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World Tour 2013: Rivoluzione basca, giovani e stranieri - Euskaltel tutta nuova, confermati i big

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Igor González de Galdeano è il nuovo manager dell'Euskaltel Euskadi © Marca.com

Durante questo inverno molte squadre hanno lanciato nuovi progetti a lunga scadenza ma solo l'Euskaltel Euskadi, pur cambiando poco nella sostanza, s'è resa protagonista di una vera e propria rivoluzione. Dopo mesi di incertezza la compagnia telefonica basca non solo ha deciso di continuare a sponsorizzare la squadra, ma ha anche incrementato il proprio impegno entrando più a fondo nei quadri dirigenziali.

Cambierà quindi la società di gestione che non sarà più la Fundación Euskadi di Miguel Madariaga (che continuerà a gestire l'Orbea Continental) ma si chiamerà Basque Pro Cycling Team ed il manager di riferimento sarà l'ex corridore Igor González de Galdeano, già nello staff dell'Euskaltel nelle ultime stagioni. L'obiettivo di questi cambiamenti era di ottenere una licenza World Tour e per fare questo la squadra è stata costretta a rivedere la propria filosofia e ha ingaggiato per la prima volta nella storia dei corridori non baschi ma con in dote tanti punti per la classifica di merito: gli "stranieri" che vestiranno la maglia naranja nel 2013 saranno ben 9, due tedeschi, due sloveni, un greco, un marocchino, un portoghese, un russo e pure uno spagnolo dell'Andalusia.

Il progetto dell'Euskaltel non va visto solo in ottica 2013 perché allo stesso tempo ci saranno notevoli investimenti nel ciclismo di base e lo González de Galdeano ha cercato di radunare anche tutti i migliori giovani talenti baschi ed infatti da Caja Rural e Orbea sono arrivati Garikoitz Bravo e Jon Aberasturi: gli stranieri sono stati fondamentali per restare nella prima divisione (l'UCI ha addirittura assegnato una licenza fino al 2016) ma puntando sulla base si spera in futuro di tornare ad avere un organico esclusivamente basco come era stato fino a quest'anno.

Tutti i corridori migliori della Euskaltel Euskadi 2012 sono stati confermati e l'organico complessivo passerà da 23 uomini a ben 29: in entrata, oltre ai già citati Aberasturi e Bravo, ci sono Chaoufi, Kocjan, Lobato, Mestre, Radochla, Schulze, Serebryakov, Tamouridis e Vrecer mentre non sono stati rinnovati i contratti di Pierre Cazaux (tornerà nei dilettanti), Alan Pérez (ritirato), Amets Txurruka e Ivan Velasco, questi ultimi diretti entrambi alla Caja Rural. Uno spazio speciali nei cuori di tutta la squadra lo occuperà Victor Cabedo, scomparso tragicamente lo scorso settembre a soli 23 anni.

Esperti per tappe e gare in linea
Nonostante un grande potenziale, negli ultimi anni Samuel Sánchez ha rivolto la mente sempre più verso i grandi giri ma comunque lui e Antón qualcosa di buono nelle classiche lo sanno fare. Per il resto non c'è molto altro: nel 2013 avrà un ruolo molto importante lo sloveno Jure Kocjan, veloce e abbastanza resistente sugli strappi, che potrebbe cercare di dare qualche gioia alla squadra. Il cambio di filosofia all'interno del team, però, non difficilmente cambierà uno dei marchi di fabbrica del gruppo, la fuga da lontano: Egoi Martínez ha grande esperienza in questo campo come pure Ruben Pérez (che è pure veloce) e un altro che non si fa pregare molto è Juan José Oroz.

Giovani per tappe e gare in linea
Abbiamo parlato tanto di giovani nell'introduzione ed effettivamente già ora il materiale umano è abbondante e di gran qualità. Il talento più interessante è quello di Mikel Landa, scalatore che è in possesso anche di una bella accelerazione che lo può far emergere anche nelle gare di un giorno. Al Giro d'Italia abbiamo conosciuto un altro classe '89, quel Ion Izagirre che ha vinto la tappa di Falzes: sembra proprio un corridore da classiche come pure il fratello Gorka Izagirre di due anni più vecchio. Pello Bilbao (il più giovane della squadra) e Ricardo García Ambroa hanno fatto vedere ottime cose a sprazzi ed il prossimo sarà un anno molto importante per entrambi. Attorno a Garikoitz Bravo c'è grande fiducia, è un corridore completo e nel 2011 a soli 22 anni ha fatto 15° alla Volta Portugal, corsa dal profilo molto impegnativo. Un interrogativo rimane invece accanto al basco francese Romain Sicard, iridato tra gli Under 23 nel 2009: i grossi problemi fisici che lo hanno limitato per due anni pare siano superati ed a 25 anni (li farà il primo gennaio) è atteso da una svolta.

Corridori da Gt
In attesa di capire come evolveranno alcuni giovani, l'Euskaltel può contare su un terzetto di uomini di classifica davvero niente male. Il 2012 è stato un anno da dimenticare per lo sfortunato Samuel Sánchez: il suo sogno è sempre un podio al Tour de France (arrivato solo a tavolino nel 2010 per la squalifica di Contador) ma nel 2013 potrebbe mettere gli occhi su Giro e Vuelta, forse più accessibili come concorrenza e con più occasioni di far bene anche nelle singole tappe. Igor Antón è invece sempre più enigmatico e non riesce mai a dare continuità alle prestazioni da un anno all'altro: nel 2012 è stato abbastanza opaco, che sia un buon segnale per il 2013? Il terzo è invece Mikel Nieve che in carriera ha due decimi posti al Giro, un decimo ed un undicesimo alla Vuelta: rispetto agli altri due ha forse qualcosa in meno, ma è anche il più giovane. Segnaliamo anche il portoghese Ricardo Mestre: non ha mai corso un grande giro ma nel 2011 ha vinto la Volta a Portugal che sono pur sempre 10 tappe con molte salite.

Esperti gregari
Mikel Astarloza dopo essere rientrato dalla squalifica per doping è diventato una sorta di gregario di lusso visto che può aiutare i capitani sia sul passo che in salita finché non si scatena la bagarre. Per le salite un altro ottimo nome d'esperienza è quello di Gorka Verdugo che ha appena chiuso la sua migliore annata con il 3° posto al Gran Piemonte e l'11° alla Vuelta. Il tedesco Steffen Radochla porterà esperienza per pilotare i velocisti della squadra nei finali di tappe mentre Jorge Azanza si vedrà molto in testa al gruppo, specie nelle fasi centrali delle corse.

Giovani gregari
Un altro corridore che fa della fuga un vero e proprio stile di vita è il 24enne Miguel Mínguez che proprio per la sua generosità è anche un supporto utilissimo per i compagni: a furia di provare, però, speriamo anche almeno una volta arrivi il suo giorno. Nonostante a marzo compia 27 anni, Adrian Saez difetta ancora di esperienza essendo arrivato abbastanza tardi al ciclismo professionistico: la prossima sarà solo la sua seconda stagione nel World Tour. Il marocchino Tarik Chaoufi è stato invece uno dei migliori corridori africani del 2012 (6 vittorie) e tanti punti UCI conquistati gli hanno aperto le porte del ciclismo europeo: alla Tropicale Amissa Bongo ha vinto una tappa davanti a Voeckler e Charteau: vedremo come reggerà il cambio di ritmo.

Esperti da volata
Uno dei punti chiave della nuova Euskaltel è quello di essere competitivi su più fronti e quindi Igor González de Galdeano ha voluto rinforzare parecchio il parco velocisti per portare a casa vittorie o anche piazzamenti in molte più corse. Il tedesco André Schulze ha punti ed esperienza: ha 38 anni ma quest'anno ha messo nel palmarès tre vittorie. Tra coloro che era già in squadra l'unico con un po' di spunto veloce è Pablo Urtasun ma dal prossimo anno si dirotterà soprattutto sulle fughe per sfruttare così la sua rapidità in gruppetti ristretti.

Giovani da volata
Undici vittorie (nove in Cina) al primo anno sono un bottino di tutto rispetto anche in corse minori (ma il Philadelphia International è un gran bella corsa) quindi Alexander Serebryakov si meritava una chance per salire di categoria: nelle prime corse World Tour soffrirà un po' ma nel calendario europeo può dare tante soddisfazioni all'Euskaltel. Al primo anno nel World Tour saranno anche Jon Aberasturi e Juan José Lobato, rispettivamente classe 1989 e 1988: sono forse i due giovani migliori di tutta la Spagna per le volate ed il secondo ha già finito una Vuelta e conquistato 4 vittorie in due anni con l'Andalucía.

Cronoman
Una caratteristica che invece non cambierà nella squadra basca sarà una sostanziale debolezza nelle prove contro il tempo. Qualcosa s'è provato a migliorare con l'ingaggio degli stranieri Ioannis Tamouridis e Robert Vrecer ma non sono fenomeni: il greco è un buon passista ed in corse minori ha fatto qualche vittoria e diverse top-10, lo sloveno invece è più un corridore completo che un vero e proprio cronoman ma proprio questa specialità gli permette di piazzarsi bene nelle classifiche finale di molte corse a tappe.

Sebastiano Cipriani

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