Il punto sulle Juniores: Grillo, una stella in movimento - Natasha attraversa un gran momento e sogna il tricolore
- Osimo Stazione WJ 2013
- Palazzolo sull'Oglio WJ 2013
- Sarnonico WJ 2013
- Tarquinia WJ 2013
- Vecchiazzano WJ 2013
- Eurotarget TX Active Still Bike [Donne Juniores] 2013
- Team Valcar - PBM [Donne Juniores] 2013
- Trentino Rosa - Anima Nera [Donne Juniores] 2013
- Vecchia Fontana [Donne Juniores] 2013
- Angela Maffeis
- Elena Franchi
- Giovanna Michieletto
- Giulia Dal Pozzo
- Ilaria Bonomi
- Luisa Zenna
- Marika Campagnaro
- Michela Balducci
- Natasha Grillo
- Nicole Dal Santo
- Sara Wackermann
- Ciclismo femminile
- Juniores
Dopo un avvio di stagione sofferto, tra partenza ritardata rispetto alle ultime annate ed un mese di maggio quantomai difficile sotto il profilo degli appuntamenti (fatta eccezione per le prove a cronometro inserite nel circuito del Bracciale, sono state appena tre le gare disputate in un lasso di tempo di circa 45 giorni), la stagione delle juniores si appresta finalmente ad entrare nel vivo, con una continuità di gare che finalmente permette alle varie atlete di potersi esprimere con una certa regolarità e varietà di tracciati, aspetto quest'ultimo da non sottovalutare, visto che i primi grandi impegni stagionali sono ormai alle porte.
Qualche variazione in calendario si è fatta registrare ancora (saltata infatti la gara in programma a Nogara, nel veronese, il 14 di luglio che però almeno è stata compensata dall'inserimento della gara di Palazzago del prossimo 30 giugno) ma se non altro ora ci si può concentrare maggiormente sul ciclismo pedalato per assistere ai primi importanti verdetti stagionali.
Primo importante spartiacque a cui si assisterà tra pochi giorni, visto che sarà la Lombardia il teatro delle prove che assegneranno i titoli italiani (a beneficio dei lettori ricordiamo che da questa stagione è stata cancellata la cosiddetta "Settimana tricolore" e pertanto l'organizzazione delle varie prove per le diverse categorie maschili e femminili è lasciata ai diversi enti e gruppi sportivi che non necessariamente appartengono ad una stessa regione e che sono liberi di gestire a piacimento, sotto il profilo delle date, lo svolgimento delle varie gare). Si comincerà venerdì 21 giugno a Romanengo con la gara che assegnerà il titolo italiano a cronometro: un percorso già rodato nelle ultime stagioni, attraverso l'organizzazione di prove valide per il Bracciale del Cronoman, quello allestito attorno al piccolo paese del cremonese, privo di difficoltà altimetriche e che quindi vedrà indubbiamente favorite le passiste più potenti e maggiormente adatte a spingere i lunghi rapporti.
L'attesa principale però è tutta per la prova in linea di domenica 23 che come di consueto anticiperà la prova delle Elite in programma nel pomeriggio: da Varese a Rancio Valcuvia saranno 82,7 chilometri di difficile interpretazione che potrebbero lasciare spazio a varie interpretazioni. Nell'osservare attentamente l'altimetria infatti si può notare come di pianura vera e propria non ve ne sia affatto, con un susseguirsi di mangia e bevi che finirà per appesantire di molto le gambe delle atlete e che, nel caso di giornata particolarmente calda atmosfericamente parlando, potrebbe rendere la prova una vera gara ad eliminazione. Dopo una parte iniziale che richiama le strade attraversate nell'ormai nota e sempre più crescente prova di Coppa del Mondo di Cittiglio infatti, proprio a Ronco Valcuvia inizierà un circuito di circa 15 chilometri da affrontare per quattro volte con ripetuti saliscendi (si transita nei pressi del Brinzio) e con la salita di Cassano Valcuvia a rappresentare la maggior asperità del tracciato.
Che tipo di prova aspettarsi quindi? Teoricamente il terreno per inventare l'azione a diversi chilometri dal traguardo ci sarebbe e qualche atleta in giornata particolarmente positiva potrebbe tentare l'assolo solitario. Tuttavia se la gara dovesse vivere su un grande marcamento e controllo operato dalle formazioni principali non si può escludere un epilogo in volata tra un ristretto drappello di atlete. A vederlo così il tracciato sembrerebbe tutto tranne che adatto alle ruote veloci ma qualche atleta dotata di ottimo spunto allo sprint e di buona resistenza in salita potrebbe tenere duro e giocarsi pertanto le sue chanche in volata. Di certo colei che risulterà vincitrice sarà un'atleta particolarmente valida e da questi campionati italiani si può dire che inizi un percorso che culminerà poi in luglio con la disputa dei campionati europei in Repubblica Ceca, anch'essi su un percorso sulla carta particolarmente selettivo e per il quale le grandi manovre del commissario tecnico Edoardo Salvoldi sono già iniziate (nei giorni scorsi infatti un gruppo di atlete, comprendente alcune pistard e alcune papabili per la disputa della prova a cronometro, ha sostenuto un ritiro in altura a Livigno, come ormai molto spesso accade nell'imminenza dei principali appuntamenti).
Ci si appresta quindi a vivere un periodo molto importante ed in attesa che la strada dia i suoi responsi andiamo a vedere quali sono state alcune delle ragazze che maggiormente si sono messe in evidenza nell'ultimo periodo di gare:
Natasha Grillo (Vecchia Fontana) - La velocista di Molinella è senza dubbio l'atleta più in forma del momento. Dopo essersi sbloccata ad inizio maggio con un grande sprint a Palazzolo sull'Oglio, tra Osimo Stazione e Sarnonico ha piazzato un uno-due di pregevole fattura. Soprattutto la vittoria in terra trentina, in una prova che solitamente non è stata mai troppo amica delle ruote veloci, è fortemente indicativa sul suo stato di grazia e sulla tenuta che riesce ad avere anche su percorsi misti. Forte, determinata nel cercare di realizzare i suoi obiettivi, è cresciuta molto. Il percorso dell'italiano sulla carta non sembrerebbe favorirla ma se la corsa dovesse rivelarsi meno dura del previsto potrebbe entrare anche lei nel pronostico. Si fa notare anche su pista (due vittorie in maglia azzurra recentemente a Valencia). Nel team veneto attenzione anche a Nicole Dal Santo, pedina sempre molto valida e molto vicina al primo successo stagionale a Tarquinia e Sarnonico. Può fare abbastanza bene nella prova tricolore e ciò per lei sarebbe importantissimo anche in chiave azzurra.
Angela Maffeis (Eurotarget Still Bike) - Non si è parlato molto finora di questa bergamasca al primo anno nella categoria ma nelle ultime settimane la sua presenza nelle zone buone degli ordini d'arrivo è divenuta pressochè costante. Il suo fisico da scalatrice le permette di dare il meglio di sè nelle corse altimetricamente più dure e prova di questo seppe darla anche lo scorso anno tra le allieve, quando giunse seconda ai campionati italiani su un percorso abbastanza selettivo. A Vecchiazzano, su una corsa altrettanto dura, è riuscita a tenere il passo di due atlete come Sanguineti e Defilè che sono già tra le Elite e quindi il terzo posto assoluto le è valso la prima vittoria stagionale. Bene anche a Tarquinia e Sarnonico, se la cava abbastanza bene anche a cronometro, dove ha conquistato un successo nella prova di Alfonsine e vari piazzamenti. Può essere la grande sorpresa della prova tricolore. Nel team di Giovanni Fidanza occhio anche a Michela Balducci, in buone condizioni di forma (terza a Osimo Stazione e quarta a Sarnonico) anche se non sempre fortunata. Potrebbe essere un'altra carta interessante da giocare.
Ilaria Bonomi (Eurotarget Still Bike) - L'atleta veronese è stata finora la dominatrice incontrastata delle prove a cronometro. Ottima passista, cresciuta nell'Officine Alberti che seppe lanciare già Valentina Scandolara, si era già messa in luce già da allieva sia contro il tempo (vice-campionessa italiana a cronometro nel 2010) che nell'inseguimento su pista (anche qui un argento sempre nel 2010). Finora nelle prove del Bracciale è stata pressochè perfetta, aggiudicandosi ben 5 prove (l'ultima delle quali a Scorzè gli è valsa anche il titolo regionale veneto) su 6 disputate (solo a Levico Terme è giunta seconda, preceduta dalla compagna di squadra Arianna Fidanza). A Romanengo nella prova tricolore di venerdì sarà indubbiamente l'atleta da battere, anche in virtù di una certa maturità raggiunta rispetto allo scorso anno.
Elena Franchi (Team Valcar - PBM) - Con il sopraggiungere di gare altimetricamente più impegnative si sta mettendo in luce anche quest'emiliana al primo anno nella categoria, vincitrice di due gare nella scorsa stagione tra le allieve. Molto bene a Vecchiazzano, dove è quarta assoluta e seconda juniores, entra nell'azione buone anche a Tarquinia dove è quinta e centra la top-ten anche a Palazzolo e Osimo Stazione. Se mantiene la forma dell'ultimo periodo può disputare anche un buon italiano ma in casa Valcar molta attenzione anche a Sara Wackermann, per la prima volta a podio in stagione a Osimo Stazione ed in crescendo di condizione (buoni piazzamenti anche a Vecchiazzano e Sarnonico). Dovesse trovarsi davanti in quel di Varese sarebbe una cliente molto scomoda per tutte.
Luisa Zenna (Trentino Rosa-Anima Nera) - Dopo essere riuscita a lasciare il segno già lo scorso anno, la velocista emiliana d'origine campana ha battuto un bel colpo anche in questo 2013, riuscendo ad entrare nell'azione decisiva e a battere tutte quante allo sprint nella nuova gara di Tarquinia, la più meridionale di tutto il calendario. Un successo che si somma alle altre tre top-ten centrate in stagione e che ha permesso anche alla formazione del Trentino Rosa di rompere meritatamente il ghiaccio. Il coraggio non le manca, anche nel tentare la fuga, e se trova maggior consapevolezza nei propri mezzi può togliersi ancora delle belle soddisfazioni. L'importante è crederci fortemente.
Giulia Dal Pozzo (Trentino Rosa-Anima Nera) - Parlando ancora del team trentino, una delle note più positive è sicuramente questa ragazza veneta al primo anno nella categoria. Buone doti di passista (in passato ha fatto bene anche nel ciclocross e su pista), si è messa in luce soprattutto a Sarnonico (dove ha ottenuto il primo podio nella categoria) e Vecchiazzano, dove è stata la quinta juniores. Nell'azione buona anche a Tarquinia (sesta), ha tentato un assolo anche a Osimo Stazione venendo ripresa nel finale. Può fare un buon italiano. In generale il Trentino Rosa appare uno dei team più in palla, anche se non sempre la generosità è accompagnata dalla buona sorte. In evidenza anche Giovanna Michieletto e Marika Campagnaro.