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Coppa del Mondo Tabor 2013: Pare tutto facile per Van Der Haar - Lars su Walsleben e Pauwels. Franzoi, bel 10° posto

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A Tabor l'olandese Lars Van der Haar batte il tedesco Philipp Walsleben - Foto Sport.be © Belga

Lars Van der Haar già nelle categorie giovanili dominava, tant'è che tra gli Under 23 non volle rimanere più di tanto e nella scorsa stagione ha compiuto una scelta per certi versi azzardata, per altri prova di gran personalità: confrontarsi subito con gli Élite, lui così piccolo, sia guardando l'anagrafe (è nato il 23 luglio 1991), sia osservandone il fisico, snello e minuto.

Già nel 2012/2013 i lampi della sua classe si erano intravisti: partenze velocissime, interpretate dall'olandesino come un guardie (il gruppo) e ladro (lui stesso). Il bronzo al Mondiale era già molto ma da quest'anno ci si attendeva da Lars un salto di qualità. Eccoci serviti! Domenica scorsa, con l'apertura della Coppa del Mondo sui pendii del Cauberg, aveva corso per buona parte della gara in testa da solo, chiudendo a braccia alzate.

In settimana aveva firmato per la formazione Under 23 della Argos-Shimano, e subito la paura che potesse lasciare il cross, come un Lars un pelo più celebre (parliamo di Boom), aveva fatto capolino nelle menti degli appassionati. Ci ha pensato il giovane corridore con un cinguettio su Twitter a placare gli animi: «Per chi ancora pensasse che abbandonerò il cross ora che vado alla Argos, NO! Ho firmato come ciclocrossista, perciò resto nel cross!». Più chiaro di così.

Dopo il trionfo di domenica sul Cauberg non si pensava che per Lars fosse così semplice ripetersi, eppure la pressione, la maglia di leader di Coppa e gli avversari non lo hanno influenzato. Una gara corsa quasi tutta con il tedesco Philipp Walsleben, classe '87, finalmente (forse) alla stagione dello sblocco tra i crossisti che contano.

Van der Haar e Walsleben, una cosa sola dal terzo giro in poi, sono giunti sul traguardo guardandosi, sfidandosi, badando che da dietro il terzetto formato da Mourey, Pauwels e Vantornout non rientrasse. Constatato che gli altri erano troppo lontani per rimettersi in gioco, è stato Van der Haar a lanciare una volata lunga e velocissima, irresistibile per Walsleben.

S'è detto che Van der Haar è velocissimo nelle partenze, eppure oggi il migliore all'avvio è stato appunto Philipp Walsleben, con Francis Mourey a ruota (e pure Niels Albert era davanti sin da subito, miracolo!). Il Campione francese si portava in testa e per tutto il primo giro menava le danze, senza tuttavia esagerare.

Il gruppo restava compatto ma all'inizio della seconda tornata era Van der Haar a passare in testa. La musica cambiava eccome. Alla ruota del leader di Coppa c'era Walsleben, poi Vantornout, Bina, Albert ed il gruppo già allungatissimo. Era Walsleben ad attaccare e con lui restava Van der Haar, ma non si creava un buon divario tra i due ed il resto del plotone. Ad ogni scatto di Van der Haar rispondeva Walsleben, e viceversa. A fine giro i due vantavano 4" sul plotone tirato da Bina, Albert e Vantornout.

Nella terza tornata era ancora Walsleben ad accelerare, con lo svizzero Taramarcaz a guidare l'inseguimento. Kevin Pauwels cadeva in un'insidiosa curva in discesa. Non sarà l'unico ad essere tradito da quel pendio scivoloso. In tutto questo cadere ed inseguire, Walsleben e Van der Haar potevano vantare 17" sul gruppetto con Bina, Aernouts, Taramarcaz, Vantornout, Albert, Nys, Pauwels, Van Kessel ed altri.

Sempre alto il ritmo della coppia di testa nel quarto giro: la gara sembra prendere una certa direzione quand'ecco che Van der Haar cade nella stessa curva che aveva tradito poco prima Pauwels. L'olandese si rialza e si porta all'inseguimento di Walsleben, che ha giustamente approfittato della situazione. Anche Sven Nys cade nella curva più insidiosa del circuito e di fatto lì terminerà la sua gara (chiuderà in 22a posizione).

All'inizio del quinto giro Walsleben conduce da solo con 13" su Van der Haar, in netto recupero, mentre a 21" c'è un redivivo Pauwels, a 30" troviamo Bina, Albert, Vantornout, Mourey, Aernouts, Taramarcaz e Van Kessel. Mancano però ancora cinque giri al termine e Van der Haar è lanciato in un inseguimento fantastico, completato al termine della quinta tornata. A quattro giri dalla fine si ritrovano in testa Walsleben e Van der Haar, con Pauwels, Mourey, Albert e Vantornout a 24", Van Kessel, Bina ed Aernouts a 31".

Nella sesta tornata è Francis Mourey a tentare di riportarsi da solo sulla coppia al comando. Il classe '80 francese resta per un giro al vento ed all'inizio del settimo giro deve recuperare ai due di testa solo 14". Purtroppo la catena non lo assiste e salta. Con lei tutte le speranze di vittoria del francese.

Nel penultimo giro Van der Haar dà qualche colpetto: un'accelerata dopo la scalinata, un'altra in discesa, un'ultima quando Walsleben entra ai box e se lo vede sfrecciare a fianco a doppia velocità. L'affondo solitario di Van der Haar dura poco, perché il tedesco lo riacciuffa e così tutto si decide all'ultimo giro. Anche dietro ci sono Mourey, Pauwels e Vantornout a 26", in gran rimonta, quindi Albert, Bina e Aernouts a 32", Van Kessel in leggera difficoltà a 36". Enrico Franzoi completa un bel recupero e viaggia a 54" dai due leader, in 10a posizione.

Nelle ultime battute Walsleben si mette in testa e fa un'andatura indiavolata, quasi stesse tirando lui la volata a Van der Haar. In realtà l'intenzione del tedesco è di non far rientrare Mourey e Pauwels, che hanno sì lasciato per strada Vantornout, ma si rivedono minacciosi a soli 11".

La coppia di testa è però quella che si giocherà la vittoria: Walsleben entra per primo nel rettilineo d'arrivo ma Van der Haar parte con una volata supersonica. Il tedesco prova a resistere ma deve accontentarsi di un pur sempre ottimo secondo posto.

Terza piazza per Kevin Pauwels, a 11", bravo ma sfortunato in occasione della scivolata iniziale. Segue Mourey, generosissimo, staccato di 12", quindi Vantornout a 24", Albert a 27", Aernouts a 31", Bina a 36", Van Kessel a 51" ed un ottimo Franzoi, che rimonta e chiude 10° a 55" da Van der Haar (sul Cauberg era stato 8°).

Classifica generale della Coppa del Mondo che dopo due prove vede Van der Haar in testa a punteggio pieno, con 160 punti. Insegue Philipp Walsleben a quota 135, stesso punteggio di Kevin pauwels, mentre Klaas Vantornout è a quota 115. A 103 c'è Bart Aernouts, solo 6° con 90 punti Niels Albert. Ad 88 punti Thijs van Amerongen ed Enrico Franzoi. Indietrissimo Sven Nys, che in due gare ha collezionato appena 29 punti.

E visto che la Coppa del Mondo andrà in letargo per un mese (prossima tappa: Koksijde il 23 novembre) il Cannibale di Baal potrà già rifarsi domani, con la prima prova del Superprestige, in quel di Ruddervoorde. Gli scontenti ed abbacchiati sono avvisati.

Francesco Sulas

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