Trofeo Felanitx 2016: È il solito Greipel, vittoria facile facile - Il tedesco batte Bennett e EBH, Trentin quinto e Fortin ottavo

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Nel 2015 il pallottoliere aveva raggiunto quota sedici, un gettone in più rispetto a quelli usati nel 2014. Per André Greipel tenere la contabilità dei propri successi nel corso di una stagione è impresa ostica, figurarsi poi sommare quanto conquistato in undici stagioni tra gli élite. L'inizio della sua dodicesima annata nel massimo calendario è avvenuto nel solco della tradizione, con una vittoria a bagnare l'esordio del due volte campione di Germania e portando a 131 il numero di hurrà che il concittadino di Jan Ullrich ha messo in cascina. Oggi il luogo prescelto è stato Porreres, amabile comune centromeridionale dell'isola di Maiorca dove si è disputata la prima prova del Challenge Mallorca, il Trofeo Felanitx-SesSalines-Campos-Porreres, corsa di 174 km che ha aperto ufficialmente la nuova stagione del ciclismo in Europa.

 

Fuga a tre, il gruppo va con il freno a mano per non riprenderli
Tra i 166 corridori al via (un solo non partente, il britannico Jonathan Dibben) se ne trovano alcuni a cui scappa subito la gamba: al km 8 iniziano le prime schermaglie mentre al km 12 prende forma il primo tentativo serio con l'eritreo Natnael Berhane (Dimension Data), il lettone Toms Skujins (Cannondale Pro Cycling Team) e l'azzurro Marco D'Urbano (Team Roth). Per loro, a cui nel frattempo si è aggiunto lo spagnolo Adrián González (Euskadi Basque Country-Murias), sono solo cinquemila i metri in avanscoperta. Bisogna attendere il km 27 affinché prenda forma l'azione di giornata: l'iniziatore è il portoghese Domingos Gonçalves, neoacquisto della Caja Rural-Seguros RGA dove già militava il più noto fratello José. Lo raggiungono immediatamente il tedesco Grischa Janorschke (Team Roth) e lo spagnolo Eneko Lizarralde (Euskadi Basque Country-Murias).

Rapidamente il margine di vantaggio prende consistenza: al km 30 è già di 2'20", al km 33 balza a 3'30", al km 35 si impenna fino a 4'30" per poi toccare il suo massimo al km 40, quando il distacco fra testa della corsa è gruppo è di 4'50". Dopo una prima ora di corsa condotta di buona lena (sono stati 46.2 i km percorsi) il plotone inizia a reagire ricucendo il gap in maniera fin troppo rapida visto che nel passaggio al secondo gpm di giornata (dove transitano nell'ordine Lizarralde su Janorschke e Gonçalves, medesimo risultato del precedente gpm) è sceso sino a 2'08". La Lotto Soudal, che può schierare il favorito André Greipel, alza subito il piede dall'accelleratore e il margine riprende a crescere fino ai 3'35" quando mancano 70 km al termine.

Assieme ai compagni del velocista teutonico si incaricano dell'inseguimento gli svizzeri dell'IAM Cycling, formazione che l'anno scorso vinse grazie a Matteo Pelucchi: lo sprinter lombardo non è però presente nella quattro giorni maiorchina, visto che è impegnato a ben altre latitudini fra Tour Down Under e Cadel Evans Great Ocean Road Race. Il ritardo dal terzetto in fuga cala fin troppo rapidamente: al km 130 il loro vantaggio è di 1'35", al km 140 avviene il riassorbimento. Quando mancano 15 km al termine prova una coraggiosa azione Xavier Cañellas: il corridore, dilettante nel vivaio della Caja Rural, è un interessante classe '97 vincitore nel 2014 del titolo europeo juniores dell'omnium ed è un beniamino di casa essendo nato proprio nell'isola di Mallorca. Il suo vantaggio tocca anche i 30" ma dietro, complici anche i preparativi per lo sprint, il ritmo aumenta.

 

Ci provano Slagter e Stybar, ma la volata è scontata
Il corridore iberico viene ripreso in prossimità dei meno 5 km all'arrivo dove inizia l'ultimo strappetto di giornata: qui si fanno vedere due pezzi grossi come l'olandese Tom-Jelte Slagter (Cannondale Pro Cycling Team) e il ceco Zdenek Stybar (Etixx-Quick Step). I due riescono anche a scollinare in testa ma dietro le formazioni dei velocisti si coalizzano: scappare a Dimension Data, IAM Cycling, Lotto Soudal, Sky e Trek-Segafredo non è impresa semplice, ancor più a fine gennaio quando la miglior forma è ancora lontana. Il riassorbimento avviene dunque in prossimità del cartello dei meno 3 km al traguardo, lasciando il palcoscenico libero per le ruote veloci.

Spazio quindi ai velocisti di razza: lo sprint si svolge in maniera lineare, con André Greipel che porta a termine in maniera netta l'ottimo lavoro svolto dai suoi preziosi gregari. Per il Gorilla iniziare la stagione con un successo è una piacevole consuetudine: prendendo come riferimento le ultime nove stagioni, in sette di esse è accaduto che il nativo di Rostock conquistasse almeno un successo nel primo mese dell'anno. A differenza del passato l'occasione propizia non viene però dal Tour Down Under, abituale terreno di caccia per il trentatreenne velocista tedesco con sedici successi parziali e due classifiche generali.

 

Sul podio Bennett e Boasson Hagen, due italiani nei 10
Ad accomodarsi sul podio ai lati di Greipel sono l'irlandese Sam Bennett (Bora-Argon 18) e il norvegese Edvald Boasson Hagen (Dimension Data): per entrambi un piazzamento che fa morale, data l'impossibilità di battere il Greipel odierno. In quarta posizione ha chiuso il lituano Ramunas Navardauskas (Cannondale Pro Cycling Team) mentre è quinto il primo azzurro, ovvero sia Matteo Trentin (Etixx-Quick Step). Nelle posizioni di testa è giunto un altro italiano, vale a dire il padovano Filippo Fortin (GM Europa Ovini), buon ottavo. Completano la top 10 il belga Jonas Vangenechten (IAM Cycling) al sesto posto, il britannico Andrew Fenn (Team Sky) al settimo, il francese Marc Sarreau (FDJ) al nono e Albert Torres (Selezione spagnola), primo balearico e primo spagnolo, decimo. Da segnalare il buon debutto di Federico Burchio: il diciannovenne torinese della GM Europa Ovini ha concluso tredicesimo.

Domani va in scena la seconda prova della Challenge Mallorca, il Trofeo Pollença-Port de Andratx: nei 162 km in programma sono previsti i gpm di Femenies, Grau e Galilea, più ostici di quelli affrontati oggi ma comunque difficilmente sufficienti per impedire un ulteriore sprint di gruppo. Se presente, è lapalissiano indicare come favoritissimo André Greipel, corridore dalla mentalità vincente come pochi altri e che si trova protagonista da gennaio ad ottobre in qualsiasi gara del calendario.