E3 Harelbeke 2016: Che carisma, Cancellara! Pozzato percepito solo dai medium - Le pagelle: Tom Boonen capofila nel disastro della Etixx-Quick Step
Michal Kwiatkowski - 10
Domanda: ha sbagliato qualcosa, il polacco della Sky oggi? Risposta: no. Ha fatto lavorare la squadra quando era necessario, ha attaccato prima sul Paterberg e poi sul Karnemelkbeekstraat, e infine ha battuto agevolmente Sagan allo sprint. Che gli vogliamo chiedere di più?
Peter Sagan - 6
La storia si ripete e ogni volta diventa più oziosa. A meno di non pensare che ormai per lui l'unica maniera per imporsi sia l'azione personale, non possiamo più dargli buoni voti se continua a perdere corse in questo modo, crollando negli sprint che un tempo avrebbe vinto con una gamba. Non è facile per lui perché tutti tendono a corrergli contro, è pure bravo a cercare soluzioni tattiche alternative e a metterle in campo con generosità, ma non può sempre uscire con le ossa rotte dai finali delle gare più belle. La sufficienza, se non s'è capito, è alquanto stiracchiata.
Fabian Cancellara - 9
Non tanto per il piazzamento (ne ha fatti di migliori), non tanto per l'essere stato comunque lì a giocarsela (quante volte gliel'abbiamo visto fare), non tanto per l'inseguimento condotto col coltello tra i denti; quanto per la freddezza con cui ha gestito la transizione tra la rottura del cambio e la successiva risalita in sella. Guardatelo lì, nella foto in alto: glaciale come l'eroe di un blockbuster!
Tom Boonen - 4
È il capitano e gli strali se li becca lui, anche al di là dei personali demeriti (non dimentichiamo che non è ancora fisicamente a posto), ma la Etixx-Quick Step oggi è stata inconcepibile, forse schiacciata dal suo essere la squadra di riferimento in queste corse. Certo però che mettere quattro uomini nei 15 migliori, e vederli piazzati 12esimo, 13esimo, 14esimo e 15esimo, pare situazione da pochade. Di suo Tommeke ci ha messo l'incapacità di invertire la rotta, quando era chiaro che non si cavava un ragno dal buco nell'inseguire i due fuggitivi come se non ci fosse un domani.
Filippo Pozzato - 4
La CMF (Confederazione dei Medium Fiamminghi) conferma di averlo percepito oggi dalle parti di Harelbeke.
Daniel Oss - 6.5
Benedetto ragazzo, gli capita una volta tanto di pescare il jolly (ovvero Van Avermaet si ammala e non parte), e lui, bravissimo nel prendere ripetutamente l'azione giusta, si adagia a un finale anonimo, senza gettare il cuore oltre l'ostacolo, come invece dovrebbe fare - non appena gli si presenta una chance - chi è troppo spesso obbligato a fare il gregario.
Tiesj Benoot - 7
Ha attaccato in un paio di occasioni, o meglio ha dato delle strappate che hanno prodotto un po' di selezione. Ma gli è sfuggita l'azione del giorno. Comunque, essere alla sua età già un riferimento nelle classiche non è roba di poco conto.
Sep Vanmarcke - 6
È sempre lì, ma è come quei bambini impacciati (non a caso gli capita spesso di cadere) a cui nelle recite scolastiche danno il ruolo dell'albero, sullo sfondo. Contribuisce a riempire la scena, ma protagonista mai.
Jasper Stuyven - 7
Sveglio, potente, utile al capitano, e capace di perseguire pure gli obiettivi personali senza intralciare quelli del team. L'olimpo del pavé ha trovato davvero un bel newbie.
Oscar Gatto - 5
Dobbiamo pensare che abbia speso troppo mercoledì a Waregem, e per questo oggi non gli sia riuscito di dare un minimo aiuto a Sagan. Se è così, qualcuno in casa Tinkoff gli tirerà le orecchie.
Lars Boom - 6.5
Onestamente non ce lo aspettavamo così pimpante, ma uno col suo talento ogni tanto deve giustificare il ricco stipendio che percepisce. Oggi l'ha quasi fatto.
Zdenek Stybar - 6.5
Una foratura gli ha complicato le cose proprio quando la corsa si stava infiammando; poi è stato bravo (e sapiente nella gestione di sé) a rientrare con Cancellara, e nel finale ha dato tutto per la causa. Senza avvicinarsi minimamente allo scopo, però.
Matteo Trentin - 6
Travolto dalla disfatta della Etixx, è stato attentissimo tutto il giorno, ma lavorare come è obbligato a fare lui può risultare assai frustrante, in certe giornate.
Ian Stannard - 7
Favorito dal poter stare a ruota mentre la Etixx tirava senza respiro, ha tenuto da parte le energie che gli hanno permesso di fare un regale sprint per il podio.
Alexander Kristoff - 4
Già è discutibile che la Katusha abbia deciso di schierare non il vero norvegese, ma una controfigura; ma che per di più questa controfigura fosse così scarsa, non lo immaginava nessuno.
Niki Terpstra - 7
Quanto ha tirato? Praticamente solo lui per chilometri, e in mezzo a tanto sbattersi ci ha messo pure un allunghetto sull'Oude Kwaremont. Oggi è andata malissimo, ma questo fondo che si ritrova (e che continua ad alimentare lavorando come un matto) emergerà prepotente nei prossimi giorni. Segnatevi questa: a Roubaix sarà lui il pericolo pubblico numero uno.