Il caso: «Presidente Chávez, ci fa una squadra?» - Il curioso appello di Gil e Ubeto su Twitter
Da qualche giorno, su Twitter, due ciclisti venezuelani, volti conosciuti a chi è un minimo interessato alla vicende del pedale sudamericano, stanno promuovendo in maniera quantomeno curiosa un appello che, se preso in considerazione, potrebbe cambiare non di poco le loro vite di atleti. I due sono il velocista Miguel Ubeto Aponte (@miguelubeto), da diversi anni plurivincitore di tappe in più di una corsa dell'America centromeridionale e Tomas Aurelio Gil Martínez (@CICLISTACAPO) che invece è più un uomo da giri a tappe, avendo infilato negli ultimi quindici mesi i successi in classifica generale di due corse "must" del genere, la dominicana Vuelta a Indipendencia Nacional e la corsa di casa, la Vuelta a Venezuela.
Fatte le dovute presentazioni per i profani, cosa ci spinge a interessarci delle loro vicende e curiosare sulle loro pagine del noto social network? Innanzitutto il destinatario dei loro insistenti cinguettii è niente di meno che il presidentissimo Hugo Chávez (@chavezcandanga) e l'oggetto dei desideri si chiama VENEZUELA PAIS DE SUEÑO - rigorosamente scritto in maiuscolo - un progetto di ciclismo a tutto campo, dalla strada alla pista, passando per la mountain bike e la BMX, finanziato appunto dal governo venezuelano e che porterebbe il nome dello stato sudamericano praticamente in tutto il mondo. Le cronache di questi giorni ci dicono che Mauro Gianetti e compagni (la società sponsorizzata quest'anno da Geox, per intenderci) si stanno impegnando a fondo per far sì che l'idea si trasformi in realtà, che per il ciclismo su strada vorrebbe dire una squadra professional con affiliazione - manco a dirlo - venezuelana e che avrebbe la possibilità di schierare anche nomi importanti come il vincitore della Vuelta Cobo o la giovane promessa azzurra Alberio, già nel 2011 legati al manager svizzero.
In Chiapas abbiamo avuto la possibilità di parlare con uno dei due atleti, Tomas Gil, già nella top-10 della prima tappa, che si è detto molto fiducioso nella riuscita ("è un progetto molto bello, il ministro dello sport è d'accordo, ora ne sta discutendo col presidente, secondo me abbiamo il 90, il 99% di farcela entro i primi giorni di dicembre, prima che scada il termine per le squadre Professional") e a cui sinceramente auguriamo di realizzare il suo sogno.