Tour de Pologne 2015: Un rombo a Varsavia, è il ritorno di Kittel - Il tedesco fa a sportellate con Ewan ma s'impone dopo mesi travagliati. Bonifazio gran 3°
Non aveva preso bene l'esclusione dal Tour de France nonostante le enormi difficoltà della prima parte di stagione, ora alla prima occasione utile Marcel Kittel ha fatto vedere a tutti di essere tornato il favoloso velocista che era fino al termine dell'anno passato: il tedesco della Giant-Alpecin ha vinto la prima tappa del Giro di Polonia con una volata straordinaria e ha rotto un digiuno che, in gare ufficiali, durava dal 14 settembre 2014. Quest'anno Kittel era riuscito ad esultare solo nel criterium d'apertura del Tour Down Under, poi un virus l'ha tenuto lontano dalle corse per circa tre mesi ma una volta rientrato non era mai apparso ancora al 100%: era giustificata quindi la decisione della squadra di non portarlo al Tour, Marcel oggi ha dimostrato sulla strada che forse i suoi tecnici si erano sbagliati.
Tre uomini in fuga, vantaggio massimo 2'25"
Prima del finale la frazione inaugurale di questo 72° Tour de Pologne non ha offerto particolari emozioni. Il circuito per le strade della capitale Varsavia presentava solo un breve strappetto che i corridori riuscivano quasi a saltare via in velocità: anche ripetuto 10 volte non è ovviamente stato abbastanza per creare un minimo di selezione. Il gruppo non ha neanche lasciato un grande spazio ai fuggitivi di giornata: Matej Mohoric (Cannondale), Adrian Kurek (CCC Sprandi) e Pawel Bernas (Nazionale Polonia) hanno avuto un vantaggio massimo di circa 2'25" al terzo dei dieci giri in programma, ma già a metà gara il gap si era ridotto attorno al minuto e mezzo.
I tre battistrada hanno quindi capito subito che per loro oggi ci sarebbe stato poco da fare e quindi hanno preferito darsi battagli sui traguardi intermedi che mettevano in palio due maglie. Sul finire del 7° giro era posto l'unico gran premio della montagna di giornata con la relativa maglia ciclamino che è andata a Kurek, protagonista di un bello scatto ancora prima di arrivare al breve strappo; il traguardo volante invece era posto poche centinaia di metri dopo l'inizio del nono e penultimo giro con Mohoric che ha avuto la meglio ancora su Kurek dopo un bel duello durato un paio di chilometri, mentre Bernas aveva perso contatto ed era stato ripreso. Alla fine l'avvenuta di Mohoric e Kurek s'è conclusa ai meno 17, poi c'è stato ancora il tempo di un contrattacco di Patrick Gretsch e Vegard Breen ma a circa 12 chilometri dal traguardo, quando la Movistar s'è messa a tirare in blocco per il suo velocista Juan José Lobato, il gruppo s'è ricompattato.
Kittel-Ewan fanno a sportellate in volata
Negli ultimi dieci chilometri in gruppo la velocità s'è alzata sensibilmente con tutte le squadre hanno fatto un gran lavoro per portare davanti il proprio velocista e scoraggiare allo stesso tempo ogni tentativo di allungo. Sullo strappo l'unico a mettere il muso fuori è stato Dennis Van Winden (Lotto NL-Jumbo) ma il trenino della Giant-Alpecin ha fatto buona guardia e l'olandese è prontamente rientrato nei ranghi: nell'ultimo tortuoso chilometro sono stati proprio i compagni di Kittel a condurre le danze, con il tedescone abile a tornare in scia del suo treno dopo essersi fatto leggermente sorprendere.
L'arrivo di oggi nel cuore di Varsavia era caratterizzato da una curva a 90° verso destra a 150 metri dalla linea d'arrivo, fondamentale quindi affrontarla in testa per poter vincere la tappa: lo sprint è iniziato infatti molto presto con Marcel Kittel che scatenato sui pedali tutta la sua potenza, seguito da Caleb Ewan. In perfetto stile MotoGP il folletto australiano della Orica GreenEDGE ha tentato il sorpasso all'interno dell'ultima curva arrivando addirittura a toccarsi con lo stesso Kittel: Ewan ha quindi affrontato in testa la svolta verso destro ma questo leggero contatto lo ha costretto ad allungare la traiettoria e ad esporsi al sorpasso negli ultimi metri di Kittel che invece era riuscito a fare un linea più stretta. Un bellissimo spettacolo con la larghezza della carreggiata che ha garantito anche un buon margine di sicurezza per gli atleti.
Niccolò Bonifazio è lì e chiude al terzo posto
Alle spalle dei duellanti Kittel ed Ewan s'è piazzato il nostro Niccolò Bonifazio, molto a suo agio negli arrivi che non richiedono la sola potenza: il ligure della Lampre-Merida aveva provato a sorprendere tutti già prima della curva, venendo ricacciato indietro dall'accelerazione di Kittel, poi ha dipinto una traiettoria fantastica ma lo striscione d'arrivo era ormai troppo vicino per poter sperare nel sorpasso; questo terzo posto è comunque un ottimo risultato per Bonifazio che assieme ad Ewan è una delle nuove leve delle volate. Per quanto riguarda i corridori italiani s'è fatto vedere davanti anche Andrea Guardini, che in un traguardo non certo ideale per le sue caratteristiche è riuscito comunque a portare a casa una più che discreta settima posizione.
Piccolo buco in classifica. E Betancur è assente
In classifica generale la prima maglia gialla è andata ovviamente a Marcel Kittel con 4" su Ewan e 6" su Bonifazio, ma va registrato anche un piccolo buco di 8" causato dalle difficoltà tecniche del finale: tra i possibili favoriti rimasti davanti segnaliamo i nomi di Michal Kwiatkowski, Ion Izagirre, Robert Kiserlovski, Davide Formolo e Ben Hermans. Un uomo di classifica invece in Polonia non è proprio arrivato: Carlos Betancur era iscritto ma non si è presentato alla partenza, al momento l'AG2R La Mondiale non ha rilasciato comunicazioni ufficiali ma la speranza è che non sia un remake dei problemi della scorsa estate.
