Italiani nel Mondo: Cadute a parte, si comincia bene - Nibali va giù, ma ci sono già sei vincitori diversi
- Santos Tour Down Under 2014
- Tour de San Luis 2014
- Vuelta al Táchira en Bicicleta 2014
- Lampre - Merida 2014
- Mg.Kvis - Wilier - Trevigiani - Norda 2014
- Movistar Team 2014
- Neri Sottoli - Yellow Fluo 2014
- Trek Factory Team 2014
- Adriano Malori
- Andrea Dal Col
- Diego Ulissi
- Giacomo Nizzolo
- Rino Gasparrini
- Sacha Modolo
- Vincenzo Nibali
- Uomini
Tutto comincia con Rino Gasparrini da San Benedetto del Tronto, prima tappa della Vuelta al Táchira, prima vittoria per la nuova squadra continental Mg.Kvis-Trevigiani-Wilier-Norda.
È appena il decimo giorno del nuovo anno ma già un italiano riusciva a piazzare le ruote davanti a tutti. Con Chicchi terzo e Liam Bertazzo, anch'egli Mg.Kvis-Trevigiani-Wilier-Norda, sesto, era prevedibile che la velocità di partenza dei corridori italiani sarebbe stata notevole.
Già sei le vittorie in un periodo in cui d'accordo, molti stanno ancora rifinendo la preparazione in vista di altri e ben più importanti obiettivi, ma tanti altri cercano di mettersi subito in luce. Risultato: la concorrenza per il gradino più alto del podio, che si tratti di una corsa sudamericana o della prima prova World Tour, è spietata.
Proprio dall'élite del ciclismo, dall'altra parte del Mondo, si parte, con un Tour Down Under in cui Diego Ulissi era atteso, tra i vari Gerrans, Porte, Evans. Nomi con almeno una vittoria di prestigio in carriera, fatta eccezione di Porte (che però è pur sempre il delfino di Froome e morde il freno per mettersi in proprio).
Ulissi nel 2013 ha esultato cinque volte, portando a casa la classifica finale della Settimana Coppi e Bartali; il 2014 è iniziato subito con l'affermazione di Stirling davanti a Gerrans (che il giorno prima aveva fatto polpette di Greipel allo sprint, ed Evans.
Il ragazzo di Cecina chiamato quest'anno ad una bella stagione era atteso più che a Stirling a Willunga, arrivo relativamente impegnativo dove Ulissi ha chiuso alle spalle del Vincitore Richie Porte. La terza piazza finale è più che una bella speranza per il prosieguo della stagione.
Restiamo in casa Lampre-Merida, cambiamo continente, dall'Oceania al Sudamerica. Il Tour de San Luis, in Argentina, è giunto soltanto all'ottava edizione ma ogni anno presenta ai nastri di partenza atleti da Tour de France (Cavendish, Nibali, il vincitore Quitana...). Nell'ultima frazione, conclusasi ieri a Terrazas del Portezuelo, Sacha Modolo s'è regalato la prima vittoria in Lampre. Modolo, che qui l'anno scorso batté Mark Cavendish, ieri ha relegato alla piazza d'onore Mr. Peter Sagan.
Al San Luis non c'è stato solo spazio per Modolo, però. Malori ha infatti dominato la cronometro, mentre un'altra vittima illustre è stata mietuta da Giacomo Nizzolo, che sul traguardo di Juana Koslay ha preceduto, oltre a Francisco Ventoso, Tom Boonen.
Se Malori non è una novità, anzi, rappresenta un punto fisso per le prove contro il tempo per il neo CT Davide Cassani, Nizzolo s'era già messo in bella mostra nelle stagioni passate. Il 2013 s'era chiuso con vittorie, molti piazzamenti di rilievo ed un amaro secondo posto a Plouay (battuto da Pippo Pozzato).
Altri importanti segnali arrivano, in Argentina, da Domenico Pozzovivo, sempre davanti nelle tappe di montagna ed alla fine 10° nella generale: primo europeo e, logicamente, italiano, il lucano dell'AG2R La Mondiale. Sorride anche la classifica di Gianfranco Zilioli, classe '90 alla prima stagione da pro' con la Androni Giocattoli-Venezuela (ma ha già vinto tra i professionisti lo scorso 22 settembre, al GP Industria & Commercio di Prato, quand'era stagista), 19° davanti ad un Damiano Cunego (20° alla fine della gara a tappe argentina) che al Mirador del Sol ha chiuso 13°, al Cerro El Amago 16°.
Michele Scarponi non ha brillato, ma non gli si chiedeva nulla, non qui, mentre Vincenzo Nibali è incappato in una caduta nella penultima tappa: infrazione ad una costola, nessun problema a correre anche la frazione conclusiva. Il Tour più importante per lui è ancora lontano.
A Cerro El Amago bei segnali sono giunti anche da Gianluca Brambilla, 9°; il ragazzo di Bellano che disputa la seconda stagione con l'Omega Pharma-QuickStep non s'è ripetuto al Mirador del Sol, dove è stato 13°. Rispetto agli inizi di dodici mesi fa, quando esordì nella Challenge Mallorca ma ottenne il primo piazzamento nei dieci soltanto a marzo, nell'ultima tappa della Volta a Catalunya (nella frazione di Barcellona fu 9°), la voglia di far subito bene si vede.
Al Tour Down Under, Ulissi a parte, in luce anche Francesco Gavazzi e Fabio Felline, con Elia Viviani che nella quarta tappa ha battuto il primo pugno sul povero manubrio della sua Cannondale: terzo dietro a Greipel e Roelandts. Nell'ultima tappa s'è visto anche Jacopo Guarnieri, 12° E proprio davanti a Viviani.
A completare il quadro, molto parziale, c'è Andrea Dal Col: vittorioso nella cronometro della Vuelta al Táchira, ha regalato il primo - e ad oggi unico - successo della Neri Sottoli-Yellow Fluo.
In attesa delle gare europee (domenica si correrà in Italia e Francia, GP Costa degli Etruschi e GP La Marseillaise) per poi volare in Medio Oriente per il trittico formato da Dubai-Qatar-Oman, i nostri giovincelli stanno già complicando la vita a Davide Cassani. Che non chiedeva davvero altro.