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Tour de France 2015: Nibali vince la prima partita - Froome perde 7" dal siciliano ma in casa Astana cade Fuglsang

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Vincenzo Nibali impegnato nella crono d'apertura del Tour de France © Bettiniphoto

È partito con il piede giusto il Tour de France 2015 di Vincenzo Nibali che ha terminato la cronometro di Utrecht (la più veloce di sempre al Tour) al 22° posto assoluto a 43" dal vincitore Rohan Dennis e sui livelli di un bel passista come Tejay Van Garderen, ma la soddisfazione maggiore è soprattutto quella di aver vinto la prima sfida con gli altri grandi favoriti per la maglia gialla di Parigi: 7" rifilati a Chris Froome, 15" ad Alberto Contador e 18" a Nairo Quintana, non male per una prova velocissima che misurava appen 13.8 chilometri. Certo, con oggi le prove individuali contro il tempo di questo Tour sono già finite e potrebbe addirittura diventare un piccolo rimpianto vedendo la condizione del siciliano dell'Astana.

 

I confronti diretti con Froome
I distacchi sono minimi e difficilmente saranno decisivi nelle prossime tre settimane (visto anche il ritorno degli abbuoni), ma in pochi avrebbero scommesso su una situazione simile dopo la prima tappa in terra olandese. Qualcosa magari era anche preventivabile, ma il fatto più inaspettato della giornata odierna di Vincenzo Nibali è senza dubbio il successo nella sfida diretto con Chris Froome: il britannico della Sky aveva vinto tutti gli ultimi nove confronti in gare a cronometro individuali, una serie che andava avanti dal Criterium del Delfinato 2012 quanto Nibali ebbe la meglio nel prologo per poi lasciare spazio a Froome nella crono più lunga. Se la prospettiva iniziale era quindi di limitare i danni, quello di oggi di buon considerare un gran colpo per alzare il morale in casa Astana.

 

Ma c'è chi ha fatto meglio
Attenzione però, perché se è vero che Nibali è arrivato davanti agli altri tre mostri sacri, è vero anche che alcuni uomini di classifica hanno fatto meglio di lui, magari sfruttando una partenza anticipata e quindi delle condizioni diverse del vento: Kelderman ha guadagnato 13", Mollema 6", Urán 3" e addirittura Thibaut Pinot è stato capace di fare meglio di 2" per quella che è stata la grande sorpresa di giornata. Guai quindi a farsi prendere da facili entusiasmi anche se chi è arrivato davanti ha sicuramente meno paura di chi invece da stasera deve iniziare a recuperare.

 

Fuglsang rischia e cade
L'altra buona notizia di giornata per Nibali e l'Astana è l'aver salvato la presenza a questo Tour de France di Lars Boom dopo il caso cortisolo che ha turbato la vigilia della squadra kazaka salvo poi concludersi con un'altra sconfitta per il Movimento Per un Ciclismo Credibile: l'olandese sarà un corridore fondamentale per pilotare lo Squalo dello Stretto attraverso il pavé ed i possibili ventagli dell'Olanda e della Normandia. Qualche piccola preoccupazione in più possono darla invece le condizioni fisiche di Jakob Fuglsang che oggi è scivolato durante la tappa per essersi preso qualche rischio di troppo in curva: il danese ha riportato un po' di ammaccature al fianco sinistro con ferite al ginocchio e alla spalla, ma in ogni caso è riuscito a portare a termine la cronometro con una media di 50.6 km/h, segno che comuqnue la sua caduta non dovrebbe aver avuto conseguenze serie.

 

Da domani occhi ben aperti
La gestione della squadra sarà fondamente in questo avvio di Tour e forse l'esempio di Fuglsang sarà di lezione sia al danese (uno da sempre poco propenso a fare il gregario) che a tutto il gruppo: troppo importante arrivare tutti al top nella cronometro a squadre in Bretagna. Già domani comunque Nibali e compagni dovranno stare molto attenti nel finale di tappa perché le strade della Zelanda sono molto esposte al vento trasversale: le previsioni meteo indicano una giornata abbastanza tranquilla sotto questo punto di vista, ma è proprio in queste condizioni che è maggiore il rischio di farsi sorprendere e di perdere secondi preziosi... e sarebbe un peccato annullare subito quanto guadagnato oggi.

Sebastiano Cipriani

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