Tour de France 2015: Arriva Vuillermoz, la sorpresa di Mûr-de-Bretagne - Fucilata del francese. Maglia gialla reattiva, Nibali no: paga 10" da Froome
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Le vere salite devono ancora arrivare, ma Mûr-de-Bretagne, coi suoi 2 km quasi al 7%, è un buon test per la condizione dei corridori presenti al Tour de France. Un test che hanno passato in tanti, ma che ha bocciato uno dei favoriti: Vincenzo Nibali. I 10" persi su questa ascesa da Froome, Contador, Quintana e compagnia cantante non pregiudica il Tour, ma non è un bel segnale, in vista delle salite pirenaiche che da martedì caratterizzeranno la seconda settimana di questo impegnativo Tour de France. Un protagonista a sorpresa è nel frattempo Alexis Vuillermoz, che è spuntato tra i più quotati compagni Bardet e Péraud e si candida seriamente a diventare uno degli uomini di riferimento per le salite di questo Tour. Nel frattempo, si porta a casa con una scalata impressionante l'ottava tappa del Tour de France, e può realizzare il sogno di ogni ciclista francese, ossia vincere almeno una tappa alla Grande Boucle.
Un'altra fuga senza speranza, con Chavanel
Al di là di Mûr-de-Bretagne, la tappa odierna si profilava come un altro lungo trasferimento, con partenza da Rennes. Lo svolgimento dunque non è variato di molto rispetto ai giorni precedenti: al km 6 si sono mossi due fugaioli professionisti, come Sylvain Chavanel (IAM) e Bartosz Huzarski (Bora), ai quali son riusciti ad aggregarsi Romain Sicard (Europcar) e Pierre-Luc Périchon (Bretagne). I fuggitivi prendono subito un buon margine, ma il gruppo, guidato per lo più dalla Lotto-Soudal, non lascia fare tantissimo: il vantaggio non supera mai i 4', raggiungendo i 3'45" al km 71. In realtà neanche i fuggitivi si impegnano a fondo: la media dopo due ore non supera neanche i 40 km/h.
Il rimescolamento a sorpresa del traguardo volante
La poca lena della fuga si attenua ulteriormente quando la fuga entra nella parte collinare del dipartimento Côtes d'Armor, dove si supera uno dei due GPM di giornata, il Col du Mont Bel-Air: il vantaggio dei battistrada scende sotto il minuto. A sorpresa è però lo sprint della Gare de Moncontour a dare qualche sussulto a una tappa altrimenti noiosa: lo sprint in leggera salita viene vinto in gruppo da Greipel, il quale incrementa il suo vantaggio nella classifica a punti superando un sorpreso Degenkolb. Ricordate quando, qualche giorno fa, Sagan incitò scherzosamente gli altri velocisti a continuare dopo il traguardo volante? Ebbene, qualcuno oggi lo ha preso alla lettera, approfittando della vicinanza della fuga: sono 17 i contrattaccanti che riescono a rientrare sulla fuga, quando mancano 70 km all'arrivo.
Manca la collaborazione: davanti restano in 3
L'azione a sorpresa, promossa dal campione del mondo Michal Kwiatkowski (Etixx), sorprende un po' tutti, velocisti compresi: i vari Greipel, Cavendish, Sagan e Degenkolb preferiscono rialzarsi. Ma anche gli altri non sono molto convinti, e sebbene nel gruppo non ci siano uomini pericolosi per la classifica generale (tant è che la Sky si mette sì in testa a tirare, ma in maniera molto blanda), manca la collaborazione. Così anche Pierre Rolland (Europcar) e Lars Boom (Astana) perdono un'occasione per riscattare un inizio di Tour così così, mentre Michal Golas (Etixx) rompe gli indugi ed evade, seguito da Lars Bak (Lotto-Soudal) e da un combattivo Huzarski.
No way for breakaway: ripresi ai - 8
Ripresi i restanti dall'azione della Cannondale-Garmin, i nuovi fuggitivi si inoltrano nel cuore della Bretagna. Nonostante siano 3 passisti patentati, neanche per loro c'è molto spazio: la Garmin insiste e non fa salire il vantaggio oltre il minuto. A 10 km dalla fine comincia una serie di mangia e bevi che precedono Mûr ed Huzarski cede; nel frattempo, cominciano a prepararsi i treni di Astana, Sky e BMC, che chiudono sugli altri due fuggitivi a 8 km esatti dalla fine.
Vuillermoz punge, Chris Froome fa il ritmo
Il primo, duro tratto della salita, viene affrontato in piedi da tutti. Il primo a muoversi è Dominik Nerz (Bora), che a 1.4 km dall'arrivo tenta un allungo con Simon Yates (Orica) subito a ruota. Più deciso è l'allungo successivo di Alexis Vuillermoz, con Yates che salta alla sua ruota e si porta dietro un altro tedesco, Simon Geschke (Giant-Alpecin). A questo punto è Chris Froome in persona, dimostrando ancora una volta una gamba superiore, a chiudere sui tre davanti, che avevano guadagnato una ventina di metri, mettendosi poi in testa. Il ritmo di Froome fa abbastanza male e screma il gruppo a una trentina di unità, alla fine del tratto duro della salita. E tra questi non c'è Nibali, solo all'inseguimento e in evidente crisi.
La stoccata di Vuillermoz, Sagan al verde...in tutti i sensi
Vuillermoz non perde mai la ruota di Froome e non appena la strada spiana e l'anglo-kenyota rallenta il ritmo, piazza la sua sparata, esattamente a 700 metri dall'arrivo, facendo un discreto vuoto. Sagan replica il ponziopilatismo di giovedì a Le Havre: in quarta posizione al momento dell'attacco, non replica al francese e neanche a Daniel Martin (Garmin), altro favorito della vigilia, che prova a lanciarsi all'inseguimento di Vuillermoz. Un inseguimento tardivo, che vedrà l'irlandese piazzarsi secondo a 5", mentre Alejandro Valverde regola Sagan (un quarto posto che vale allo slovacco la maglia verde), Gallopin e gli altri uomini di classifica a 10". Nibali è 30° e paga 20" da Vuillermoz, ma non è l'unico uomo da classifica ad accusare: Pinot perde 25", Romain Bardet 31".
Classifica invariata, la cronosquadre la rimodellerà?
Pochi movimenti in classifica generale, con le prime sette posizioni che restano invariate: Chris Froome continua a guidare con 11" Su Peter Sagan e 13" su Tejay Van Garderen, mentre Vincenzo Nibali perde una posizione e scivola in 13esima a 1'48". La cronosquadre di domani probabilmente non cambierà la maglia gialla, ma ridisegnerà questa classifica: i 28 km che separano Vannes da Plumelec prevedono assai poca pianura e la Côte de Cadoudal che porta al traguardo si avvicina molto in difficoltà all'arrivo odierno. Più che i valori sul passo varrà la condizione, visto che siamo anche alla nona tappa di un GT, e la coordinazione tra compagni di squadra: è una prova nella quale molte squadre potranno far bene, Etixx in resta.