Tour of Qatar 2015: Esulta Rojas, il piazzato di successo - Boonen e Démare a podio. Guardini 8°
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Se dovessimo dire una bugia, diremmo che José Joaquín Rojas è un vincente. Il classe '85 della Movistar è infatti un buonissimo corridore, senza ombra di dubbio, ma lo si nota di più se si piazza. Non certo quando vince, anche perché è un vero e proprio evento.
Costante nel ritrovarsi con buona parte del gruppo alle spalle ma due, tre, quattro atleti davanti a sé, Rojas ha ottenuto l'ultima vittoria nemmeno troppi anni fa, il 16 maggio 2014 (prima tappa della Vuelta a Castilla y León). Se però si va a rovistare in cerca di un'altra affermazione, bisogna scendere addirittura al 2012, quando il 2 aprile si aggiudicò la tappa inaugurale della Vuelta al País Vasco. Il 2011 è stato il suo vero e proprio anno di grazia, con ben tre centri (Trofeo Deiá, una tappa al Catalunya ed il Campionato nazionale). Una tappa al Tour de l'Ain nel 2009, il Trofeo Pollença nel 2008 ed un'altra tappa nel 2007, alla Vuelta a Murcia.
Fino a stamane erano otto centri in nove anni di professionismo (più metà stagione da stagista alla Liberty Seguros, nel 2005). José Joaquín ha voluto stupire tutti: ha regolato un gruppo comprendente i migliori velocisti del lotto nella prima tappa (solo prime tappe o quasi, lui...) del Tour of Qatar. E l'ha fatto con una prepotenza, con una tranquillità tale da far pensare che non si trattasse nemmeno di lui, ma di Alejandro Valverde, al debutto tra le dune, oppure di Ventoso (che navigava a mezzo minuto dai primi), o ancora di un'infiltrato in maglia Movistar. Niente, era proprio José Joaquín Rojas. Tappa e maglia per lui, gioia doppia.
Subito Jarl Salomein e Luca Sterbini in fuga
Da coprire 136 km, con partenza da Dukhan ed arrivo a Sealine Beach. Non inganni il profilo altimetrico ben più che scontato, il vento farà la sua parte. Subito in fuga Jarl Salomein (Topsport) e Luca Sterbini (Bardiani), con il vantaggio che rapidamente sale a 40". E sale così rapidamente, il gap tra fuggitivi e gruppo, che dopo 11 km Sterbini e Salomein si ritrovano già con oltre 4' da gestire; dopo 20 km saranno 8'30". Dietro la Etixx-QuickStep e la Tinkoff-Saxo provano a prendere l'iniziativa, il vantaggio decresce. Il primo intermedio vede Salomein transitare per primo davanti a Sterbini, quindi Nikias Arndt, giovane veloce che insieme alla FDJ tira una Giant-Alpecin in rientro sui fuggitivi: ora hanno solo 4' e poco più.
Si alza il vento e il gruppo si spacca
Basta però un po' di vento in faccia ed un maestro dei ventagli come Tom Boonen per ricucire su Sterbini e Salomein, quindi ridurre il primo gruppo a 45 unità. Tra costoro troviamo Niki Terpstra, Marcel Kittel, Peter Sagan, Fabian Cancellara, Alexander Kristoff, Edvald Boasson Hagen, Arnaud Démare. Nel secondo gruppo c'è anche Bouhanni, in mezzo Philippe Gilbert. A 83 km dal traguardo però la situazione vede di nuovo il gruppo compatto, fatta eccezione per una ventina di ragazzi che si sono staccati. Poco prima del secondo traguardo volante cadono Boonen e Sagan, che rientreranno senza conseguenze ma con qualche botta. Lo sprint con abbuoni premia Nikias Arndt, con il vincitore uscente Niki Terpstra secondo. Terzo Roberto Ferrari.
Westra, Boom e Breschel tentano l'azione
Quando tutto sembra portare ad una volata di gruppo è la coppia Astana, formata dal duo olandese Lieuwe Westra e Lars Boom, ad attaccare. Con loro il danese della Tinkoff-Saxo, Matti Breschel. Guadagnano fino a 50" sul gruppo (quel che ne resta) tirato dal Etixx-QuickStep, Trek e Giant-Alpecin. Ripresi a poco più di 15 km dall'arrivo di Sealine Beach, tenteranno ancora l'allungo. Ci si mette pure Alejandro Valverde, che prova a forzare e magari aprire un ventaglio, ma nulla da fare.
Rojas incontenibile nello sprint finale
È volata: José Joaquín Rojas la prende davanti, Arnaud Démare e Tom Boonen tentano la rimonta, ma tutto è vano. Rojas precede appunto Boonen e Démare, con Peter Sagan, ferito dopo il capitombolo, che si piazza in quarta posizione. Quinto l'irlandese della Bora-Argon 18 Sam Bennett, seguito da Jasper Stuyven, Heinrich Haussler, Andrea Guardini, Alexander Kristoff e Nacer Bouhanni. Tra coloro che pagano un discreto distacco troviamo Edvald Boasson Hagen a 25", Filippo Pozzato a 33", nello stesso gruppo di Sir Bradley Wiggins, oggi al debutto. Keukeleire Ciolek e Ruffoni a 1'16", Battaglin, Boem e Pirazzi a due minuti e mezzo.
Primato per Rojas, Démare miglior giovane
La classifica generale vede al comando José Joaquín Rojas, con Tom Boonen a 4", Arnaud Démare a 6" (e con la maglia di miglior giovane), Niki Terpstra a 8", Roberto Ferrari a 9", Peter Sagan, Sam Bennett, Jasper Stuyven, Heinrich Haussler ed Andrea Guardini a 10". Domani seconda tappa, 194 km da Al Wakra ad Al Khor Corniche.