Tour de Pologne 2011: È proprio la corsa di Sagan&Kittel - Tappa al tedesco, generale allo slovacco
- Tour de Pologne 2011
- Liquigas - Cannondale 2011
- Skil - Shimano 2011
- Team Garmin - Cervélo 2011
- Vacansoleil - DCM Pro Cycling Team 2011
- Alexandr Pliuschin
- Daniel Martin
- Daniele Righi
- Heinrich Haussler
- Leigh Howard
- Luca Paolini
- Marcel Kittel
- Marco Marcato
- Nelson Filipe Santos Simoes Oliveira
- Peter Sagan
- Tomasz Marczynski
- Vincenzo Nibali
- Wouter Poels
- Uomini
Peter Sagan e Marcel Kittel: senza dubbio alcuno i due giovani protagonisti che hanno illuminato il Giro di Polonia 2011. Il primo, conquistando due tappe e poi sprintando anche nell'ultima giornata per prendere gli abbuoni necessari a scavalcare Daniel Martin e vincere la classifica generale (oltre a quella a punti). Il secondo, vincendo 4 tappe, le prime tre in fila e poi il gran finale a Cracovia oggi. 6 frazioni su 7 per i due gioielli, il primo attesissimo già da un paio di stagioni, il secondo letteralmente esploso quest'anno, con un'evoluzione da cronoman veloce a sprinter potentissimo già in doppia cifra di successi in questo 2011 (siamo a quota 12; Sagan è a 11).
La corsa è veloce e nervosa, e la Liquigas fa di tutto per tenerla chiusa; trovano un po' di spazio quattro corridori (Righi, Paolini, Pliuschin e Marczynski), ma vengono inesorabilmente ripresi in vista del traguardo volante posto a 30 km dalla conclusione. La volata dello sprint intermedio, che offre 3-2-1 secondi di abbuono ai primi tre, è veramente disputata col coltello tra i denti. Il leader della generale Daniel Martin naturalmente non può sprintare, non è veloce; ci pensa allora il suo compagno Haussler a incaricarsi di fare la volata per togliere abbuoni a Sagan e Marcato (che in classifica seguono a 3" di distacco l'irlandese), nel caso essi vogliano tentare da subito senza aspettara il volatone finale.
E infatti Sagan e Marcato ci provano, eccome. In particolare lo slovacco vede un pertugio tra Haussler e la transenna all'interno della curva a destra che precede la linea d'arrivo, e ci si infila. L'australiano non fa nulla per dar spazio al giovane avversario, il quale per di più incoccia con la testa in una manona di gomma agitata da uno spettatore. Sagan viene sbilanciato proprio all'imbocco della curva, sprinta praticamente in orizzontale per quanto piega la bici, e riesce a rimanere miracolosamente in piedi. Si prende i 2" di abbuono per il secondo posto (per Haussler metà impresa compiuta, quindi), dopodiché questiona parecchio con Heinrich, "mi hai stretto", "no tu ti sei infilato dove non dovevi", il dialogo è facilmente intuibile.
Alle spalle dei due, Marcato coglie la terza piazza, e cresce quindi il suo rammarico per i 2" di abbuono toltigli ieri dal compagno Poels che l'ha preceduto al secondo posto del traguardo di Bukowina: con quelli, avrebbe lo stesso tempo di Martin e una miglior somma di piazzamenti che equivarrebbe a vittoria finale del Giro di Polonia. Ma è ancora presto per fare calcoli.
Dopo lo sprint il gruppo si allarga, e allora parte un altro attacco: è ancora Marczynski a volere in tutti i modi evadere, e il campione nazionale polacco va, in compagnia del portoghese Nelson Oliveira. I due accumulano oltre un minuto di vantaggio, ma l'ultimo giro del circuito di Cracovia vede la riscossa del gruppo, che, ancora tirato dai Liquigas (con l'aiuto degli Skil che lavorano a beneficio della volata di Kittel), abbatte il distacco e riprende prima Oliveira (ai 6 km) e infine anche l'indomito Marczynski (ai -2).
Gli ultimi 2000 metri vedono due o tre pallidi tentativi di allungo, tutti frustrati dal gran ritmo della Liquigas (ottimo anche Nibali) che prepara la volata anche se Sagan lascia il treno verde per prendere la ruota di Kittel, il velocista più forte del lotto; Marcato si mette a ruota di Sagan. Martin si limita a sperare che i rivali non chiudano entro i primi 3 classificati dell'ordine d'arrivo.
E invece le preghiere dell'irlandese sono destinate a cadere nel vuoto, perché Sagan riesce a sprintare benissimo, parte dietro a Kittel ai 200 metri, affianca il tedesco ma non riesce a sopravanzarlo; poco male, entrambi tagliano il traguardo esultando allo stesso modo, uno per la vittoria di giornata, l'altro per quella dell'intera settimana polacca. Marcato, anche lui impegnato nello sprint, chiude al quinto posto, dietro anche ad Howard (terzo) e Haussler (quarto). In classifica Sagan precede alla fine Martin di 5" e Marcato di 7; per lo slovacco è la seconda breve gara a tappe vinta quest'anno dopo il Giro di Sardegna in febbraio.