GvA Oostmalle 2011: Pauwels fora, Nys si prende il GvA - Nell'ultima prova successo di Albert
Alla gara di Oostmalle ci si avvicinava con il tipico approccio da ultima gara ufficiale della stagione, a chiudere contemporaneamente il calendario internazionale UCI e la challenge della Gazzetta di Anversa. Alcuni atleti con la testa già in vacanza, altri alle prese con il rinnovo contrattuale, si poteva facilmente scommettere come una componente fondamentale per il risultato finale sarebbe stata rappresentata dalle motivazioni di ciascuno. Che di certo non mancavano ai due ancora in lizza per conquistare la classifica finale del GvA, Sven Nys e Kevin Pauwels. Solo due i punti che dividevano i fiamminghi alla partenza della gara, e la loro corsa è stata per forza di cose caratterizzata da un controllo totale. A questo va però aggiunta una certa sfortuna per Pauwels, che si è ritrovato con piccoli e grandi problemi tecnici a infastidire la sua lotta per il successo. In ogni caso, all'inizio dell'ultimo giro, i due erano ancora affiancati, in compagnia di un'altra mezza dozzina di atleti, all'inseguimento vano di Niels Albert, ormai involatosi verso il trionfo parziale. I punti di distacco fra Nys e Pauwels erano diventati nel frattempo quattro, grazie al secondo posto allo sprint intermedio conquistato dal Cannibale di Baal. Eppure, fosse stato in grado di raggiungere la piazza d'onore senza che Nys finisse sul podio, Pauwels sarebbe riuscito a ribaltare la situazione. Ma per il giovane belga, che già non aveva potuto disputare la volata per lo sprint intermedio a causa di un problema al freno, non era proprio giornata. Così, dopo alcune curve spalla a spalla con Nys, a metà dell'ultima tornata Pauwels pagava una foratura, che di fatto consegnava al rivale il titolo del GvA.
La gara era partita senza particolari sussulti, con uomini di secondo piano ad affrontare in testa il primo giro, cercando di riscattare una stagione priva di risultati. Era il caso dell'americano Jonathan Page (sembra passata davvero una vita da quando riuscì a salire sul podio mondiale) e degli olandesi Eddy van Ijzendoorn e Thijs van Amerongen, presto rientrati nei ranghi. Più interessante l'azione di Rob Peeters, che pur senza essere mai uno dei più forti è comunque un abituale frequentatore delle top ten. Ma, visti i punti assegnati al secondo passaggio sotto il traguardo, era naturale che i big si portassero presto davanti. Così, oltre a Nys e Pauwels, anche Zdenek Stybar e Tom Meeusen andavano a occupare le prime posizioni. Il piccolo gruppetto arrivava così alla sprint intermedio, che Stybar conquistava senza particolari difficoltà, forte del suo spunto veloce. Nys, secondo, metteva in cascina altri due punti visto che Pauwels, come detto, aveva un problema tecnico (probabilmente andando a toccare il freno con uno scarpino) e restava fuori dalla zona punti.
Nel terzo dei nove giri in programma Nys forzava, e solo Stybar e Bart Aernouts riuscivano a resistergli. Pauwels, supportato da Albert, doveva soffrire parecchio per riuscire a ricucire il gap. Alla quarta tornata erano gli uomini della Rabobank a mettersi in mostra, prima con il potente Aernouts, poi addirittura con Gerben de Knegt, che mai si era visto ad alti livelli in questa stagione. La lotta per la conquista del GvA inevitabilmente rendeva la corsa tattica, con lo stesso Stybar ancora matematicamente in corsa, quindi non in grado di prendersi troppa libertà. Problema che non toccava Albert, che con una delle sue tipiche accelerazioni lasciava la nutrita compagnia, involandosi verso una seconda parte di gara solitaria e trionfale.
Con il campione nazionale belga ormai tranquillo e impegnato soprattutto a controllare il vantaggio, nove inseguitori (con Bart Wellens e Klaas Vantornout che si aggiungevano a quelli precedentemente citati) affrontavano l'ultimo giro in un unico gruppetto, fino alla già citata foratura di Pauwels, che chiudeva la partita per la generale del GvA. Nys si portava in testa e al suo forcing resistevano solo Stybar e Aernouts, cui il fenomeno fiammingo lasciava la volata per la piazza d'onore, vinta dall'iridato in carica. Nys, quarto, tagliava il traguardo a braccia alzate, mentre alla spicciolata arrivavano poi, nell'ordine, Wellens, Peeters, de Knegt, Vantornout, uno sconsolato Pauwels e Meeusen.
Per Nys si tratta dell'ottavo successo nella challenge organizzata dalla Gazzetta di Anversa, che va a fare il paio con il trionfo (addirittura il decimo) nel Superprestige. Pauwels, che chiude la stagione senza trionfi assoluti a dispetto di una regolarità impressionante, si ritrova anche costretto a cedere la piazza d'onore al ceco Stybar, che a sua volta paga il lungo stop per i problemi al ginocchio.
In ogni caso, a dispetto di rivali assai più giovani, Nys rimane sempre il metro di misura del ciclocross mondiale. Nelle scorse settimane ha annunciato che proseguirà fino al 2014, quindi ancora per qualche stagione gli altri dovranno fare i conti con lui.