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Superprestige Hoogstraten 2011: Sven fiNysce in bellezza - Albert e Pauwels sul podio tutto belga

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Sven Nys esulta sul traguardo di Hoogstraten © Nieuwsblad.be

Oggi a Hoogstraten, penultima prova del Superprestige, si è corso su due circuiti paralleli: uno era fangoso, sconnesso, tecnico e ricco di dislivelli insidiosi, l'altro invece era una sorta di autostrada liscia, diritta e tutta in pianura; sul primo ci hanno corso tutti, sul secondo invece c'era solo Sven Nys. A parte le battute la gara di Sven Nys è stata assolutamente impressionante, tecnicamente perfetta, senza mai una sbandata o un accenno di sofferenza su uno dei percorsi più esigenti della stagione: forse neanche nel largamente dominato Koppenbergcross il "Kannibaal van Baal" aveva dato una simile impressione raffrontando la sua gara con quella degli avversari. La superiorità è stata totale: forza, tecnica, esperienza nello studiare il tracciato in ricognizione e una fantastica lucidità nel saper scegliere sempre le linee migliori anche nei momenti di massimo sforzo.

Che quella di oggi sarebbe stata una giornata speciale per Sven Nys lo si sapeva perché il vantaggio, in termini di punti, accumulato nelle scorse tappe della challenge del Superprestige gli dava la possibilità di chiudere matematicamente il conto senza dover aspettare la gara di sabato prossimo a Middelkerke: una vittoria gli avrebbe consegnato il decimo titolo della sua carriera, un traguardo assolutamente leggendario e difficilmente eguagliabile in futuro; di atleti del calibro di Sven Nys ne nascono pochi e probabilmente quel 17 giugno del 1976 era venuta al mondo una persona creata con tutte le fibre giuste per eccellere proprio nel ciclocross.

Già vedendo le gare degli junior e degli under s'era capito che quella di oggi sarebbe stata una gara estremamente selettiva e la conferma si è avuta subito nel corso del primo giro: alla prima discesa Vantornout è caduto rovinosamente (riuscendo comunque a tornare in gara) e pochi metri dopo una sbandata ha costretto Albert a mettere il piede a terra proprio quando si trovata in prima posizione. Al termine della prima tornata erano già rimasti appena sette corridori in testa alla corsa: Nys, Albert, Stybar, Pauwels, Wellens, Meeusen e proprio Vantornout, autore di un bel recupero. Qui inizia lo show di Sven Nys che ha deciso di mettersi davanti fin da subito per imporre il proprio ritmo e scegliere così le traiettorie che preferiva e il risultato di questo primo forcing è presto detto: Meeusen cade nella stessa di Vantornout (ripida, fangosa e una buca che ha fatto impuntare e cadere molti altri) e più avanti è finito a terra anche Wellens che in quel momento si trovava in seconda posizione e ha lasciato così a Nys un bel margine.

Dall'inzio del secondo giro, quindi, Nys non ha mai abbandonato la prima posizione neanche quando prima Pauwels e poi Albert gli avevano preso la scia: Sven ha continuato imperterrito a tirare ad un ritmo troppo elevato per chiunque e Pauwels s'è dovuto rialzare mentre Albert s'è piantato in un tratto ripido di salita dovendo scendere e correre prima di ripartire. L'iridato Stybar invece s'è dovuto arrendere alle cadute già nel corso del terzo giro: una scivolata nello stesso punto di Wellens l'ha fatto finire contro gli spettatori urtando anche una carrozzella mentre nella quinta tornata gli è stata fatale la discesa già nominata spesso in precedenza; per Stybar una gara senza dubbio sfortunata ma va notato come in quei passaggi chiave Nys abbia sempre affrontato traiettorie diverse da tutti gli altri e spesso è proprio la cura di questi dettagli ad eleggere il vero campione.

Alla fine Nys è restato da solo per tutti gli ultimi cinque giri aumentanto costantemente il vantaggio su Niels Albert, il primo degli inseguitori: ha iniziato con 5" che poi sono diventati 15", poi 21", poi 36" che sono diventati 34" al traguardo per un passaggio ai box a cambiera la bici (e a salutare e ringraziare i meccanici) e per una splendida e prolungata esultanza. Terzo posto a 1'06" per Pauwels mentre Vantornout, nonostante una seconda caduta con tanto di capriola, ha chiuso in quarta posizione staccato a 1'17"; solo sesto invece Zdenek Stybar che è stato preceduto anche da Sven Vanthourenhout.

Dopo questa gara la classifica del Superprestige vede Nys in testa con 97 punti, frutto di tre vittorie, un secondo, due terzi ed un quarto posto, mentre Pauwels è secondo con 78 punti, tre in più di Albert e quattro in più di Stybar: con 15 punti in palio per ogni vittoria il distacco ad una gara dal termine è quindi incolmabile ma non pensate che Nys sia sazio perché il Cannibale quando è in gara e, soprattutto, quando sente la parola Superprestige riesce a trasformarsi come nessun altro.

Sebastiano Cipriani

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