Coppa del Mondo Tabor 2011: Pauwels, assolo senza cedimenti - Stybar secondo, Vantornout bel supporto
Kevin Pauwels ogni anno lascia un segno in Coppa del Mondo: l'ha fatto nel 2009-'10, si è ripetuto nel 2010-'11, ed oggi ha apposto il suo sigillo anche all'edizione 2011-2012 della massima chalenge del ciclocross. L'ha fatto, il belga, nella seconda tappa ceca in una settimana della CdM. Domenica scorsa a Plzen era stato Sven Nys a vincere; oggi a Tabor abbiamo assistito ad un monologo di Pauwels, che tra l'altro dopo due prove è anche in testa alla classifica di Coppa.
La gara è presto descritta: pronti via, Pauwels è partito, e gli altri l'hanno visto sempre più piccolo, là davanti, e poi, curva dopo curva, rampa dopo rampa, non l'hanno proprio visto più, se non un'abbondante ora dopo, sul podio delle premiazioni. Una prestazione potente e precisa, quella di Kevin, che ha allungato ad ogni giro fino ad avere un minuto al terz'ultimo passaggio, un margine più che rassicurante che gli ha permesso di gestire la propria leadership, anche quando il campione di casa, Stybar, ha tentato di recuperare il recuperabile nelle ultime 2 tornate.
Pauwels ha potuto esprimere una grande gara anche perché dietro aveva il compagno Vantornout che è stato abilissimo a tamponare su ogni tentativo degli avversari: nella prima metà della gara Klaas si è incollato a Stybar, che si era messo a inseguire in prima persona il battistrada; nelle fasi centrali, Vantornout è stato sempre tra i più brillanti del gruppetto di 9 alle spalle di Kevin; e negli ultimi due giri il corridore della Sunweb si è rimesso alla ruota di Stybar, sul tentativo estremo del ceco di rientrare sulla testa della corsa - o quantomeno avvicinarvisi.
Non fa notizia l'ennesima partenza lenta di Albert (stavolta senza fotografi tra le scatole...), ma poi il campione nazionale belga è stato il principale propulsore dell'inseguimento tra il quarto giro (quando Niels si è riportato sul gruppetto di Nys, Stybar, Vantornout, Aernouts e gli altri) e il settimo. Dopodiché, sul forcing di Simunek, ad Albert s'è spenta la luce, sicché lui s'è staccato con Aernouts, Chainel, Mourey e Meeusen, mentre intorno al secondo ceco del ciclocross si coagulava un terzetto coi soliti Stybar e Vantornout.
Se la progressione del vantaggio di Pauwels sui primi inseguitori era geometrica (7" al terzo passaggio, 22" al quarto, 37" al quinto, 59" al sesto), occorreva un'azione di forza per tentare il tutto per tutto: l'ha attuata, come detto, Stybar, al settimo giro. Vantornout l'ha tenuto, mentre Simunek ha alzato bandiera bianca; ma nonostante ciò, il Campione del Mondo ha potuto recuperare appena 10" nel settimo giro (virando a 49" da KP), e altri 17" nell'ottavo e ultimo: tanto gli è servito appena a chiudere la sua gara a 32" dal vincitore di giornata, mentre Vantornout completa il podio (transitando a 35"). Quindi Mourey e Nys poco distanti, quindi Meeusen e alla spicciolata Aernouts, Simunek, Wellens e Chainel per chiudere la top ten. Appena fuori dai migliori 10 (e subito davanti ad Albert) ha chiuso Enrico Franzoi, autore di una gara non disprezzabile, per quanto condotta sempre nella seconda schiera di contendenti (ovvero quelli alle spalle del gruppetto che per tutta la prova ha dato la caccia a Pauwels). Cominelli è 28esimo e fuori da ogni questione di una certa rilevanza.
La Coppa del Mondo lascia ora tutto lo spazio a SuperPréstige e GvA (3 gare per ogni challenge nelle prossime settimane) e ci dà appuntamento a fra un mese, il 26 novembre, per la terza tappa, a Koksijde. Pauwels, come detto, guida la classifica, con 150 punti. Nys è secondo con gli stessi punti di Stybar terzo (135), seguono Vantornout e Mourey a quota 120, quindi Meeusen a 100; solo decimo Albert (85), 14esimo è Franzoi a 72.