Due giorni Murcia-Almería 2016: Gilbert, vento, Howard: i vincitori sono tre - Philippe s'impone su Valverde a Murcia, Leigh conquista ad Almería una kermesse decurtata
- Alejandro Valverde Belmonte
- Aleksejs Saramotins
- Alexey Tsatevich
- Artem Ovechkin
- Ben Hermans
- Ben Hermans
- Beñat Txoperena Maitxikote
- Bryan Coquard
- Daniel Navarro García
- Dario Cataldo
- Eryk Laton
- Ilnur Zakarin
- Ilnur Zakarin
- Ilnur Zakarin
- Ilnur Zakarin
- Ion Izagirre Insausti
- Ion Izagirre Insausti
- José Joaquín Rojas Gil
- Kamil Gradek
- Kléber Da Silva Ramos
- Leigh Howard
- Luis León Sánchez Gil
- Miguel Ángel Benito Díez
- Nacer Bouhanni
- Pawel Franczak
- Philippe Gilbert
- Philippe Gilbert
- Raymond Kreder
- Roman Maikin
- Rubén Fernández Andújar
- Sander Helven
- Sylvain Chavanel
- Tanel Kangert
- Tejay Van Garderen
- Victor De La Parte
- Uomini
Continua il ricco calendario di appuntamenti di inizio stagione sulle strade spagnole: dopo il consueto debutto nelle quattro prove maiorchine si è assistito al gradito ritorno della Volta a la Comunitat Valenciana, terminata domenica scorsa. In questo weekend la Vuelta a Murcia e la Clásica de Almería rappresentano il terzo step, seguito infine mercoledì dall'avvio della Vuelta a Andalucía. Quattro settimane all'insegna di un'unione fra i vari organizzatori che, con la collaborazione della Federazione spagnola, hanno saputo creare un perfetto inizio di stagione alternativo rispetto alle corse extraeuropee, ottenendo in cambio una vasta partecipazione e venendo gratificati da vincitori di primissimo livello.
A Murcia sorride Gilbert, BMC sugli scudi
Al Dubai Tour non aveva rubato l'occhio, pur conquistando un quinto posto nella tappa di Hatta Dam e terminando sesto in classifica. Una settimana più tardi diverso è stato il rendimento di Philippe Gilbert: il vallone si è portato a casa la vittoria alla Vuelta a Murcia, con uno sprint da lui condotto intelligentemente e preparato alla perfezione dai suoi uomini del BMC Racing Team. L'edizione numero trentasei della prova spagnola ha mostrato il solito, puntuale Alejandro Valverde e un Luis León Sánchez già in perfetta forma.
La corsa è stata caratterizzata da una fuga a sei: protagonisti gli spagnoli Miguel Ángel Benito (Caja Rural-Seguros RGA), Beñat Txoperena (Basque Country-Murias), il polacco Kamil Gradek (VERVA ActiveJet), il belga Sander Helven (Topsport Vlaanderen-Baloise), il russo Artem Ovechkin (Gazprom-RusVelo) e il brasiliano Kléber Da Silva (Funvic Soul Cycles-Carrefour). Purtroppo per loro la Movistar volveva regalare al proprio leader la possibilità di iniziare il conteggio delle vittorie stagionali sulle sue strade di casa, come accaduto nel 2004, nel 2007, nel 2008 e nel 2014.
Gli uomini di Eusebio Unzué hanno provato un allungo ai meno 20 km con un terzetto formato da Rubén Fernández, Ion Izagirre e lo stesso Alejandro Valverde. Le altre formazioni, Astana e BMC in testa, non lasciano alcuno spazio ad una compagnia così pericolosa e si riportano sotto, iniziando tutti assieme l'ultima ascesa di giornata alla Cresta del Gallo; in salita attacca e riesce ad andare via Tejay van Garderen (BMC Racing Team), già pimpante pur essendo alla prima uscita stagionale. Lo yankee scollina con 10" su un gruppetto di una decina di unità, guidato dagli immarcescibili Gilbert e Valverde.
Lo statunitense non va lontano, perché rientrano su di lui in sei; oltre a Valverde sono presenti Ilnur Zakarin (Team Katusha), i due dell'Astana Tanel Kangert e Luis León Sánchez e altri due uomini della BMC, ossia Philippe Gilbert e Ben Hermans, dando così al team di Jim Ochowicz un'interessante superiorità numerica. Puntualmente sfruttata nell'ultimo km quando van Garderen si mette in testa, permettendo ai due belgi di rimanere coperti; Sánchez lancia lo sprint, ma alla sua destra viene rimontato da Valverde. Alla sinistra di Luisle c'è però un Philippe Gilbert dominante che ha un passo impareggiabile per gli altri.
Il campione del mondo di Valkenburg 2012 taglia il traguardo a braccia alzate, dando alla sua BMC il terzo successo stagionale e a se stesso la prima gioia; sul secondo gradino del podio sale Alejandro Valverde, mentre terzo è un buon Ilnur Zakarin. Quarto e scontento Luis León Sánchez, che alla vittoria aveva fatto più di un pensierino; a seguire hanno concluso Ben Hermans, Tanel Kangert e l'ottimo Tejay van Garderen. Tra i primi dieci anche un italiano, l'abruzzese Dario Cataldo (Astana Pro Team), ottavo, che ha superato Daniel Navarro (Cofidis, Solutions Crédits) e Victor De la Parte (CCC Sprandi Polkowice).
Il vento la fa da padrone ad Almería: Howard spezza un lungo digiuno
184 i km previsti della Clásica de Almería, prova giunta alla trentunesima edizione; rispetto all'appuntamento del giorno precedente il gruppo non doveva preoccuparsi dell'aspetto altimetrico, data la planimetria estremamente favorevole alle ruote veloci presenti nella carovana. Di ben più minaccioso era l'aspetto atmosferico; non tanto un acquazzone o un temporale, evento proprio di altre latitudini, quanto il vento che sferza abitualmente il litorale andaluso. E che oggi non ha fatto alcuno sconto ai corridori.
Le raffiche del vento previste dai bollettini meteorologici della vigilia annunciavano un importante rischio di vento anche superiore agli 80 km/h, velocità che rende impossibile una normale disputa di una gara ciclistica. Prima del via di stamani si è tenuta una riunione fra organizzatori, commissari di gara, squadre e atleti, rappresentati dai veterani Sylvain Chavanel, Philippe Gilbert, Samuel Sánchez e Alejandro Valverde: la decisione comune ha garantito il via della gara nella sua interezza, con un primo tratto di 15 km neutralizzato e percorso ad andatura turistica.
Il ritmo non è poi aumentato nei successivi km: il tentativo di pedalare era ben difficoltoso, come dimostra la prima ora pedalata controvento alla media cicloturistica di 28 km/h. Le parti in causa hanno sapientemente optato per fermare la corsa e riportarsi in direzione di Almería, disputando nella città un circuito di 3,5 km da ripetere sei volte, scelta adottata anche per non vanificare gli importanti sforzi messi in campo dagli sfortunati organizzatori.
Gara quindi ridottasi ad una kermesse cittadina in cui non si è registrato alcun tentativo di fuga; a disputarsi il successo, in una volata neanche tanto classica, sono stati in due. A vincere è Leigh Howard, australiano neoacquisto dell'IAM Cycling reduce da annate tribolate con la Orica GreenEDGE; il ventiseienne pistard non vinceva da poco più di tre anni quando, sempre in Spagna, si impose nel Trofeo Migjorn e nel Trofeo Alcúdia nel giro di soli tre giorni. Per la formazione elvetica si tratta già del quarto successo in stagione, cifra in linea con quanto avvenuto nei primi mesi del 2015. Allora il team rossocrociato non proseguì con tale trend nel resto della stagione, dovendo attendere la fine di maggio per la quinta affermazione.
Alle spalle del pistard australiano si è piazzato il consistente russo Alexey Tsatevich (Team Katusha) mentre completa la festa IAM il lettone Aleksejs Saramotins, terzo. A seguire ma staccati di 5" si sono piazzati i francesi Bryan Coquard (Direct Énergie) e Nacer Bouhanni (Cofidis, Solutions Crédits), l'olandese Raymond Kreder (Roompot-Oranje Peloton), il polacco Pawel Franczak (VERVA ActiveJet), a 8" il russo Roman Maikin (Gazprom-RusVelo) e il polacco Eryk Laton (CCC Sprandi Polkowice). La top 10 è completata dal primo padrone di casa, ossia José Joaquín Rojas (Movistar Team).