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World Tour 2013: Orica, la squadra non cambia volto - Arriva solo Matthews, tantissime conferme | Cicloweb

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World Tour 2013: Orica, la squadra non cambia volto - Arriva solo Matthews, tantissime conferme

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Un gruppetto di corridori della Orica che rivedremo nel 2013 © BettiniphotoUna squadra il cui mercato poteva dirsi concluso già a ferragosto: e non ci voleva poi molto, visto che, alla voce "nuovi arrivi", la Orica-GreenEDGE aveva solo un nome da segnalare, quello di Michael Matthews.

Nulla di troppo strano, se consideriamo che il primo team professionistico australiano, nato appena 12 mesi fa, aveva siglato tutti contratti biennali per i corridori ingaggiati quando la grande avventura è iniziata. E quindi, con tali accordi tuttora in essere, non era poi difficile operare sul mercato: appena un innesto, quello di Bling, in luogo di due veterani che hanno appeso la bici al chiodo nel corso di questo 2012, ovvero Matt Wilson e il mitico Robbie McEwen.

Quando la campagna acquisti-vendite era stata già dichiarata chiusa, c'è stata poi in settembre la separazione a sorpresa dal promettente Bobridge, che ha compiuto in senso inverso lo stesso percorso di Matthews: la destinazione per il forte cronoman aussie è la Rabobank da cui proviene Bling.

Ma non solo il sorprendente affare Bobridge ha movimentato le cose in casa Orica in questo autunno: di mezzo ci si è messa, e pesantemente, la vicenda Armstrong, a margine della quale sono venute a galla antiche responsabilità ("sì, mi dopavo anch'io") del direttore sportivo Matt White, messo subito alla porta, nonché del vicepresidente della federazione ciclistica australiana, Stephen Hodge, anche lui ritrovatosi senza poltrona. Una situazione delicata che non ha finito di provocare conseguenze, visto che sono in discussione i fondi che il comitato olimpico nazionale stava versando nel ciclismo, e la paura che la grande crescita del movimento aussie venga frenata è palpabile.

Ma non dovrebbe avere ripercussioni sulla stagione 2013, nella quale i bianco-giallo-verdi di Shayne Bannan (il deus ex machina del progetto) saranno chiamati a confermare le buone cose mostrate nel 2012 e a migliorare laddove già quest'anno hanno mostrato buoni margini. Nessuno (a parte Matthews) avrà il paracadute della certezza di un altro anno di contratto, quindi è lecito aspettarsi qualcosa in più da parecchi degli uomini della rosa, che analizziamo qui nel dettaglio (considerando che qualche ingaggio a sorpresa potrebbe arrivare a stagione in corso).

Esperti per tappe e gare in linea
Il capitano della squadra è senza dubbio Simon Gerrans, vincitore della Sanremo, del GP di Québec e del Tour Down Under oltre alla conquista della maglia di campione nazionale australiano. Lo rivedremo per qualche zampata (anche se ripetere il 2012 sarà difficile); Michael Albasini (suo il Catalunya con annesse 2 tappe, e poi una tappa al Suisse e un secondo posto alla Flèche Wallonne) ha fatto molto bene nel 2012, trovando una dimensione che potrà tenere anche in futuro; completamente da recuperare Sebastian Langeveld (2012 da dimenticare), solido come sempre Pieter Weening.

Giovani per tappe e gare in linea
Simon Clarke ha vinto una bella tappa con fuga da lontano alla Vuelta e ha dato continuità alla sua corsa portando poi a casa la maglia di migliore scalatore: attendiamolo a importanti conferme. Invece dovrà riproporsi a livelli ormai lontani nel tempo Jens Keukeleire, pareva un grande per il futuro e invece s'è un po' perso (complice qualche infortunio). Ancora tutto da scoprire Daniel Teklehaymanot, che lascia intuire grandi mezzi, ma ha dei limiti forse insuperabili nella guida del mezzo. Mal che vada, il simpaticissimo eritreo potrà riciclarsi come gregario d'extralusso.

Corridori da GT
Cameron Meyer è l'unico che possa fregiarsi di questa definizione, al momento, in Orica. Anche se parliamo mooolto in prospettiva, visto che il ragazzo è ancora un po' troppo acerbo per le grandi fatiche di un grande giro. Il decimo posto alla Tirreno e l'undicesimo al California sono comunque risultati incoraggianti in tal senso. Da notare che Meyer, un grande della pista, ha abbandonato proprio quest'anno il ciclismo indoor (dopo l'ultimo titolo mondiale nella corsa a punti) per concentrarsi sulla strada.

Esperti gregari
Non solo per tirare nel corso delle gare, o per tentare fughe kamikaze, ma anche per essere utili in sede di treno da volata: non mancano uomini adatti alla bisogna nel team australiano, possiamo citare Fumiyuki Beppu, Brett Lancaster, Christian Meier, Jens Mouris, Stuart O'Grady e Tomas Vaitkus. Alcuni anche molto vincenti in passato (O'Grady ha una Roubaix nel palmarès), ma ora votati al gioco di squadra.

Giovani gregari
Mitchel Docker, Travis Meyer (fratello di Cameron) e Wesley Sulzberger probabilmente non saranno mai dei fuoriclasse, ma hanno già dimostrato di poter fare bene nel ruolo di uomini d'appoggio per i capitani.

Esperti da volata
Il treno della Orica è destinato a diventare uno dei più forti (già lo è, in realtà), nel panorama mondiale. Non possono mancare al suo interno corridori che in passato hanno vinto abbastanza e che oggi sanno ancora dare una zampata quando occorre, ma si dedicano principalmente al lavoro per gli sprinter più rampanti della compagnia. In questa categoria ci mettiamo Baden Cooke, Allan Davis, Julian Dean e Daryl Impey.

Giovani da volata
Eccola, la batteria di grandi sprinter che si alternano nelle volate della Orica nel corso della stagione. Matthew Goss deve a tutti i costi tornare ai livelli del 2011 (quando vinse la Sanremo e fu secondo al Mondiale), perché la sua ultima stagione è stata parecchio deludente: un solo successo per lui (anche se importante come una tappa al Giro d'Italia), troppo poco per uno con le sue caratteristiche. Va detto che ha spessissimo battagliato (quasi) alla pari con Cavendish, ma gli mancano un po' di vittorie. Leigh Howard è forse il più promettente, viene (come tantissimi in squadra) dalla pista e ha trovato la via del successo nell'ultima parte della stagione, sgomiterà per trovare maggiori spazi nel 2013. Chi non ha avuto problemi a farsi vedere non solo come vagone del treno è Aidis Kruopis (ben 4 vittorie per lui in stagione); e quindi Michael Matthews, l'ultimo arrivato, dovrà darsi da fare per avere le giuste attenzioni nel team: le qualità non gli mancano, ha lasciato intravedere anche una discreta predisposizione per le classiche (non la Liegi o il Lombardia, ma quelle più facili potranno essere alla sua portata), ma il Campione del Mondo Under 23 del 2010 deve ancora capire bene cosa farà da grande.

Cronoman
Ovviamente non possono mancare diversi ottimi cronoman in una squadra che ha un fortissimo legame con la pista. Partito Bobridge, resta Luke Durbridge a tenere alta la bandiera dei giovani specialisti australiani (e il ragazzotto, classe '91, è campione nazionale ma ha vinto diverse prove contro il tempo quest'anno, a partire dal prologo del Dauphiné, che è quello che gli ha dato maggior lustro). Tra i vari successi stagionali di Durbridge (curiosamente quasi tutti in Francia) figura il Duo Normand, cronocoppie che Luke ha portato a casa correndo con Svein Tuft, suo compagno più che esperto (va per i 36) e che anche nel 2013 farà da chioccia ai giovani cronoman del team (trovando anche spazio per soddisfazioni personali). Giovani tra cui dobbiamo inserire l'interessante Sam Bewley (arrivato a stagione in corso quest'anno) e soprattutto Michael Hepburn, iridato nell'inseguimento individuale e vicecampione olimpico in quello a squadre: anche lui del '91, è uno dei migliori esponenti della bellissima linea verde di casa Orica.

Marco Grassi

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