Ciclocross CdM WE Plzeň 2012: Rimonta Compton, obiettivo Mondiale - Katie su Wyman ed Harris. Ora è leader di Coppa
- GRAND PRIX PLZEN WE 2012
- Rabobank Women Team [Donne] 2012
- Top Girls Fassa Bortolo - Servetto [Donne] 2012
- Alice Maria Arzuffi
- Francesca Cauz
- Gabriella Day
- Helen Wyman
- Jasmin Achermann
- Katherine Compton
- Lucie Chainel-Lefevre
- Nikki Harris
- Pavla Havlikova
- Sanne Cant
- Sanne Van Paassen
- Sophie De Boer
- Vania Rossi
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- Ciclocross
Riparte da Plzeň la rincorsa di Katherine Compton. La classe '78 di Chattanooga, Tennessee, vincitrice su questo circuito anche dodici mesi fa, aveva infatti perso domenica scorsa in quel di Tabor il primo duello di Coppa del Mondo con la rivale Sanne Van Passen, con l'olandese che s'impose in uno sprint a due. Ben diversa la storia sul pesante fango di Plzeň, anche se all'inizio sembrava che la gara fosse indirizzata nuovamente sui binari della Van Paassen.
La partenza vede infatti andare via sparata la francese Lucie Chainel-Lefevre, che prende più di alcuni metri su Sanne Van Paassen, vestita delle insegne del primato di Coppa, con le britaniche Nikki Harris ed Helen Wyman a seguire. Poco più indietro la Campionessa belga Sanne Cant insieme alla tedesca Hanka Kupfernagel ed a Katie Compton inseguono. Compton che, giro dopo giro, pare non riuscire ad avvicinarsi alle battistrada. Molto strano per una che fa della potenza la sua arma in più e che su questo fango pesantissimo dovrebbe staccare le avversarie. Probabilmente la statunitense stava solo carburando.
In testa, dopo che le forze della Chainel-Lefevre si sono decisamente affievolite, resta Sanne Van Paassen, alla ricerca della seconda vittoria in due gare di Coppa del Mondo, seguita da Harris e Wyman. Le tre non scavano un solco profondissimo, tant'è che a turno Cant e Kupfernagel cercano di ricucire, riuscendovi.
La Compton è lì nelle retrovie ed al penultimo giro innesta la quarta. Sullo scalone lascia scorrere la bici a lato, salendo più veloce di tutte, poi rimonta prontamente in sella e riprende le tre di testa. Mentre Nikki Harris e soprattutto Helen Wyman non paiono voler mollare, Sanne Van Paassen dà più di un segno di cedimento. L'olandese di Wageningen concede alcuni metri di troppo e la Compton non può che approfittarne. Mentre la Harris perde pure lei terreno, accodandosi alla Van Paassen, la Wyman è l'unica che cerca di tenere le ruote del treno Compton. Presto la britannica di St. Albans deve cedere, non di molto, ma sempre di lasciare campo libero a Katie Compton si tratta.
Sotto al traguardo, quando suona la campanella indicante l'inizio dell'ultimo giro, la Compton vanta un paio di secondi sulla Wyman, 6" sulla Van Paassen ed 8" sulla Harris. La tenace Hanka Kupfernagel viaggia ad una trentina di secondi di distacco, poi Cant, Achermann, Chainel-Lefevre e tutte le altre. L'ultima tornata è micidiale: sia per chi è davanti, ovvero Katie Compton, la quale infligge distacchi pesanti alle dirette rivali che per chi insegue, che sente l'acido lattico uscire dalle orecchie pur di perdere il meno possibile dalla battistrada statunitense.
Ormai è fatta e la Compton, nonostante due cadute ravvicinate nel finale, rifila 15" ad Helen Wyman e 29" ad Nikki Harris, che conquista il primo podio in Coppa del Mondo. Flessione nell'ultima tornata per Sanne Van Paassen, che chiude a 30" dalla Compton ed è incalzata da un'Hanka Kupfernagel in rimonta (sarà di 32" il ritardo finale della tedesca). Un minuto esatto per l'elvetica Jasmin Achermann, a 1'27" Sanne Cant, 1'49" per Lucie Chainel-Lefevre, 1'59" il distacco dell'altra britannica, Gabriella Day (oggi tre atlete del Regno Unito nelle prime dieci, di cui due a podio), mentre l'atleta di casa Pavla Havlikova paga 2'20".
Le italiane continuano sulla falsariga della gara di Tabor: se allora Vania Rossi era stata 13a, oggi scende alla 15a piazza; le giovani (giovanissime) Arzuffi e Cauz, confermate dal ct Fausto Scotti per la seconda ed ultima spedizione azzurra in Repubblica Ceca, non tradiscono. E se oggi non siamo a magnificare il 18° posto della Arzuffi come accaduto a Tabor, torniamo pur sempre da Plzeň con un 24° posto dell'atleta di Seregno e con la 24a piazza di Francesca Cauz. Ragazze, quest'ultime due, su cui è importante insistere e lavorare con continuità, proprio come sta facendo Scotti, affinché trovino i loro spazi nel cross, che possono andare ben oltre una top 20 (ma per una classe '94 ed una '92 va già benissimo così).
Al di fuori del circolo azzurro la classifica di Coppa del Mondo esce parzialmente rivoluzionata dopo Plzeň. Katherine Compton, con un 2° posto a Tabor e la vittoria odierna, comanda con 110 punti. Sanne Van Paassen non ha avuto nemmeno il tempo di prendere le misure della divisa di leader di Coppa che già la deve cedere, inseguendo a 10 punti di distanza. Terza Helen Wyman, partita in maniera ottimale ed issatasi al terzo posto a quota 95. Segue la connazionale britannica Nikki Harris con 80 punti ed il talento belga Sanne Cant a 68 punti.
La Coppa del Mondo va ora in un piccolo letargo, questione di un mesetto, ma gli impegni non mancheranno nell'agenda delle ragazze: il 1° novembre si terrà il Koppenbergcross, valido per il Bpost Bank Trofee, mentre il 3 novembre Ipswich ospiterà i Campionati Europei. La Coppa del Mondo, dalle cui prime due gare non è emersa una vera leader capace di distruggere la concorrenza, tornerà il 24 novembre con le dune sabbiose di Koksijde, teatro degli ultimi Mondiali: proprio un giorno prima del ritorno alle gare di Marianne Vos che, nelle previsioni, riattaccherà il numero sulla schiena domenica 25 al Superprestige di Gieten (anche se, conoscendo la fame di competizione che anima la fuoriclasse di Meeuwen, non ci stupiremmo se il suo rientro venisse anticipato di un giorno...).
In attesa di una vera leader quale la Vos può e senza dubbio vorrà essere, la leadership di Coppa resta sulle spalle di Katherine Compton. Dopo gli argenti mondiali di Hooglede-Gits 2007 e di Sankt Wendel 2011, inframezzati dal bronzo di Hoogerheide 2009, la statunitense potrebbe pure lasciare la Coppa del Mondo alla Van Paassen, alla Wyman o alla Vos, per questo si vedrà. Perché per la Compton in questa stagione contano probabilmente soltanto i Mondiali che si terranno in casa, a Louisville, Kentucky, United States. Lì sì sarà fondamentale portare a casa il metallo più prezioso; per la Compton sembra questa un'occasione unica e, carta d'identità alla mano, davvero irripetibile.