Trofeo Serra 2015: Valverde, numero d'alta scuola - Alejandro stacca tutti, sul podio Wellens e König
- Trofeo Serra de Tramuntana 2015
- Lotto Soudal 2015
- Movistar Team 2015
- Team Sky 2015
- Alejandro Valverde Belmonte
- Cesare Benedetti
- Davide Formolo
- Fabio Silvestre
- Fränk Schleck
- Giovanni Visconti
- Grega Bole
- Jesús Herrada López
- José Joaquín Rojas Gil
- Leopold Konig
- Loïc Chetout
- Marc De Maar
- Merhawi Kudus Ghebremedhin
- Rory Sutherland
- Tiesj Benoot
- Tim Wellens
- Uomini
Se questo è l'inizio, siamo di fronte ad un Alejandro Valverde versione deluxe. Come raramente abbiamo ammirato in tanti anni di carriera sempre sulla breccia dell'onda. Il murciano, uno dei pochi in gruppo a correre ad alto livello da gennaio a ottobre, appare già bello magro e tirato nell'apertura di stagione, che come nel 2013 avviene nella Challenge Mallorca. E, come allora, trionfa al Trofeo Serra de Tramuntana. Ma se due anni fa si limitò ad alzare le braccia al termine di uno sprint, questa volta il suo è stato un dominio assoluto. Degno di un campione di prima levatura.
Tante cadute, ne fa le spese anche Cesare Benedetti
Giornata nervosa sin da subito, quella partita da Validemossa. E nel freddo della tarda mattinata maiorchina si susseguono cadute in rapida serie: pronti, via, e dopo 2 km è Cesare Benedetti ad assaggiare l'asfalto con il lato sinistro del corpo. Il trentino della Bora-Argon 18 deve così immediatamente ritirarsi. Al km 10 è la volta del neopro' francese Loïc Chetout; un brutto volo per il ventiduenne della Cofidis (e si teme la frattura della clavicola).
Sicura invece la rottura della clavicola sinistra per Rory Sutherland: l'australiano della Movistar cade al km 17 assieme al portoghese della Trek Fabio Silvestre (per lui solo abrasioni) e ad altri componenti del plotone, per cui la situazione in corsa si fa caotica, con gruppettini sparsi qua e là prima del ricongiungimento al km 30.
Maxifuga a 26 che segna il destino della corsa
Dopo alcuni tentativi di allungo senza particolare fortuna, attorno al km 45 si forma un plotone composto da ben ventisei unità: al suo interno un poker Movistar (Jesús Herrada, Javier Moreno, Alejandro Valverde e Francisco Ventoso) a farla da padrone. Ben rappresentate anche la IAM Cycling con Jérôme Coppel, Clement Chevrier e Marcel Wyss nonché la neonata Roompot con Jesper Asselman, Mike Terpstra e Etienne Van Empel.
A completare il gruppone si segnalano i due belgi della Lotto Soudal Bart De Clercq e Louis Vervaeke, i francesi della Cofidis Yoann Bagot e Romain Hardy, gli alfieri della Caja Rural Lluís Mas e Heiner Parra, i polacchi della CCC Sprandi Polkowice Maciej Paterski e Lukasz Owsian, i giovani della MTN Qhubeka Merhawi Kudus e Johann Van Zyl così come gli "isolati" Mikel Bizkarra (Murias Taldea), Marcos Jurado (selezione spagnola), Ramunas Navardauskas (Garmin), Danny Pate (Sky), Björn Thurau (Bora) e Fabian Wegmann (Cult Energy).
Sky e Cannondale non ci stanno, forti tirate nel gruppo
In vetta al gpm di Coll des Grau (km 59), che vede passare nell'ordine Moreno, De Clercq e Thurau, il vantaggio sfiora i due minuti e mezzo, motivo per cui l'inseguimento è preso in mano dalla Sky che ha sì un uomo in avanscoperta, ma non è il capitano di giornata König. A supportare i neroazzurri si aggiungerà in seguito anche la Cannondale-Garmin il cui leader, Davide Formolo, è reduce dall'eccellente terzo posto di ieri.
Lo sforzo dei due team porta a qualche effetto: una parte dei fuggitivi viene raggiunta ma, al km 90, la situazione è la seguente: Paterski e Vervaeke in testa, a 20" Coppel, De Clercq, Herrada, Kudus, Pate, Terpstra, Valverde, Wegmann e il redivivo Linus Gerdemann (Cult Energy), che aveva saputo riacciuffare la fuga con un contrattacco successivo. Il gruppo, invece, ancora staccato a 1'05".
Piove, grandina ma la Movistar controlla. E Valverde attacca
Ripresi dal gruppo Valverde i due coraggiosi battistrada, quando mancavano 60 km al traguardo il vantaggio continuava ad essere di 1'05" per merito di un superbo Herrada sugli scudi, che riesce a resistere anche alla pioggia tramutatasi per alcuni minuti in una fitta grandinata.
Alle pendici del quinto gpm di giornata, il Coll de Sa Batalla, è Alejandro Valverde a dare fuoco alle polveri: ai meno 50 km dal traguardo il suo scatto deflagra il gruppo e il solo Merhawi Kudus riesce a stargli dietro. Il ventenne eritreo, sicuro protagonista nei prossimi anni nelle corse impegnative, collabora attivamente con il più esperto compagno di fuga: allo scollinamento il loro margine sugli ex attaccanti tocca i 40" mentre è ben più dilatato quello sul gruppo principale, tornato distante due minuti.
Il murciano se ne va in discesa e si invola verso il trionfo
Subito dopo il Coll de Sa Batalla tocca alla principale salita di giornata, quel Puig Major già affrontato ieri. A dividere le due ascese vi è però un tratto in discesa ed è qui che Valverde riesce a staccare Kudus, anche per le difficoltà dell'eritreo quando la strada scende. Il capitano della Movistar va, eccome se va: arriva in cima al Puig Major (e al cartello dei meno 20 km all'arrivo) con di 2'20" su un gruppetto in cui i colori Movistar facevano sentire la loro presenza.
José Joaquín Rojas e il nostro Giovanni Visconti erano infatti stati bravi ad attaccarsi alle ruote di un gruppetto assai pericoloso e composto dalla coppia Cannondale Davide Formolo e Kristijan Koren, dai due Lotto Soudal Tiesj Benoot e Tim Wellens, da Grega Bole (CCC), Marc De Maar (Roompot), da Leopold König (Sky) e Fränk Schleck (Trek).
Trek penalizzata dalle cadute: oltre al menzionato Silvestre hanno messo piede a terra Matthew Busche e Bauke Mollema, entrambi costretti al ritiro. Nel mente caduta anche per il britannico Hugh Carthy della Caja Rural.
Una lunga cavalcata verso la vittoria mentre Wellens si sbarazza di König
Il vantaggio di Valverde rimane pressoché immutato in vista dell'ultimo gpm di giornata, il Coll den Bleda: all'inizio della salita sono 2'10" a separarlo dal gruppo. E il margine rimane lo stesso anche in vetta, nonostante dietro König e Wellens abbiano salutato gli avversari. Il belga riesce anche ad abbandonare la compagnia del ceco, garantendosi margine per le ultime battute.
Sullo strappetto finale è ovviamente festa per Valverde, che conquista la prima vittoria di una stagione che promette faville. A 1'23" giunge il sempre più costante Wellens mentre completa il podio, lontano 1'33", König, quinto ventiquattrore fa. Il trionfo Movistar - già a quota tre vittorie in stagione in altrettanti continenti, dopo Lobato al Down Under e Malori al San Luis - si completa col quarto posto a 2'10", l'ennesimo in carriera, di Rojas e col sesto a 2'53" di Visconti.
Quinto, arrivato assieme a Rojas, un buon De Maar che conquista la prima top 5 della storia per la neonata Roompot. Completano la top 10 Bole (7°), Benoot (8°), Schleck (9°) e un bravissimo Kudus (10°). Undicesimo Formolo mentre Fabio Felline è quindicesimo e vincitore della volata del gruppo, arrivato a 8'19".
Domani spazio al Trofeo Playa de Palma
La quarta e ultima gara del Challenge Mallorca è il Trofeo Playa de Palma: 168.2 km con partenza e arrivo nella capitale delle Baleari. Prova per velocisti con un unica salita di giornata, quel Coll des Grau già affrontato oggi: la vetta dista comunque 40 km dall'arrivo, con le ruote veloci che non dovrebbero lasciarsi sfuggire la possibilità di iniziare con il piede giusto il mese di febbraio.