Coppa del Mondo Igorre 2011: Son sempre loro i dominatori - Pauwels batte Nys in Spagna
Non le aveva prese bene quelle due sconfitte in due gare, Kevin Pauwels. Sabato, a Koksijde, il Cannibale di Baal l'aveva relegato alla seconda posizione, utilizzando tutta la malizia che aveva in corpo durante la volata. Domenica, a Gieten, sempre Nys s'era imposto in modo superbo.
Ma Kevin Pauwels non è uomo che s'arrende facilmente e così oggi ha servito al buon Sven la più classica delle vendette. Non proprio fredda, questa vendetta, considerati i 15° di Igorre, non lontano da Bilbao, ed il sole che, nascosto tra le nuvole, va e viene.
Il percorso è molto veloce, non presenta particolari difficoltà. Se piovesse sarebbe tutt'un'altra storia, fango a volontà in questi prati circondati da palazzoni di periferia. Non piove e si parte a tutta. Uno più degli altri, Rob Peeters, prende subito il largo e per buona parte del primo giro va in una mini fuga. Il classico fuoco di paglia che si spegnerà a fine tornata e, concluso il secondo giro, si ritirerà dalla competizione.
Chi va a riprendere Peeters? Nessuno dei big, non ancora almeno, ma il nostro Enrico Franzoi, uno che era ad un passo dal diventare un buon protagonista del ciclocross e che quella scena vuol proprio riprendersela. Il secondo giro vede il corridore della Selle Italia - Guerciotti menare le danze, a tratti da solo, poi con la compagnia di Peters - ancora lui - e Simunek.
L'andatura del mestrino è più che buona ma, per evitare sorprese, alla fine del secondo giro è Sven Nys che si porta in testa. Stybar e Pauwels sono poco dietro ma il Cannibale allunga sullo scalone, seguito dal solo Vantornout. Stybar e Pauwels sono nel gruppo composto anche da Mourey, Chainel, Franzoi, Simunek. Sanno che se lasciassero altro margine di fuga a Nys (che proprio ora fa segnare il giro veloce della gara, coprendo l'anello in 5'29") lo rivedrebbero dopo il traguardo, tanto più che il belga della Landbouwkrediet ha allungato ancora, staccando il compagno di fuga Vantornout.
Così all'inizio del quarto giro Stybar e Pauwels si portano all'inseguimento del rivale, riducendo effettivamente il gap che li separa. Il salto di qualità sta nella prosecuzione dell'azione da parte di un Pauwels in uno stato di grazia rara, mentre Stybar non riesce a tenere il ritmo del 27enne di Ekeren. L'aveva detto in settimana, Stybar, che stava patendo l'attività su strada, con la relativa stanchezza fisica e mentale che si era ripercossa sul Campione del Mondo in carica. Cede in modo naturale, quasi fisiologico.
Semplicemente Pauwels dimostra di essere più fresco e se ne va da solo ad acciuffare il rivale Nys in testa alla corsa. Riecco la coppia della stagione, quella che s'era presa a male parole a Koksijde e che pure a Gieten aveva dominato la gara. Per non parlare delle gare precedenti.
La situazione adesso vede, come detto, Nys e Pauwels al comando, quindi Stybar da solo all'inseguimento, in una terra di nessuno dove è inutile chiedere un cambio, ché non c'è pedalatore che te lo darà. Così il ceco perde rispetto agli inseguitori, ben organizzati con Meeusen, Aernouts, Chainel, Simunek e, nelle retrovie di questo gruppetto, anche il nostro Franzoi. Davanti la situazione tra Nys e Pauwels è di studio per due giri abbondanti, poi Kevin decide di provare a forzare il ritmo.
Siamo al settimo giro e Nys non regge il ritmo: prima concede qualche metro, poi la distanza visiva tra i due aumenta ed alla fine della settima tornata Pauwels vanta 7" sul rivale, 35" su un disperso Stybar, 48" sul gruppo di Meeusen, in gran rimonta.
Ora la gara, bisogna ammetterlo, diventa congelata, quasi noiosa. Davanti Pauwels incrementa il vantaggio a vista d'occhio (prima porta il vantaggio su Nys a 11", a fine giro saranno 16"), dietro Stybar è allo sbando ed Aernouts lo aggancia portandosi dietro Meeusen (57" il loro distacco da Pauwels). Il gruppo con Mourey, Chainel e Franzoi viaggia ad oltre un minuto di distacco.
Nono giro senza grandi brividi, ma con Pauwels che, lentamente ma non impercettibilmente, guadagna su Nys. Il Cannibale di Baal prova in un paio di occasioni a rimontare ma ora una sgommata mal controllata, ora una traiettoria calibrata male gli fan capire che la lucidità, insieme alla vittoria, è perduta.
Vantaggio di Pauwels che intanto sale mentre dietro Meeusen ed Aernouts si scannano a vicenda: surclassato uno Stybar che paga evidentemente l'aver voluto provare a tener testa a Pauwels al terzo giro e che dal quinto giro alla fine non ha mi viaggiato sotto i 5'50", il giovane Fidea ed il Rabobank lottano per il terzo posto.
Assegnate le prime posizioni, resta quindi vuoto il gradino più basso del podio. Meeusen in vista del traguardo sprinta su Aernouts, si guarda dietro ma non lo vede. Uno sferragliare contro le transenne fa capire al ragazzino della Fidea che Aernouts è caduto, proprio ora, proprio sul più bello, e così la volata non si disputa.
Meeusen arriva a 59" da Pauwels (Nys ha pagato ben 45" al furetto della Sunweb), seguito da Aernouts, appunto, quindi Stybar a 1'26", Mourey a 1'31", Simunek a 1'33", Dieter Vanthourenhout a 1'34" e Franzoi un secondo dopo, a chiudere in nona posizione, seguito dal francese Chainel. Per il mestrino della Selle Italia - Guerciotti si tratta del miglior piazzamento di stagione in Coppa del Mondo; ha fornito una prestazione convincente - seppur non ai livelli dei primi della classe, ma non lo scopriamo certo noi oggi - ed è stato protagonista di un giro, restando nel gruppo inseguitore per il resto della gara. Al momento l'Italia deve accontentarsi di questo, niente di più, niente di meno.
Chi non s'accontenta ma gode è invece il Belgio, che occupa l'intero podio, piazza davanti a tutti ancora quei due, Pauwels e Nys, fa e disfa le gare a suo modo. Ora la classifica di Coppa del Mondo vede Pauwels - e chi se no? - comandare con 10 punti di vantaggio su Nys e 15 su un Meeusen che, nonostante l'irruenza e l'inesperienza, è sempre lì davanti. Aernouts è staccato di 20 punti mentre a 25 lunghezze troviamo uno Stybar stanco, poco lucido, troppo istintivo, poco razionale, bisognoso di riposo.
Tutto il contrario di Kevin Pauwels, corridore affamato e ormai affermato, sa quando controllare e quando accellerare prepotentemente. Due sconfitte nello scorso fine settimana non l'hanno demoralizzato, anzi, ha trovato la forza per apporre in quel di Igorre - che fa pure rima - il suo settimo sigillo stagionale. E adesso, questo Pauwels, chi lo ferma più?