Giro d'Italia 2014: Tappa da fuga con tante insidie - Dichiarazioni e Tweet della 10a tappa. Evans: «Peccato per Eijssen»
La fortuna non gira per nulla,scusa @eliaviviani per esserti finito addosso,spero tutto ok!!la caduta era inevitabile con certi soggetti!!
— davide appollonio (@davidappo) 20 Maggio 2014
Thanks to the guy on motor, that shows the time difference, for trying to flick us. Saying the time is 2.40 while in reality in was 3.50!
— Tom Stamsnijder (@Tom_Stamsnijder) 20 Maggio 2014
Bien trouvé . @giroditalia pic.twitter.com/gxQSuwGhT2
— Nacer Bouhanni (@BouhanniNacer) 20 Maggio 2014
Oggi Nuovamente in Fuga!! Assieme ad un Grande collega come @AndreFedi !! Bravo Giovane...alla prossima!!!!!! pic.twitter.com/YR7AQC1UMj
— marco bandiera (@BandieraMarco) 20 Maggio 2014
Archiviamo questa giornataccia...un bel po' di contusioni e qualche "segno" d'asfalto ma domani si riparte #giro pic.twitter.com/vYqansfQTj
— ELIA VIVIANI (@eliaviviani) 20 Maggio 2014
Happy birthday young @DylanvanBaarle your gift, a 253km hilly stage in beautiful Italian weather.
— Nathan Haas (@NathanPeterHaas) 21 Maggio 2014
Cadel Evans (BMC): «Già sulla carta mi era sembrato abbastanza difficile tecnicamente. Credo che ci fossero molti atleti "freschi", visto che la tappa non era stata tiratissima e credo fosse una delle ultime vere possibilità per i velocisti, quindi qualcuno avrebbe forse rischiato qualcosa in più del solito. Io sono riuscito a stare davanti ed è andata bene così. Mi dispiace molto per il ritiro del mio compagno di squadra Yannick Eijssen. Ovviamente noi sentiamo queste cose solo attraverso la radio, non so cosa sia accaduto. Non è certo una buona notizia per me la perdita del prezioso aiuto di un compagno di squadra. Corriamo insieme dal 2009, è davvero un ragazzo forte e professionale, un grande aiuto sia per me che per tutta la squadra. Purtroppo ora dovremo fare a meno di lui. La tappa di domani è insidiosa, una caratteristica del Giro sono i finali di tappa difficili come quello che dovremo affrontare domani, con la salita, la discesa, le curve e le strade strette. Come sempre, cercheremo di stare nelle posizioni avanzate del gruppo ed evitare ogni tipo di problema».
Enrico Battaglin (Bardiani): «Sono abbastanza contento del piazzamento odierno e fortunato per aver evitato per poco la caduta ai -200 metri. Nella volata sono venuto fuori bene, ho affiancato Bouhanni ma poi onestamente lui ne aveva più di me. Un 5° posto comunque positivo che mi da morale sia a me che alla squadra».
Nacer Bouhanni (FDJ): «La mia squadra ha fatto un lavoro straordinario anche oggi, sono davvero orgoglioso di loro, è davvero un grandissimo supporto quello che i miei compagni danno alla mie vittorie. Non sotto stimo nessuno, mai. Tutti i miei avversari qui al Giro meritano il massimo rispetto e li considero pericolosi per il mio obiettivo. È grazie al lavoro dei miei compagni che riesco a battere tutti i miei rivali. Considero la mia prima vittoria in questo Giro (quarta tappa a Bari) è stata davvero molto speciale perchè era la prima in un grande Giro e per le difficoltà di avvicinamento che ho avuto. Questa è la mia seconda partecipazione al Giro d'Italia e, con le mie 3 vittorie di tappa fin qui, gli spettatori mi riconoscono, mi incoraggiano e acclamano il mio nome. Fa davvero molto piacere. Ora spero che mi aiutino con qualche "spintarella" sulle montagne per aiutarmi a tenere questa Maglia Rossa a cui tengo moltissimo».
Roberto Ferrari (Lampre): «Bouhanni è un avversario molto forte, anche oggi ha mostrato di meritare la vittoria. Oggi ci credevo, avevo studiato bene il percorso e mi ero concentrato nell'analisi del finale di gara, dato che sia lo strappo che le curve all'interno di Salsomaggiore Terme avrebbero potuto presentare insidie. Sono riuscito a evitare la caduta, poi però ho perso qualche metro e, in queste volate, concedere anche un piccolo vantaggio a Bouhanni diventa fatale. Confermo comunque di essere sempre a lottare per le prime posizione, spero di trovare il modo di mettere il piede sul podio di almeno una tappa».
Miguel Angel Rubiano (Colombia): «Era importante per noi prendere parte alla giornata di lutto nazionale e siamo grati che RCS Sport ci abbia dato la possibilità di salire al palco della presentazione con la musica spenta per osservare un momento di rispetto. E siamo stati orgogliosi del fatto che anche gli altri corridori colombiani abbiano scelto di unirsi a noi portando sulla maglia in piccolo simbolo per questo giorno così doloroso per il nostro paese e anche per le zone che attraversavamo in bicicletta oggi che sono state devastate da un terremoto esattamente due anni fa. Siamo vicini a tutte le famiglie delle vittime».
Rigoberto Uran (Omega Pharma): «Oggi è stata relativamente tranquilla fino agli ultimi chilometri. Io mi sono sentito bene per tutto il giorno. A circa 20 chilometri dall'arrivo è iniziata la lotta per prendere l'ultima salitella nelle migliori posizioni possibili: la squadra ha fatto un'altra volta un grande lavoro e ho preso la salita davanti. La velocità era molto alta, anche in discesa: sono riuscito a stare davanti circondato dai miei compagni. Nelle ultime centinaia di metri c'è stata quella caduta, non so cosa sia successo ma in un attimo ho visto molti corridori andare per terra. La caduta è avvenuta sul lato sinistro della carreggiata e fortunatamente io ero dall'altra parte e sono passato indenne. Come ho già detto in passato, al Giro ogni giorno può succedere qualcosa. Sono contento che anche questa tappa sia ormai alle spalle».