Superprestige Gieten 2011: Nys non concede nessuna rivincita - Pauwels si deve arrendere al Cannibale di Baal
Dalla sabbia di Koksijde di ieri all'odierno tracciato veloce di Gieten il risultato non cambia: in questo momento i più forti sono Sven Nys e Kevin Pauwels, e per gli altri - compreso l'iridato Zdenek Stybar - sembra esserci poco da fare. Anche l'epilogo è identico alla prova di Coppa del Mondo, con Nys vincitore in volata sul rivale, stavolta però nettamente e soprattutto senza le polemiche del sabato.
Di essere fuori dal Belgio - nell'unica prova non fiamminga del Superprestige - si capisce dal pubblico non troppo numeroso, pure in un paese di tradizione crossistica come l'Olanda, che però non riesce a produrre le folle che di solito assistono alle gare disputate nelle Fiandre. La corsa parte tranquilla, come spesso accade quando in un fine settimana sono accoppiate due prove di rilievo e la fatica rischia di farsi sentire, fino ad essere decisiva se si spende troppo nella parte iniziale.
È Rob Peeters - fra i più in forma in queste settimane - il primo ad allungare, portandosi dietro Stybar, mentre il resto del gruppo sembra poco interessato a reagire. Il circuito è veloce ma insidioso, battuto dal vento che in alcuni tratti infastidisce gli atleti, ma complessivamente privo di punti davvero duri dove piazzare un affondo incisivo. Così bisogna rischiare ad ogni curva per cercare di limare centimetri, e il primo a farne le spese è Tom Meeusen, vincitore qui lo scorso anno, rallentato da un problema meccanico causato da una sbandata.
Al primo passaggio sotto il traguardo la coppia al comando ha pochi metri su Klaas Vantornout - lanciatosi da solo all'inseguimento - e ben 15" sul gruppetto dei migliori, nel quale Nys e Pauwels viaggiano nascosti, tanto da apparire quasi distratti.
Ma durante la seconda tornata il vecchio campione fiammingo comprende il rischio di lasciare troppo margine al trio di testa, e prende in mano l'iniziativa. Il resto del gruppetto lo segue a fatica, con Pauwels in coda, all'apparenza sottotono, o forse soltanto enormemente consapevole della propria forza.
Durante il terzo giro Nys rientra su Vantornout, Stybar e Peeters, e a quel punto anche Pauwels decide di muoversi. Pure per lui una tornata all'inseguimento prima di ricongiungersi con quelli davanti, che così adesso diventano in cinque. Alle loro spalle Meeusen, Bart Aernouts, Dieter Vanthourenhout e Radomir Simunek arrancano, staccati di 15", che però appaiono incolmabili.
Ma i cinque davanti a questo punto iniziano a studiarsi, e nessuno cerca di forzare a parte Peeters che - essendo il meno quotato fra i leader - cerca di approfittare della situazione e del suo ottimo stato di forma. Il margine fra i due gruppetti resta a lungo sui 10" - a una tornata un po' di più, alla successiva un po' di meno.
Certo, la differenza di gambe appare netta, fra i primi che viaggiano di conserva e gli inseguitori a testa bassa, ma lo sviluppo della gara pare concedere qualche speranza anche a Meeusen e compagni, nel frattempo rimasti in tre dopo la caduta di Dieter Vanthourenhout, inciampato cercando di saltare un ostacolo senza scendere dalla bici.
Quando quelli davanti sono a vista, Meeusen si lancia in un ultimo estremo sforzo per chiudere il gap, mentre i suoi due compagni d'avventura sono costretti a cedere alla fatica: Simunek praticamente sull'allungo del belga, mentre Aernouts alza bandiera bianca dopo aver viaggiato a lungo a una manciata di metri dai migliori.
La vittoria è ormai una questione a sei. Al terzultimo giro è Nys che si mette in testa e - di forza, senza scattare - impone il suo ritmo che subito mette in difficoltà gli altri. L'unico a seguirlo senza problemi è ovviamente Pauwels, mentre Stybar non riesce a reagire al distacco che aumenta curva dopo curva e rettilineo dopo rettilineo.
Per il duo belga si ripropone così una replica della gara di ieri, e i 20" di vantaggio alla campana dell'ultimo giro preannunciano una volata fra i due. Che però trascorrono gli ultimi minuti di gara a controllarsi eccessivamente, tanto che Peeters - lasciata la compagnia degli altri inseguitori - riesce a recuperare l'intero distacco, ma purtroppo per lui rientra quando ormai sta iniziando il tratto asfaltato finale, e non ha più energie per competere allo sprint.
Il rettilineo di Gieten è lungo e Nys pare partire troppo presto, ma quando Pauwels esce dalla sua ruota ai cinquanta metri non riesce nemmeno ad affiancare il Cannibale di Baal, che fa valere ancora una volta la sua grande potenza. Dopo Peeters, che va a completare il podio, arrivano anche Vantornout, Meeusen e uno stanco Stybar, mentre più staccati giungono Aernouts, Simunek, Dieter Vanthourenhout e Thijs van Amerongen.
Nella generale del Superprestige Nys fa un bel balzo in avanti, staccando Stybar (fino a stamane in testa assieme a lui) di cinque punti e Pauwels di sette. Per la formula della challenge si tratta di un margine più che discreto, e già il prossimo 23 dicembre a Diegem potremo capire se Nys ha in mano l'undicesimo successo consecutivo nella competizione internazionale di maggiore tradizione.