Supeprestige Gieten 2015: Van Aert, è dominio di inizio stagione - Quattro prove, quattro successi: esordio vincente anche al Superprestige
Nell'attesa che il campione del mondo Mathieu Van Der Poel recuperi dall'infortunio al ginocchio per il quale si è operato 2 giorni fa (3 settimane senza bicicletta e ritorno alle corse verosimilmente a dicembre) un altro giovanotto terribile sembra del tutto intenzionato a ricoprire il ruolo del dominatore nel mondo del ciclocross: stiamo parlando di Wout Van Aert, macchina da guerra della Vastgoedservice, emerso l'anno scorso ancora in bilico tra under 23 ed élite e subito emerso con l'argento mondiale, il trionfo al challenge Bpost e la vittoria in Coppa del Mondo nel tempio di Koksjide. Van Aert si è reso artefice di un inizio stagione pressochè perfetto, vincendo tutte e 4 le prove disputate per distacco: ultima, la prima prova del Superprestige di ieri, in quel di Gieten, che è anche la sua prima vittoria in questo challenge.
Sabbia e velocità: un percorso easy per cominciare
Il circuito più ambito da tutti i crossisti comincia dunque dall'Olanda, regione del Drenthe, tra i mulini a vento. Il percorso di Gieten, complice la collocazione quasi estiva, è molto veloce, nonostante gli elementi tecnici ci siano tutti: salita, discesa tortuosa, soprattutto una spiaggia di sabbia su un laghetto artificiale. Un buon percorso per prendere le misure con la stagione che verrà senza ammazzarsi per 10 tornate.
Nys ispirato, poi i soliti guai
A prendere il comando delle iniziative nel primo giro è un altro dei giovanotti terribili, l'argento under 23 dei mondiali di Tabor Laurens Sweeck (vincente quest'anno alla prima dell'EKZ a Baden); ma alla sua ruota si piazza Sven Nys, che lo supera nel tratto di sabbia e passa al comando per tutto il secondo giro, mettendo alla frusta i rivali. A fine giro, sul tratto del traguardo molto ampio, David Van Der Poel piazza uno scatto da stradista, guadagnando una ventina di secondi sul resto del gruppo ancora folto. Nys invece comincia a sfilarsi, complice qualche guaio meccanico che lo costringe a cambiare bici: resta sfortunatamente intruppato nelle retrovie per qualche giro, proprio mentre Van Aert sta per piazzare il primo attacco.
A Van Aert resiste solo Van Der Haar
Si capisce che Van Aert è intenzionato a far la gara quando il suo compagno Tim Merlier passa al comando per controllare il vantaggio di Van Der Poel. Ma il quarto giro lo comincia in testa Van Aert, giro della morte che culmina con l'attacco sulla sabbia al quale resiste solo Lars Van Der Haar; in un amen i due si riportano su Van Der Poel, il quale prevedibilmente riesce soltanto per un giro a restare attaccato. Dietro, nessuno ha la forza di reagire: il vantaggio sale presto oltre i 30". Seguono giri relativamente tranquilli, con Van Der Poel che resiste a bagnomaria sperando in un podio che sarebbe oro colato.
Decisivo l'ottavo giro: Van Aert alieno
È nel terz'ultimo giro che si consuma il verdetto: Van Aert effettua un'altra accelerazione delle sue, fiaccando la resistenza di Van Der Haar che perde contatto lentamente sulla sabbia. Dietro, qualcosa si muove perchè Nys ha ripreso il controllo della situazione: un terzo posto è comunque oro per il challenge, così il cannibale di Baal forza l'andatura per avvicinare Van Der Poel e setacciare i rivali. Restano all'ultimo giro a giocarsi il terzo posto i soli Pauwels, Vantournout, Merlier e Vermeersch, ed è proprio il gregario di Van Aert, Merlier, ad aggiudicarsi il podio davanti a Sven, arrivando con 55" di ritardo dal capitano (mentre Van Der Haar alla fine cumulerà 21"). Seguono poi Vantornout, Vermeersch ed uno staccato Pauwels.
La settimana prossima parte anche il Bpost
Dopo il Superprestige, anche il Bpost Bank Trofee prenderà il via: sarà l'appuntamento più importante della prossima settimana, collocato a Ronse, al confine con la Vallonia. Un'altra occasione per Van Aert per affermare il suo dominio. Intanto, tra le donne la prima tappa del Superprestige è andata alla belga Sonnie Cant, la quale ha prevalso sulla britannica Nikki Harris; in Svizzera invece andava in scena la seconda tappa dell'EKZ, a Dielsdorf, con dominio del giovane professionista su strada Clement Venturini, da quest'anno in lizza tra gli élite. Che sia l'erede francese di Mourey?