Coppa del Mondo Koksijde 2012: Ti meriti le 9 colonne, Sven! - Grandiosa rimonta di Nys, Albert quasi scherzato, Mourey terzo
- CYCLO-CROSS KOKSIJDE 2012
- BKCP - Powerplus 2012
- FDJ - Big Mat 2012
- Landbouwkrediet - Euphony 2012
- Sunweb - Revor 2012
- Telenet - Fidea 2012
- Bart Aernouts
- Elia Silvestri
- Enrico Franzoi
- Francis Mourey
- Kevin Pauwels
- Klaas Vantornout
- Lars Van Der Haar
- Marco Bianco
- Niels Albert
- Sven Nys
- Thijs Van Amerongen
- Tom Meeusen
- Uomini
- Ciclocross
Poi ci si chiede come mai lo definiscono Cannibale. La gara di oggi a Koksijde è un compendio che spiega tutto per filo e per segno. Sarà che le vittorie ottenute in rimonta hanno sempre un qualcosa di più appassionante rispetto al solito, fatto sta che l'impresa di Sven Nys nella terza tappa della Coppa del Mondo 2012-'13 resterà come uno dei momenti cardine della stagione di questa stagione di cross.
Già indietro nella classifica della challenge UCI, il capitano della Landbouwkrediet è partito malissimo, quasi fosse svogliato (in realtà aveva sintomi influenzali addosso), si è trovato intruppato indietro (addirittura presso la 20esima posizione nei primi due giri), e senza dare l'impressione di poter entrare nel vivo della gara. Se Nys non se la passava benissimo, anche Albert, nel corso del primo giro, ha avuto modo di saggiare le avversità del ciclocross, allorché, entrando in una curva fangosa dopo una discesa in sabbia, ha calcolato male traiettoria e soprattutto aderenza del mezzo, ed è andato giù (imitato da altri colleghi alle sue spalle).
Quella curva sarebbe poi risultata ancora determinante per diversi protagonisti di oggi; in quel momento, con Albert che era ottimamente messo in seconda posizione, ha rappresentato immediatamente un bel rimescolamento di carte. L'iridato ha perso una decina buona di posizioni, in testa Klaas Vantornout (già in quel momento avvantaggiato di qualche metro) ha continuato a comportarsi benissimo, risultando il migliore nei primi tre degli 8 giri previsti.
Ma, mancando dalle prime posizioni i due più forti del lotto, l'equilibrio ha prevalso nelle prime tornate, restituendoci una situazione di gara in cui all'inizio del quarto giro c'era una lunga fila indiana comprendente oltre una decina di atleti. Fuori dalle prime posizioni Enrico Franzoi, che per un po' aveva provato l'ebbrezza di tenersi alle spalle Sua Maestà Nys, il quale però a quel punto (quasi metà gara) era già dato in forte rimonta.
La prova di Koksijde ha avuto peraltro un protagonista non usuale in Francis Mourey, che spesso si trova a suo agio in condizioni estreme (e oggi la pioggia aveva trasformato la sabbia del circuito in un pantano continuo). Il francese ha allungato proprio al quarto giro, distanziando un attento Pauwels e un Albert che, bruciando le tappe, si era già riportato in zona podio. Aernouts, Van Amerongen e Vantornout, nelle posizioni di rincalzo, precedevano Meeusen, al rientro dopo un paio di turni saltati per infortunio. Il corridore della Telenet è però in un periodo abbastanza negativo, tant'è vero che, sulla stessa curva battezzata prima da Albert, è caduto malamente, uscendo dai giochi per un piazzamento importante.
Alle spalle di tutto ciò, Sven Nys lasciava ormai intravedere la sua minacciosa sagoma. Dei sei che lo precedevano, è stato Van Amerongen il primo ad essere messo nel mirino, mentre Albert provava a forzare (annullando l'azione di Mourey e provando a far rinculare il campione nazionale belga). Nel corso del quinto giro, Aernouts è stato il migliore nel tenere il ritmo di Albert, mentre Mourey e Pauwels erano poco distanti, e Nys raggiungeva anche Vantornout oltre a Van Amerongen.
Alla solita curva maledetta, neanche ci fosse una fantozziana trattoria nei pressi, un altro dei più forti ci ha lasciato (crossisticamente parlando) le penne: Pauwels, completamente fuori fase nell'occasione, ha sbattuto pesantemente contro le transenne, con la sua bici andatasi a spiegazzare tutta. Anche per il vincitore della prova di Tabor la corsa è finita lì (per quanto riguarda un piazzamento buono); quel che è peggio per la sua Sunweb, anche il secondo uomo del team, Vantornout, è andato contro le transenne, poco più avanti (scendendo da un altro montarozzo di sabbia). Autoeliminatisi i due Sunweb, la situazione si è ben definita con quattro superstiti a giocarsi i tre posti sul podio: Albert in testa, poi Aernouts, quindi Mourey e, in arrivo di gran carriera, Nys.
Nel sesto giro il Cannibale di Baal ci ha letteralmente fatto lustrare gli occhi. Piombato su Aernouts, Sven ha pescato nella sua immensa esperienza (e classe, ovviamente) per trovare il modo di staccare il connazionale in maglia AA Drink. Presa con grande potenza una rampa in sabbia, Nys l'ha fatta tutta da seduto, mentre l'avversario scendeva dalla bici. Arrivato in cima con l'acido lattico prevedibilmente alle orecchie, Sven si è rilanciato dandosi la spinta pigiando col piede destro su una transenna: Aernouts, che in quel momento ancora stava risalendo sul suo mezzo, ha visto allontanarsi inesorabilmente il campione nazionale belga.
Albert, sentendo sempre più vicino lo sferragliare della bici di Nys, ha provato a mettere il turbo, staccando Mourey e tentando una di quelle soluzioni personali che tanto gli piacciono. Al penultimo passaggio, le distanze erano comunque ridottissime: il battistrada aveva 4" su Mourey e 7 su Nys. Per quest'ultimo è stato fin ovvio riprendere il francese nel corso della tornata, e staccarlo dando lezioni di leggerezza sulla sabbia. E verso la fine del giro, Albert ha capito che era arrivato il momento di voltarsi per vedere coi propri occhi il rientro della locomotiva in maglia nera-gialla-rossa.
L'ultimo giro, una nuova guerra fisica e psicologica tra i due regnanti della disciplina. Sulle salite Albert riusciva a guadagnare metri, ma nei tratti sabbiosi in piano Nys si riavvicinava inesorabile. E nella seconda metà di tornata il capitano della Landbouwkrediet si è incollato alla ruota dell'iridato, facendogli sentire tutta la pressione dettata dal portarsi appresso un tale avversario.
E quando si è sotto pressione, è più facile sbagliare: sulla solita curva della trattoria Albert ha fatto un mezzo miracolo per rimanere in piedi, il problema è che questo mezzo miracolo ha fatto media con la vaccata intera di aver perso per un lunghissimo attimo il controllo del mezzo, andato in derapage. Sven, indotto in errore da Niels, ha a sua volta slittato, ma senza intraversarsi come accaduto al leader della BKCP. E allora, di slancio, il Cannibale è ripartito, mentre l'altro s'è ammosciato. Sull'ultima rampa in sabbia, una vera lezione di cross di Sven, che ha distanziato definitivamente il rivale, ancora una volta rimanendo in sella (mentre Niels se la faceva a piedi).
Una resa vera e propria, quella con cui Albert ha chiuso la prova, badando se non altro a non farsi raggiungere dal bravissimo Mourey. 15" alla fine tra Nys e Albert, con Mourey terzo a 20", quindi Aernouts quarto a 33 e Vantornout quinto a 1'21". Interessante il nono posto di Van der Haar, negativi (per i motivi esposti sopra) i piazzamenti di Pauwels (12esimo) e Meeusen (13esimo). Per l'Italia, appena un 19esimo posto con Franzoi (unico dei nostri a concludere la prova, visto che Bianco e Silvestri si sono ritirati).
In classifica, Albert allunga sul secondo posto, pur perdendo terreno da Nys. I due sono primo e secondo, 215 punti contro 185 (quota a cui si attesta anche Vantornout, terzo). Pauwels è quarto a 184, Aernouts quinto a 158. La Coppa del Mondo torna domenica prossima (il 2 dicembre) con la prova di Roubaix, ma la rivincita della gara di oggi la vedremo già domani nel Superprestige di Gieten.