Tirreno-Adriatico 2012: E chi lo batte questo Cavendish? - Quarta stagionale per Mark. Freire 2°, Modolo 5°
Nella sua carriera da professionista, solo in un'altra volta prima di oggi Mark Cavendish era riuscito ad avere già quattro vittorie in saccoccia all'otto marzo: era il 2009 e proprio quell'anno vinse poi la Milano-Sanremo; con la vittoria di oggi alla Tirreno-Adriatico il campione del mondo in carica si proietta infatti già verso la Classicissima di Primavera con una notevole dose di fiducia e la consapevolezza di essere supportato da una squadra, la Sky, capace di gestire quasi alla perfezione tutti i tempi in un finale insidioso.
I 230 chilometri odierni tra San Vincenzo e Indicatore, però, dovranno servire come lezione anche, o forse soprattutto, agli avversari di Mark Cavendish: se infatti vorranno mettere in difficoltà Cannoball in prossimo 17 marzo allora dovranno prendere spunto proprio da oggi e non replicare assolutamente niente. Anche perché per ora non ci sono segni della maledizione della maglia iridata e in caso di arrivo allo sprint il pronostico sembra chiuso per chiunque; e allora bisogna pensare a come non farlo arrivare assieme a tutti gli altri in Lungomare Calvino.
Questo test si poteva considerare come interessante perché la seconda frazione della Corsa dei Due Mari presentava un tracciato ideale per allenare il fondo visto che 230 chilometri in gara non si fanno spesso, specialmente a inizio stagione: poi va considerato anche che il percorso non era completamente pianeggiante data la presenta di un paio di strappetti nel circuito finale. Dopo appena due chilometri, però, in fuga c'erano già Diego Caccia (Farnese Vini) e Stefano Pirazzi (Colnago) che nel giro di poche migliaia di metri sono riusciti a mettere assieme un margine di vantaggio sul gruppo attorno che ha sfiorato gli otto minuti.
Il successo finale di Cavendish è iniziato in un certo senso già nella prima metà della tappa quando, mentre Pirazzi andava a prendersi con la sua solita grinta la maglia verde dei Gpm, il gruppo procedeva ad andatura estremamente blanda, appena superiore ai 30 km/h con la GreenEDGE che ha lavorato praticamente da sola per tenere a bada i due fuggitivi. Dopo essere transitati per una prima sotto il traguardo di Indicatore ed iniziato il circuito finale di 33 km (da ripetere due volte), i corridori hanno iniziato ad aumentare l'andatura e la coppia Caccia-Pirazzi è stata riassorbita quando mancavano circa 26 km all'arrivo.
Tutte le squadre dei velocisti, GreenEDGE a parte, sono entrate in scena solo a questo punto, un bel favore per la Sky che è arrivata fresca e con tutti gli uomini ad affrontare un paio di brevi strappetti che potevano movimentare un po' il finale. Emblematico l'avvicinamento alla salitella che iniziava a 9.4 chilometri dall'arrivo: tutte le formazioni si sono dannate per portare davanti i propri capitani ma, senza si fossero mai visti prima, cento metri prima che la strada iniziasse a salire tutta la Sky s'è portata nelle prime posizioni del gruppo ed ha potuto affrontare quindi l'insidia con il proprio ritmo e con Cavendish ben collocato e praticamente fuori da ogni pericolo. Verso Sanremo non gli potrà concedere di nuovo facilmente questo lusso.
Tutti questi dislivelli, però, erano troppo brevi per permettere di fare la differenza: per primo ci ha provato Popovych, poi Gasparotto con Ascani prima e Taborre poi, ed infine anche Van Avermaet e Ponzi, tutti senza fortuna. All'ultimo chilometro, dopo una caduta che ha spezzato il gruppo (tra i coinvolti anche Michael Matthews che è stato portato direttamente in ospedale per accertamenti) è stata la Garmin a prendere in mano le operazioni per lanciare Tyler Farrar, mentre Cavendish aveva dalla sua il supporto di Boasson Hagen: proprio il norvegese, però, s'è fatto un po' chiudere da Hunter e Farrar all'ultimo curvone condizionando anche un po' la volata di Mark; in questo periodo, però, la vittoria sembra una chimera per Farrar che è sempre lì davanti (con oggi sono già 12 i piazzamenti tra i primi 10 nel 2012) ma non riesce a fare quella pedalata in più che gli permetterebbe di alzare le braccia al cielo e allora Cavendish ha potuto scatenare tutta la sua forza rimontando e sorpassando l'americano in apparente facilità. Ottimo anche lo spunto di Oscar Freire che quando sente avvicinarsi la Sanremo si trasforma e lo dimostra il secondo posto di oggi per non più di mezza bicicletta. Molto bravi anche Peter Sagan e Sacha Modolo, rispettivamente quarto e quinto, mentre in classifica generale s'è confermato leader Matthew Goss.