Sudamerica: Cile e Táchira, il 2012 è già iniziato - Panoramica sulle prime corse dell'anno
- Copa América de Ciclismo 2012
- Vuelta Ciclista de Chile 2012
- Vuelta al Táchira en Bicicleta 2012
- Andalucía 2012
- Team Nippo 2012
- Adrian Palomares Villaplana
- Francisco Chamorro
- Gonzalo Garrido
- Javier Ramírez Abeja
- Juan José Lobato del Valle
- Juan Pablo Dotti
- Kouhei Uchima
- Luis Mansilla
- Manuel Eduardo Medina Marino
- Maximiliano Ariel Richeze
- Miguel Armando Ubeto Aponte
- Miguel Ángel Rubiano Chávez
- Noel Armando Vázquez Mendoza
- Patricio Almonacid
- Ronald González
- Tomas Aurelio Gil Martínez
- Uomini
- Ciclocross
Tra poche ore inizierà in Australia la prima corsa del calendario World Tour 2012, ma dall'altra parte del mondo si sta correndo e s'è già corso parecchio: giusto ieri è terminata la Vuelta de Chile, in Brasile s'è corsa la Copa America, in Venezuela è appena iniziata la Vuelta al Táchira ma in Sudamerica sono state tante anche le corse nazionali, quelle non facenti parte dei calendari UCI. Proviamo quindi a fare una panoramica su queste gare perché tra i corridori che si sono messi in evidenza ce ne sono alcuni che poi vedremo all'opera stabilmente anche in Europa.
Iniziamo parlando della Vuelta de Chile una lunga corsa a tappe che poteva vantare anche una più che discreta partecipazione a livello internazionale per essere la prima corsa del 2012 (è iniziata il 5 gennaio) e per di più di categoria 2.2: ai nastri di partenza, oltre ad alcune selezioni nazionali e a squadre minori cilene, c'erano anche una Professional (l'Andalucía) e sei Continental tra cui anche l'italiana Team Nippo, la formazione diretta dall'ex professionista Andrea Tonti.
Fin dal primo giorno questa edizione della Vuelta de Chile è stata dominata dai padroni di casa della Clos de Pirque-Trek, la formazione che poteva contare sul vincitore della scorsa edizione, Gonzalo Garrido, e corridori forti come i fratelli Mansilla (Luis in particolare) e Patricio Almonacid: nella cronometro a squadre inaugurale di 18.8 km i distacchi inflitti a tutte le altre squadre sono stati molto pesanti e la maglia l'ha presa per primo Antonio Cabrera. Il simbolo del primato in classifica generale è rimasto dall'inizio alla fine in casa Clos de Pirque perché nella seconda tappa è balzato in testa Luis Mansilla che poi l'ha lasciata a Patricio Almonacid, vincitore, un po' a sorpresa a dire il vero, della classifica finale (con Garrido terzo). In mezzo ci sono stati altri quattro successi di tappa per questa formazione cilena, due di Luis Mansilla: bravo passista, dotato di un buono spunto veloce e con ottime doti anche su pista questo 25enne lo potremo anche vedere all'opera in Francia durante l'estate.
Il grande sconfitto invece è Felix Cárdenas che a 39 anni passati dimostra ancora di essere un signor corridore: lo scalatore colombiano s'è imposto nella tappa regina della corsa, quella con arrivo ai 2469 metri di Farellones. Purtroppo il suo grande show in salita non è bastato a conquistate anche il primo posto della generale che è sfuggito per appena 18": nella cronosquadre il ritardo della Great Wall-Shimano di Cárdenas era stato di ben 39" e pure nella cronometro individuale Almonacid aveva rifilato 1'19" all'ex corridore della Barloworld.
Per quando riguarda le formazioni europee il Team Nippo torna a casa con un secondo, un terzo e un quarto posto di Maximiliano Richeze ma la squadra italiana s'è fatta anche vedere spesso nelle fughe a lunga gittata, specie con il giapponese Uchima. Decisamente diverso invece il bilancio finale dell'Andalucía che è riuscita a vincere ben quattro tappe iniziando così la stagione con il piede giusto e candidandosi anche ad avere un ruolo di mina vagante per le prime corse sul suolo spagnolo: Adrian Palomares e Javier Ramírez sono riusciti a timbrare il cartellino grazie a delle fughe da lontano ma la rivelazione più bella, grazie a due vittorie, della squadra iberica è il 23enne velocista Juan José Lobato, assolutamente uno dei migliori prospetti del paese per quanto riguarda gli arrivi a ranghi compatti.
In Brasile, come detto, s'è corsa la Copa America a Rio de Janeiro con successo dell'argentino Francisco Chamorro che ha replicato il titolo del 2009. In Argentina, ad anticipare il ben più sentito Tour de San Luis, c'è stata una breve corsa nazionale, il Giro del Sol, che ha visto il successo di Juan Pablo Dotti, ex della Cinelli-OPD; sempre in Argentina si sta disputando proprio in questi giorni la Vuelta San Juan. Tra le altre corse nazionali segnaliamo in Colombia il Clasico Fiestas de Tuta che è stato vinto da Miguel Angel Rubiano, neoacquisto dell'Androni Giocattoli e che quindi palesa una buona condizione in vista del Tour de San Luis.
Concludiamo con il Venezuela dove s'è disputata la Vuelta a Bramón (vittoria di Freddy Vargas) ma, soprattutto, dove venerdì scorso è iniziata la 47a edizione della Vuelta al Táchira. In queste prime tre tappe hanno brindato la Loteria del Táchira (con Ubeto e González) ed il Kino Táchira (con Gil), due formazioni differenti ma che poi nella sostanza sono una sola e spesso lo si nota anche nelle tattiche di gara. Al momento si prospetta quindi un bel duello tra i "loteri" capitanati da Noel Vazquez (ma occhio proprio a Ronald González) e la Gobernación del Zulia del campione uscente Manuel Medina: entrambe le squadre al momento hanno lavorato molto con le fughe facendo guadagnare terreno a pericolose seconde linee. Per ora, però, abbiamo avuto solamente un tiepido assaggio di montagna e già oggi a Rubio ne sapremo di più.