World Tour 2013: Ciao Liquigas, futuro Cannondale - Nibali a parte, "salvati" i gioielli del team
- Cannondale Pro Cycling Team 2013
- Liquigas - Cannondale 2012
- Alan Marangoni
- Alessandro De Marchi
- Brian Bach Vandborg
- Cameron Wurf
- Cayetano José Sarmiento Tunarrosa
- Cristiano Salerno
- Damiano Caruso
- Daniele Ratto
- David Boily
- Edward King
- Elia Viviani
- Fabio Sabatini
- Federico Canuti
- Guillaume Boivin
- Ivan Basso
- Juraj Sagan
- Maciej Bodnar
- Maciej Paterski
- Matthias Krizek
- Mauro Da Dalto
- Michel Koch
- Moreno Moser
- Nariyuki Masuda
- Paolo Longo Borghini
- Peter Sagan
- Roberto Amadio
- Stefano Agostini
- Tiziano Dall'Antonia
- Uomini
- Ciclomercato
Perdere dopo 8 anni il main sponsor non è una bella cosa per nessuno, se poi in questi 8 anni sei diventato uno dei punti di riferimento del ciclismo mondiale per le corse a tappe, con le vittorie di due Giri con Di Luca e Basso, una Vuelta con Nibali e un podio al Tour sempre con Nibali, e sei da 3 anni sul podio delle squadre più vincenti con un totale di 111 successi (40, 33 e 38 rispettivamente) la cosa diventa ancora più complicata e difficile da accettare.
Zani ed Amadio, incassato l'addio della Liquigas, si sono guardati attorno e sono riusciti a trovare un accordo di sponsorizzazione con la Cannondale, già secondo nome e fornitore di bici nelle ultime due stagioni. Un nuovo corso che comincia nel segno dell'internazionalità: perso Nibali, la Cannondale ha confermato, anche se con qualche fatica, gli altri corridori più importanti: Peter Sagan, Ivan Basso, Elia Viviani e Moreno Moser. Quattro corridori dai quali dipenderà gran parte del destino della squadra.
Il nuovo corso, oltreché sull'internazionalità, punterà sulla gioventù visto che tre dei quattro capitani sono molto giovani. Come detto la partenza più dolorosa è quella di Nibali, che priva la squadra del suo miglior uomo per le corse a tappe e di un possibile vincitore del prossimo Giro d'Italia. Assieme al siciliano sono andati via anche due dei migliori gregari visti sulle strade del Giro nelle ultime stagioni, e cioè Valerio Agnoli e Alessandro Vanotti: colmare questo vuoto non sarà affatto facile.
L'emorragia di partenze eccellenti è proseguita con Daniel Oss, miglior uomo per le classiche del Nord, passato alla BMC, e Capecchi e Szmyd, altri due gregari eccellenti ma in grado anche di cogliere successi pesanti, ingaggiati dalla Movistar. Ultime in ordine d'importanza anche le partenze del campione statunitense Duggan (Saxo) e di Nerz (BMC).
A fronte di queste partenze eccellenti sono arrivati 8 corridori, che senza paura di smentita, possono essere definiti di secondo piano e non paragonabili a quelli partiti. Il più interessante è senza dubbio Alessandro De Marchi, che si è messo in mostra all'ultimo Giro con belle fughe e sfiorando il successo a Cervinia e Falzes. Vandborg e Wurf tornano a lavorare con Amadio e sono gregari affidabili e di sicuro rendimento ma aspettarsi guizzi vincenti da loro appare abbastanza difficile.
Per il mercato americano, di grande interesse per lo sponsor, sono arrivati dalla Spidertech i giovani canadesi Boivin e Boily: il primo è un corridore abbastanza veloce mentre il secondo nel 2011 è stato secondo al Tour de l'Avenir. Koch e Krizek, quest'ultimo già stagista in questa stagione con la Liquigas, sono due corridori giovani e con un buon potenziale. Praticamente sconosciuto invece il nipponico Masuda.
Esperti per tappe e gare in linea
In una formazione incentrata su 4 corridori di livello superiore e abbastanza difficile aspettarsi dagli altri risultati importanti. Chi ci proverà sicuramente sono Alan Marangoni e Federico Canuti, più liberi di fare la loro corsa potrebbero raccogliere piazzamenti importanti soprattutto nelle corse italiane di media difficoltà.
Giovani per tappe e gare in linea
Un nome su tutti, Peter Sagan: la sua sola presenza vale gran parte del potenziale della squadra. Dopo i piazzamenti nelle classiche di questa stagione è chiamato a vincere la prima classica della carriera e a ripetere i brillanti successi ottenuti prima alla Vuelta 2011 e poi al Tour 2012 nei due GT disputati. Moreno Moser sembra strizzare maggiormente l'occhio alle corse a tappe per il futuro, ma per il momento il meglio di sé riesce a darlo nelle corse in linea e nelle singole tappe. Chiamato alla conferma dopo il sorprendente 2012 dovrà dimostrare di saper reggere le aspettative. Daniele Ratto per caratteristiche e qualità rischia di rimanere nell'ombra dei due corridori sopracitati ma ha l'esperienza giusta e le qualità per centrare i primi successi in maglia Cannondale. Tutti da scoprire saranno invece Matthias Krizek e David Boily: l'austriaco conosce bene l'Italia e ha già vinto un campionato nazionale élite oltre ad aver centrato buoni risultati nelle corse dilettanti italiane, il 22enne canadese invece ha dalla sua il secondo posto al Tour de l'Avenir 2011 su un percorso impegnativo.
Corridori da GT
Dopo le vacche grasse degli ultimi anni, il piatto piange anche se non è completamente vuoto. C'è pur sempre Ivan Basso che sebbene reduce da due stagioni negative è uno che nei 5 in un Giro ci può ancora finire. Si spera nella sua voglia di rivalsa visto che a livello mentale è ancora un grande corridore. Dietro di lui scalpitano, anche se non troppo, Damiano Caruso e Cayetano Sarmiento. Il siciliano sembra il più pronto e sarà la seconda punta al Giro, dovrà cercare di stare il più vicino possibile a Basso per carpirne i segreti nella gestione di una corsa di 3 settimane; al momento sembra pronto sì o non per una top 10 nella generale. Il colombiano, dopo al vittoria del GiroBio nel 2009 si è un po' perso e non è mai riuscito a fare classifica in questi 3 anni da professionista, deve invertire la tendenza se vuole diventare qualcosa di più di un buon gregario.
Esperti gregari
In una squadra giovane come questa c'è comunque un nucleo di gregari affidabili e di esperienza, come gli italiani Cristiano Salerno, Mauro Da Dalto, Tiziano Dall'Antonia e Paolo Longo Borghini e gli stranieri Ted King, Brian Vandborg e Cameron Wurf. Si tratta di corridori forti sul passo ma che possono dare una buona mano anche in salita anche se non stiamo parlando di Agnoli o Capecchi. Anche il nuovo arrivo Nariyuki Masuda avrà soprattutto compiti di gregariato: in Giappone s'è messo in evidenza nelle corse dure e selettive (6° sul Monte Fuji) ma dovrà abituarsi in fretta al ritmo europeo.
Giovani gregari
Nei tre anni all'Androni, Alessandro De Marchi ha mostrato sprazzi importanti che in una squadra come questa potrebbero fargli guadagnare i gradi di co-capitano in alcune corse, ha mostrato intuito e costanza nel trovare la fuga giusta. Terzo al GiroBio 2011, Stefano Agostini studierà da gregario nelle corse a tappe in quello che sarà il suo secondo anno tra i grandi. Kristjan Koren e Maciej Paterski per alcuni piazzamenti ottenuti in stagione sono forse qualcosa in più di un gregario: vista l'abilità del primo nello stare davanti nei finali di corsa tornerà utilissimo ai capitani e pure il 26enne polacco sta migliorando gradualmente (ma lentamente) anno dopo anno. Juraj Sagan darà una mano alla squadra soprattutto nelle fasi iniziale delle corse.
Esperti da volata
Di corridori con una certa esperienza in volata c'è solo Fabio Sabatini anche se non stiamo parlando di uno sprinter vero e proprio ma di un corridore veloce che ha tanta esperienza sulle spalle per aver lavorato al fianco di grandi velocisti.
Giovani da volata
Elia Viviani è senza dubbio l'uomo veloce della squadra, diviso tra strada e pista ha già conquistato 18 successi nelle prime tre stagioni da professionista, è chiamato ad aumentare la qualità delle sue vittorie ma ha già dimostrato che può essere uno dei futuri numeri uno della specialità. Nel 2013 si dedicherà meno alla pista rispetto all'ultima stagione, sarà quindi per lui un anno particolarmente importante per capire limiti e margini di miglioramento. Il canadese Guillaume Boivin al momento è un giovane di belle speranze ma chiedergli risultati immediati in corse importanti è troppo. Il tedesco Michel Koch, 21 anni, è un passista veloce che potrebbe evolvere in velocista oppure in uomo da treno, il suo primo anno in Cannondale servirà a conoscerlo meglio.
Cronoman
Se parliamo d'insieme la squadra non è male con tanti corridori forti sul passo, a mancare è però il nome capace di cogliere il risultato di prestigio. Dovendo indicare un rappresentante della categoria, che possa regalare soddisfazioni importanti e un po' inaspettate, non si può non citare Maciej Bodnar, capace di chiudere all'ottavo posto l'ultima cronometro del Giro 2012.