Giro d'Italia 2014: Che la festa rosa abbia ora inizio - Dichiarazioni e Tweet della 20a tappa. Quintana: «Sono grato al Giro»
Truly grateful for @ACardoso84 staying with me today. I believe he could have gone in the break and won this stage. Thanks @Ride_Argyle crew
— Ryder Hesjedal (@ryder_hesjedal) 31 Maggio 2014
I hope that guy finds his glasses! If not, I will send him a pair from home;) Sorry, heat of the moment when fans get a little too close!
— Wout Poels (@WoutPoels) 31 Maggio 2014
Giro d’Italia Stage20 Report→ http://t.co/6yIdFGjA9Q Photo→ http://t.co/y79QDrlhIt #Giro #Fumy pic.twitter.com/FuBSua36q1
— Fumiyuki Beppu (@Fumybeppu) 1 Giugno 2014
Ke emozioni ke mi ha dato questo zoncolan!un po' di spettacolo per il grande pubblico!da pelle d oca!#giro #wheelie pic.twitter.com/rC86I9xNbH
— eugenio alafaci (@EugenioAlafaci) 1 Giugno 2014
Been 39 days Ive lived in a suitcase & have not stepped foot into my house. Im at my limits #HomeSick #MissMyFood #MissMyTime #ILoveLarsBak
— Adam Hansen (@HansenAdam) 1 Giugno 2014
Emozioni da Zoncolan...uniche! pic.twitter.com/BbY6dN3icA
— ALAN MARANGONI (@ALANMARANGONI) 31 Maggio 2014
Spettacolo di tifosi allo Zoncolan!!! Uscendo dalla galleria era da pelle d'oca!! Grazie
— Simone Ponzi (@SimonePonzi) 31 Maggio 2014
Q espectaculo de puerto, como he disfrutado con la gente en el Zoncolan y mas en meta al ver a Nairo de rosa de nuevo. #placerindescriptible
— Fran Ventoso (@franventoso) 31 Maggio 2014
Michael Rogers (Astana): «Nella riunione di stamattina Bjarne (Riis) aveva detto che voleva due di noi in fuga. Siamo entrati io e Roche, poi Nicholas ha fatto un lavoro eccezionale che mi ha permesso di arrivare ai piedi della salita con un buon vantaggio, sufficiente per vincere questa meravigliosa tappa. Non avevo mai fatto lo Zoncolan, non sapevo nulla dei distacchi e dei tempi di chi mi inseguiva perchè arrivavano poche informazioni dalla radio per cui ho cercato di gestirmi e sono arrivato vicino al traguardo con le energie giuste giuste per fare gli ultimi 200 metri. Ero stanchissimo ma felicissimo. Tutto sommato tutti corrono per vincere, è chiaro che dobbiamo sempre puntare al massimo risultato possibile. Sono davvero contento di far parte di una squadra cosi forte e unita. Mi piace anche insegnare ai giovani. Ma alla fine la cosa che fa davvero la differenza è l'ebrezza che si prova nel momento in cui tagli il traguardo per primo ed è questo che amo dello sport. Vincere sullo Zoncolan è stato meraviglioso. Questa è una delle salite che hanno fatto la storia del Giro e del ciclismo in generale. È un sogno di tutti i corridori vincere su queste salite e anche per me è stato così».
Nairo Quintana (Movistar): «Venire al Giro credo sia stata la miglior decisione che potessi prendere. Ho imparato moltissimo in queste tre settimane e sono molto grato al Giro d'Italia. Oggi è stata una tappa spettacolare che ha aggiunto valore alla mia Maglia Rosa conquistata duramente in una tappa difficilissima ma della quale molti non hanno voluto vedere la profonda bellezza sportiva. Tutta quella situazione mi aveva dato una grande motivazione per fare la cronoscalata al massimo e dove sono riuscito a fare vedere a tutti il mio reale valore di corridore. Ora posso dire che in alcune tappe del Giro e anche oggi non sono stato benissimo fisicamente. Ma va bene così perchè sono riuscito a difendere il primato in classifica generale e domani c'è l'ultima tappa. Anche se a volte la cosa è meno visibile, in salita soffro sempre come tutti gli altri. Ovviamente dipende dalla mia condizione, ci sono giorni in cui faccio più fatica e altri in cui ne faccio meno. Di certo però su salite come questa il dolore nelle gambe c'è e si sente».
Rigoberto Urán (Omega Pharma): «La squadra ha tirato fuori un'altra grande prestazione. I ragazzi hanno dato tutto per me. Abbiamo mandato Serry in fuga per averlo poi sull'ultima salita, ma come avevo già detto ieri era troppo impegnativa per fare grandi differenze. Ci abbiamo provato, Wout ha fatto un bel ritmo con me; abbiamo ripreso Serry e anche lui ha fatto un grande lavoro per più di un chilometro. Devo dire che è stato bello pedalare su questa salita con un tale calore del pubblico. Sono molto contento per questo secondo posto, penso che tutta la Omega Pharma-Quick Step abbia fatto un grande Giro e sono soddisfatto di essere sul podio. Non ho rimpianti, abbiamo fatto tutto quello che potevamo e abbiamo provato a cogliere ogni occasione. Sono molto felice anche per lo staff e gli sponsor della squadra: è un momento storico, è il primo podio in un grande giro nella storia della squadra, spero che sia il primo di molti. Adesso però è il momento di festeggiare per quello che abbiamo fatto in questo Giro con la squadra e domani ci godremo l'ultima tappa».
Francesco Manuel Bongiorno (Bardiani): «È evidente che sia molto arrabbiato per l'accaduto. I tifosi sulle strade sono la nostra forza ma devono rimanere al loro posto ed evitare comportamenti del genere che poi influiscono sulle nostre prestazioni. Avevo puntato a questa tappa da tempo, ho atteso lo Zoncolan per fare la mia corsa e negli ultimi chilometri ero in controllo attendendo il finale per provare a fare lo scatto vincente. Magari poi Rogers avrebbe vinto lo stesso ma almeno me la sarei giocata fino all'ultimo ad armi pari. Unica magra consolazione è che ho conquistato il 3° posto nella tappa regina del Giro e posta alla fine della corsa rosa».
Franco Pellizotti (Androni): «Ci tenevo moltissimo a vincere questa tappa che avrebbe rappresentato per me il successo più bello della mia carriera. Nulla da recriminare in quanto ho trovato nel vincitore un avversario insuperabile».
Pierre Rolland (Europcar): «Ancora una volta abbiamo dato tutto con la squadra per tentare qualcosa prima dello Zoncolan sapendo che non sarei stato avvantaggiato su quelle pendenze enormi contro i pesi piuma. Alla fine sono restato al 4° posto della classifica generale: i 3 che sono davanti a me sono semplicemente più forti. Aru diverà un grandissimo corridore nei prossimi anni perché ha molta classe, ha tutto per diventare un vero campione. Ancora una volta grazie a tutti i miei compagni di squadra e a tutto lo staff. Un pensiero speciale a Maxime che s'è dovuto ritirare dopo la brutta caduta a Montecassino e Bjorn bloccato dal freddo il giorno dello Stelvio. Prossima corsa: i campionati francesi a fine giugno. Ciao ciao Italia».