al completo.
Tra il Baneberg e la seconda ascesa del Kemmelberg c'è stato un tentativo di Emma Johansson, Annemiek Van Vleuten, Carmen Small ed Ellen Van Dijk, quest'ultima al rientro dopo un mese di stop per infortunio: il quartetto non è andato molto lontano anche perché sugli ultimi due muri di giornata la situazione s'è rimescolata con sole 18 atlete che sono riuscite a rimanere nel gruppo di testa, tra queste anche le nostre Elena Cecchini, Elisa Longo Borghini e Maria Giulia Confalonieri.
Boels-Dolmans troppo superiore: Blaak se ne va ai meno 15
Negli ultimi 20 chilometri la Boels-Dolmans ha tentato di far valere la propria superiorità numerica nel primo gruppo: per prima ci ha provato due volte Lizzie Armitstead, poi ai meno 15 è stata Chantal Blaak ad attaccare e stavolta l'olandese ha avuto successo. La Blaak ha guadagnato subito una quindicina secondi con le inseguitrici che l'hanno tenuta lì per qualche chilometro prima di crollare definitivamente: al traguardo l'olandese è arrivata addirittura con 1'24" di vantaggio sulla tedesca Lisa Brennauer che in volata si è presa la seconda posizione davanti a Lucinda Brand. Resta invece ancora giù dal podio la Wiggle High5 con Amy Pieters che si è piazzata quarta dopo aver vinto in settimana per il terzo anno consecutivo la Dwars door Vlaanderen, corsa non UCI ma comunque di un certo fascino.
Elena Cecchini prima delle italiane
Nel finale di corsa il gruppo all'inseguimento di Chantal Blaak s'è anche frazionato con le italiane che sono rimaste nella seconda parte: la migliore al traguardo è stata Elena Cecchini, dodicesima a 2'23", mentre Elisa Longo Borghini ha chiuso al 15° posto. Il prossimo appuntamento con l'UCI Women's World Tour sarà domenica prossima con l'attesissimo Giro delle Fiandre: la Boels-Dolmans sarà ancora una volta la squadra da battere, né Armitstead né Blaak hanno mai vinto la corsa nella loro carriera ma non dimentichiamoci che l'anno scorso a vincere fu Elisa Longo Borghini con una spettacolare impresa solitaria, ripeterla non sarà facile ma Elisa spesso ci ha saputo stupire.