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Coppa del Mondo Valkenburg 2015: Sul Cauberg in scena l'Italia a 2 stelle - Lechner e Bertolini vincenti. Uomini: Van Der Haar sconfigge Van Aert

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Eva Lechner e Gioele Bertolini, i protagonisti della Coppa del Mondo di ciclocross a Valkenburg © Tim De Waele/Belga

È un weekend ricco di soddisfazioni per il ciclismo azzurro, ora che ormai la strada lascia il passo ai ciclismi alternativi. Dopo l'oro di Viviani nell'Omnium agli europei su pista, arrivano ben 2 affermazioni italiane in Coppa del Mondo di Ciclocross nella stessa giornata: quella di Eva Lechner tra le donne e quella di Gioele Bertolini tra gli under 23. E sebbene, prese singolarmente, le due affermazioni non siano poi così sorprendenti, fa un certo effetto rivedere l'Italia ai vertici di una disciplina sempre croce e delizia del nostro movimento in 3 categorie su 4 (vista l'ottima prova di Jakub Dorigoni, next big thing ai piedi del podio tra gli juniores), e speriamo sia il preludio ad una stagione ricca di successi. 

 

Juniores, la rimonta di Dorigoni e Folcarelli
Già l'anno scorso la categoria juniores era quella nella quale gli azzurri si sono comportati come squadra, arrivando sempre tra i primi 10 nelle prove di coppa del mondo. Con Stefano Sala diventato under 23 e Giorgio Rossi ritiratosi per i postumi di un incidente in allenamento l'anno scorso, è Jakub Dorigoni, trentino molto promettente, a difendere le sorti del pedale italico. E lo fa più che bene, pur effettuando una partenza disastrosa, che gli fa perdere più di mezzo minuto al primo giro dal dominatore della prova, il belga Jappe Jaspers, in fuga sin dal primo giro. Dorigoni recupera e seppur non riuscendo ad avvicinare i rivali per il podio, l'olandese Jens Dekker ed il belga Seppe Rombouts, strappa un ottimo quarto posto con un ultimo giro da applausi. Ancor più lodevole è la prestazione di Antonio Folcarelli: il laziale è partito dalle retrovie, ma l'11esima posizione finale conseguita gli permetterà di essere un po' più avanti nella prossima occasione. Discreto esordio con la maglia della nazionale anche per Michele Bassani, anch'egli partito abbastanza dietro, riuscito a conseguire la 29esima posizione

 

Il monologo di Bertolini tra gli under 23
L'anno scorso le apparizioni in coppa di Gioele Bertolini furono molto sfortunate: plurime le prove rovinate da un incidente meccanico o da una caduta. A Valkenburg invece è filato tutto liscio per Gioele, che ha dimostrato di trovarsi comunque a suo agio su un percorso molto tecnico e altimetricamente difficile. Gioele è andato via già al primo giro col belga Quinten Hermans, dopodichè ha sfiancato il coetaneo andanosene via a metà gara. Al suo inseguimento si porterà un potenziale fenomeno, Eli Iserbyt, vincitore della coppa del mondo juniores l'anno scorso: il giovane belga è ancora indietro nei ranking e questo l'ha sfavorito alla partenza, ma già dalla prossima occasione il confronto con Gioele sarà più serrato. Bertolini riesce comunque a tenerlo a distanza di sicurezza, vincendo con 18" su di lui e 34" sul francese Clement Russo. Buon esordio di categoria per Stefano Sala, che correndo sornione ha ottenuto il 24esimo posto, mentre fuori fase finisce Nadir Colledani, doppiato e 37esimo finale

 

Lechner vincente con un pensiero alla Coppa
A ravvicinata distanza dal successo di Bertolini segue quello di Eva Lechner, arrivato dopo una corsa col coltello tra i denti per l'altoatesina: all'attacco sin dal primo giro, inscena un bel duello con la britannica Nikki Harris, da buona crossista più a suo agio nei tratti di contropendenza. Ma la 29enne britannica si arrende negli ultimi due giri, complice una doppia caduta a fine discesa (nello stesso punto!), e conclude solamente sesta. È fatta per la Lechner, vincente su una sorprendente Kaitlin Antonneau (l'americana paga 10"), sulla ceca Pavla Havlikova a 21" e sulla dententrice della coppa, la belga Sonnie Cant, a 40". Ed è proprio il discorso Coppa del Mondo che si fa parecchio intrigante, a questo punto: Eva comanda con già 25 punti di vantaggio sulla Cant e 45 sulla Antonneau. Un margine notevole, che sarebbe un vero peccato non mantenere, saltando la prova di Kosjide a fine novembre come da programmi iniziali. Ad Eva basterebbe anche solo esserci non al top della condizione per conseguire un piazzamento: sarebbero comunque punti preziosi per rintuzzare la rimonta della Cant nei prossimi mesi. Nelle interviste dopo gara si è detta possibilista, nel caso la Lechner diventerebbe la favorita per la Coppa del Mondo femminile. Alice Maria Arzuffi, l'altra azzurra presente, consegue con una gara regolare il 14esimo posto a 3'35" dalla connazionale. 

 

Van Der Haar re tra gli uomini
Ci voleva la prova di casa a Lars Van Der Haar per spezzare finalmente il dominio che Wout Van Aert ha imposto ad inizio stagione: dopotutto, dalla sua introduzione in coppa del mondo il Caubergcross è stato vinto sempre e solo da Lars Van Der Haar (terza vittoria consecutiva). Una prova perentoria da parte dell'olandese, nonostante Van Aert abbia provato a giocare d'anticipo andandosene già al primo giro: lesto Van Der Haar è stato a riportarsi su di lui, allungando poi in discesa al secondo giro mentre Pauwels e Nys si riportavano su Van Aert. È già game over: Van Der Haar guadagna giro dopo giro, arrivando a portare il suo vantaggio fino a 40". La lotta per il secondo posto intanto diventa una gara ad eliminazione, con Kevin Pauwels che cede a tre giri dalla fine, mentre Van Aert riesce a staccare abbastanza agevolmente Nys nell'ultimo giro. Van Der Haar chiude con 24" su Van Aert, 34" su Sven Nys e 59" su Pauwels. Gli altri risultano lontanissimi da questi fenomeni: il quinto posto va a un ritrovato Julien Taramarcaz a 1'40", riuscito a staccare il giovane ed interessante Michael Vanthourenhout che chiude a 1'59". Cornè Van Kessel, settimo a 2'05", precede un bravo Clément Venturini, nouvelle vague francese, mentre chiudono la top ten i gemelli Diether e Laurens Sweeck a 2'13" e 2'18". In fase calante Francis Mourey, 13esimo e mai in gara, mentre Tom Meeusen, 15esimo, recrimina per una caduta con conseguente cambio di bici quando era con Taramarcaz e Vanthourenhout. Senza ambizioni i tre azzurri presenti, tutti doppiati due volte: 36esimo Nicolas Samparisi, 44esimo Marco Bianco, 45esimo Lorenzo Samparisi. 

In Coppa del Mondo Van Aert mantiene la testa della classifica, con 10 punti di margine su Van Der Haar e 15 su Sven Nys, ma anche Pauwels e Vantourenhout non sono lontani. Come spesso capita per la Coppa del Mondo di ciclocross saranno infortuni e scarogne varie a far la differenza, più dei successi. 

Nicola Stufano

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