Campionati Europei: Barbara, un argento che sembra oro - Guarischi combattiva, vince la Arys. Juniores: Ballerini bronzo
- Campionato Europeo su Strada Under 23 WE 2012
- Top Girls Fassa Bortolo - Servetto [Donne] 2012
- Amy Pieters
- Anna Van der Breggen
- Anna-Bianca Schnitzmeier
- Barbara Guarischi
- Elena Cecchini
- Elisa Longo Borghini
- Evelyn Arys
- Francesca Cauz
- Katazyna Sosna
- Larisa Pankova
- Marion Rousse
- Mieke Kröger
- Rossella Ratto
- Valentina Scandolara
- Ciclismo femminile
- Juniores
Immaginate di poter correre per l'ultima stagione tra le Under 23, di essere in forma, in slendida forma, nonostante le sfortune che qui e là hanno costellato la vostra annata. Immaginate di aver ritrovato il colpo di pedale giusto, di vestire la maglia azzurra e di disputare i Campionati Europei su strada. Ecco, tenendo a mente tutti questi fattori ed immedesimandosi un poco nel personaggio, capirete bene che un argento in volata è tanto un bellissimo risultato quanto una magra consolazione per Barbara Guarischi, lecchese che sapeva di poter competere per il podio quest'oggi.
Infatti sul podio c'è salita, Terremoto, come la chiamano affettuosamente le compagne di squadra, ma sicuramente avrebbe preferito (e meritato) stare un gradino più su, laddove si è collocata Evelyn Arys, 22enne belga che va a prendersi il titolo di Campionessa europea nella vicina Olanda. Lei che nel 2011 aveva conquistato, appena 21enne, il titolo belga su strada, senza ripetersi quest'anno; lei che nel 2012 ha vinto solamente un paio di corse nazionali in Belgio (la Fayt-le-Franc a marzo e la De Pinte a maggio), mettendosi in luce un po' qui ed un po' là ma senza meravigliare troppo.
Evidentemente teneva in canna il colpo della sua prima vita ciclistica, quella da Under 23, e l'ha sparato proprio nell'istante in cui Barbara Guarischi pensava di poter cogliere un bell'oro. Un peccato per i colori azzurri, visto che la strategia di gara era stata pressoché perfetta: entrare in ogni fuga pericolosa ed in caso di volata, avvenimento più che possibile ma non troppo scontato, cercare il colpaccio. Lo si è mancato di un niente e forse fa ancor più male che aver completamente mancato il bersaglio. Ciò che è certo è che l'oro non è ancora azzurro.
La corsa si sviluppa su 129 km, in un circuito poco fuori la cittadina di Goes; sei tornate da 21.5 km, pianura totale, vento che potrebbe scombinare i piani e ragazze di casa quasi perennemente all'attacco. All'inizio vanno in fuga la lituana Katarzyna Sosna e Marion Rousse, Campionessa di Francia che posa per calendari e servizi fotografici, con il benestare del fidanzato Tony Gallopin. Non dura troppo l'avventura delle due perché il gruppo si riporta su di loro e la situazione ritorna quella di partenza.
Diverse cadute sulla parte che costeggia il mare, una delle quali coinvolge la nostra Francesca Cauz, classe '92 di bellissime speranze. A questo giro la portacolori della Top Girls-Fassa Bortolo deve abbandonare ma senza conseguenze preoccupanti. Quando mancano 40 km all'arrivo l'Olanda, volendo scongiurare un arrivo a ranghi compatti, manda Anna Van der Breggen, vincitrice della cronometro soltanto due giorni fa, in avanscoperta. La Campionessa delle Juniores nel 2011 Rossella Ratto le si pone a ruota ed il gruppo, capendo che l'olandese è un cliente pericoloso ma anche l'azzurra non scherza, chiude sulle due.
Neanche il tempo di ricompattarsi che dal plotone escono altre tre: l'olandese Amy Pieters (figlia di Peter Pieters), la tedesca Anna-Bianca Schnitzmeier e la nostra Elisa Longo Borghini. Anche questo tentativo non ha vita lunga ed in mezzo giro le tre guadagnano non più di 10" sul gruppo. Siamo così all'ultima tornata e l'Italia, seppure abbia Giulia Donato, Elena Cecchini e Barbara Guarischi da giocarsi allo sprint, con quest'ultima designata come punta, tenta comunque di infilarsi in ogni fuga.
Sembrerebbe quella buona quando parte a razzo ancora la Van der Breggen, evidentemente sfavorita da un arrivo a ranghi compatti. Elena Cecchini le va dietro e le due iniziano a guadagnare. Dapprima 15", poi 20" sul gruppo da cui fuoriesce la tedesca Mieke Kröger, argento nella cronometro ed in cerca di una fantastica doppietta. Si aggancia alla Kröger nientemeno che Larisa Pankova, Campionessa europea nel 2011 ad Offida, la quale chiaramente non ha intenzione di abdicare. Mentre la giovane russa (classe '91) si porta su Van der Breggen e Cecchini, la Kröger resta tra color che son sospese e verrà riacciuffata dal gruppo.
Gruppo che ora viaggia con quasi un minuto di ritardo da Cecchini, Pankova e Van der Beggen, ma che è in forte recupero, sotto la spinta del Belgio, tutto per la Arys. All'ultimo chilometro il plotone vede il terzetto là davanti e la ricongiunzione è solo questione di pochi metri. Un vero peccato perché l'azione era molto valida e le possibilità di Elena Cecchini di giocarsi il titolo in volata davvero elevate. Dinanzi a questo Belgio però non c'è molto da fare, resta solo da pescare la ruota migliore, provare a tenerla e possibilmente superarla. La Guarischi segue Evelyn Arys ma la voglia di vittoria della belga è davvero smisurata (il suo oro va ad unirsi al bronzo nella crono dele Juniores di Lotte Kopecky).
Perde per mezza bici, Barbara, ma in una volata che, come dice il CT Edoardo Salvoldi, «era forse l'unico punto debole di questa squadra»; perciò fare secondi dietro alla Arys ci sta tutto. Completa il podio Kim De Baat, atleta di Rotterdam che teneva particolarmente a far bene su quelle che sono quasi le sue strade, mentre quarta una grandissima Valentina Scandolara. La veronese è come la Guarischi all'ultimo anno tra le Under 23. Come detto, Barbara potrebbe essere furente per un oro sfuggitole di mezza bicicletta ma quando superi due stagioni travagliate, qualche acciacco fisico di troppo, un po' di sfortuna nel trovare il risultato e la gamba che non gira, lamentarsi per un argento europeo sarebbe troppo. Ed infatti Barbara è felice. Certo, resterà sempre quel pizzico di rammarico, ci sarà sempre un 'anche se', ma con quello che ha alle spalle l'argento della Guarischi è come un oro.
In mattinata l'Italia non si era risparmiata, andando a medaglia con lo Junior Davide Ballerini. Davide è un second'anno ed aveva risposto in prima persona all'attacco del tedesco Silvio Herklotz insieme al francese Turgis ed al norvegese Jansen. Sul quartetto si è poi riportato un altro italiano, Oliviero Troia, insieme al russo Dmitry Strakhov, agli sloveni Matej Mohoric e Gasper Katrasnik, lo svedese Marcus Karlsson Faglum e l'austriaco Alexander Wachter. Dopo aver mantenuto un buon margine sul gruppo nel finale la volata ristretta ha visto Alexander Wachter prevalere sul francese Anthony Turgis, con Davide Ballerini a cogliere uno splendido bronzo. Il secondo, dopo quello di Elisa Longo Borghini nella cronometro, e che va ad aggiungersi al bell'argento di Barbara Guarischi.
Domani si chiude la rassegna europea con la gara in linea degli Under 23 (Niccolò Bonifazio, Sonny Colbrelli, Massimo Coledan, Andrea Dal Col, Davide Martinelli, Nicola Ruffoni, Michele Scartezzini e Paolo Simion gli atleti in gara) e le Juniores (Gloria Boldrini, Sara Coffinardi, Ana Maria Covrig, Nicole Dal Santo, Arianna Fidanza, Lisa Gamba, Michela Pavin, Ilaria Sanguineti, Anna Zita Maria Stricker le azzurrine). All'Italia manca soltanto un metallo, quello più ambito e desiderato, quello più pregiato. Le nostre giovani, che vincono l'Europeo dal 2007 senza soluzione di continuità, ed i ragazzi sopra citati potrebbero benissimo regalarcelo.