Vuelta a Andalucía 2016: Tejay, cronoterapia per diventare grande - Van Garderen batte Kelderman di 2" e balza in testa alla classifica
Finito il tempo delle volate, la Ruta del Sol entra nel vivo per quanto riguarda la lotta per la vittoria finale, con una crono sulla media distanza (21 km) attorno ad Alhaurín de La Torre, su un percorso non facile, condito di diversi strappi nella parte iniziale e terminante con un chilometro in salita al 5%. In 46 partivano con lo stesso tempo e tra questi, l'ha spuntata Tejay Van Garderen. Col tempo di 27'05" l'americano ha conseguito il suo 12esimo successo da professionista, il terzo in una cronometro individuale, e si erge a punto di riferimento tra i contendenti per la classifica finale, dando anche un segnale a distanza al compagno/rivale Richie Porte che nel frattempo fatica in Oman.
Kelderman battuto per 2", Valverde a mezzo minuto
A lungo il riferimento cronometrico è stato il 39enne vegetariano Marteen Tjallingii (LottoNL-Jumbo), uno che a cronometro se l'è sempre cavicchiata senza mai eccellere (qualche top ten qua e là anche nel World Tour su queste distanze, negli anni migliori). Il suo 27'40" viene però battuto nettamente quando giunge al traguardo Jerôme Coppel, reduce dal successo all'Etoile de Bessèges proprio grazie a una crono più breve ma non troppo dissimile; il campione nazionale francese e bronzo mondiale della IAM Cycling faceva segnare un tempo di 28" inferiore a quello di Tjallingii. Gli si avvicina solo Javier Moreno, vincitore della cronometro nella passata edizione della Ruta, staccato di 17", ma poco dopo scende in pista il buon Tejay e non ce n'è per nessuno. Anche Wilco Kelderman (LottoNL-Jumbo) deve prendere 2", anch'egli come Coppel replicando il piazzamento dell'anno scorso. Ottima prova in generale in casa BMC, col gregario dei gregari Brent Bookwalter quarto a 15" e Samuel Sánchez settimo a 21", mentre Sylvain Chavanel (Direct Energie) quinto a 17" precede Wouter Poels a 20". Proprio Poels, assieme a Kelderman, può essere considerato uno dei contendenti per la vittoria finale, visto il suo recente successo alla Volta a la Comunitat Valenciana; un altro ancora sarebbe Alejandro Valverde, il quale però ottavo a 27" fa un po' meno paura rispetto agli altri. Molto lontano anche Rafal Majka (Tinkoff), che paga 44".
Bravo Moscon, migliore azzurro. Si chiude in salita a Peñas Blancas
Il migliore azzurro in classifica era Fabio Felline, il quale se l'è cavicchiata chiudendo 17esimo a 41"; bene ma evidentemente non ancora al top della condizione. A concludere la prova a cronometro meglio di chiunque altro è stato invece il neoprofessionista Gianni Moscon, 14esimo a 36": tra i dilettanti non abbiamo avuto granchè modo di verificare le sue doti a cronometro, vista anche la pochezza di corse a tappe e prove in tal senso nelle quali è stato coinvolto; in casa Sky invece potrà lavorare e bene nell'esercizio, e questo risultato è la conferma che abbiamo a che fare con un atleta forte a tutto tondo, con potenzialità ancora da scoprire.
Domani la tappa decisiva parte da San Roque e si conclude dopo 171 km al Puerto de Peñas Blancas, nell'entroterra di Estepona: in 15 km si passa da 63 a 990 metri sul livello del mare. Gli atleti in realtà affronteranno la salita su entrambi i versanti, scollinando una prima volta a 48 km dall'arrivo dopo aver affrontato già tre salite di terza categoria; quello che si dice un vero e proprio riscaldamento. Scesi poi a Estepona torneranno indietro, affrontando questa lunga e costante salita, sempre attorno al 7-9%, leggermente più dura nella prima parte. È un vero e proprio test della preparazione invernale per gli uomini da corse a tappe presenti in Andalucia: mancando tutti i grandi riferimenti mondiali, una vittoria qui potrebbe essere un'iniezione di fiducia per il resto della stagione.