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Tour de France 2011: Boucle, Pinerolo è già pronta - Presentate le tappe piemontesi, parlano i campioni | Cicloweb

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Tour de France 2011: Boucle, Pinerolo è già pronta - Presentate le tappe piemontesi, parlano i campioni

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Un momento della presentazione © ZolaPer ogni appassionato di ciclismo, Pinerolo è sinonimo di grande impresa. Lo sa bene Monsieur Prudhomme, direttore del Tour de France, che ha scelto la cittadina torinese come arrivo e partenza di due tra le tappe più belle della prossima Grande Boucle: la Gap-Pinerolo del 20 luglio e la Pinerolo-Galibier del giorno seguente, con l'inedito arrivo sul mitico colle, il traguardo più alto della storia del Tour.

Il benvenuto ufficiale alla corsa è già stato dato ieri, al Teatro Sociale di Pinerolo, dove si è tenuta una serata di gala da fare invidia alla grandeur francese. Presenti tanti nomi illustri del ciclismo mondiale a cominciare dalla coppia Ivan Basso e Andy Schleck, i due sfidanti annunciati della prossima Grande Boucle (visto che Contador dovrebbe mancare). Con loro molti campioni: Vincenzo Nibali, l'iridato Thor Hushovd, Damiano Cunego, Franco Pellizotti e Riccardo Riccò, che per la prima volta dalla squalifica ha incontrato Christian Prudhomme, e chissà che non l'abbia convinto a fargli prender parte alla corsa.

Anche la memoria storica era ben rappresentata, con numerose glorie del passato più o meno recente che si sono alternate sul palco: Paolo Bettini, Francesco Moser, Claudio Chiappucci, Paolo Savoldelli, Bernard Thévenet, Italo Zilioli, Franco Balmamion. Madrina d'eccezione la piemontese Stefania Belmondo, che di sport di fatica ne capisce assai.

«La Pinerolo-Galibier sarà la tappa regina di questo Tour», è stato il commento di Christian Prudhomme, e siamo d'accordo. L'Agnello e l'Izoard, scalati dal loro versante più duro, invitano chi ha gambe a provarci fin dall'inizio e l'arrivo in cima al Galibier è un traguardo ambito da molti corridori. Ma anche la Gap-Pinerolo può riservare sorprese, con le salite di Monginevro e Sestrière e la discesa verso Pinerolo interrotta, giustamente, dallo strappo di Pramartino.

Ivan Basso, incalzato della coppia sempre più televisiva Beppe Conti-Davide Cassani, non ha nascosto i suoi propositi: dopo un terzo ed un secondo posto, l'obiettivo è la vittoria finale: «Anche se non sono così vecchio, ci saranno altre occasioni i prossimi anni», ha commentato il varesino.

Cunego: «Voglio una classica e la maglia a pois»
Per quest'anno Damiano Cunego ha deciso di lasciar perdere la classifica finale: «Non punto alla generale, con la prima parte di stagione che voglio fare non riuscirei a correre nel modo giusto. L'obiettivo è qualche bella vittoria di tappa. Lo scorso anno ci ho provato ed il successo mi è sfuggito per poco. Spero che mi vada meglio quest'anno. Un successo in una delle tappe di Pinerolo o nella Modane-Alpe d'Huez (con scalata di Télégraphe e Galibier dal versante più difficile), e magari la maglia a pois a Parigi, sarebbero il massimo». Prima del Tour de France, spiega il corridore della Lampre-ISD, «vorrei vincere una delle classiche. Amstel Gold Race, Freccia Vallone o Liegi-Bastogne-Liegi. Certo, la Liegi è la più affascinante, ma siamo in tanti a pensarlo e non sarà facile».

Cunego, Hushovd, Schleck, Basso, Nibali, Pellizotti e Riccò a Pinerolo © ZolaAndy Schleck: «Voglio vincere il Tour, con o senza Contador»
L'obiettivo è ben impresso nella mente di Andy Schleck. È un pensiero fisso che si porta dietro dal 19 luglio 2010, dal salto di catena sul Port de Belle. Un episodio che, ammette, fa ancora male: «Ho perso il Tour per quell'incidente meccanico, è questo il mio più grande rammarico. Il tempo perso in quella tappa non l'ho più recuperato». Il comportamento di Contador in quell'occasione ha fatto parecchio discutere: «Con o senza Contador il discorso non cambia. Voglio vincere, ma ci saranno tanti avversari con lo stesso obiettivo. Penso a Ivan Basso, certamente uno degli avversari più pericolosi. Ma anche a Cadel Evans, all'olandese Gesink, e a mio fratello Fränk». «Per quanto riguarda il Giro d'Italia - conclude il lussemburghese - in questo momento l'obiettivo è il Tour. Potrei venire al Giro per allenarmi, per fare chilometraggio, ma non è nel mio spirito. Quando tornerò al Giro d'Italia, lo farò per vincere la maglia rosa».

Giro d'Italia: Vincenzo Nibali protagonista annunciato
È presente alla presentazione di Pinerolo, ma non sa ancora se farà il Tour. Prima di tutto viene la corsa rosa: «Voglio correre un Giro d'Italia da protagonista. Con Ivan Basso ho un ottimo rapporto di amicizia, non ci saranno problemi con lui. Non sarà facile, con avversari come Scarponi, Rodríguez, Riccò, Sastre, ma l'obiettivo è provare a vincere. In base a come andrà il Giro, deciderò poi se fare i Campionati Italiani, il Tour o la Vuelta». «Le tappe italiane del Tour - prosegue il messinese - sono spettacolari, decideranno la corsa. La Gap-Pinerolo prevede il Monginevro e il Sestrière ed ha un lungo tratto iniziale che può risultare decisivo. Dipende da chi prenderà in mano la corsa. Potrebbe svilupparsi una tappa in cui si va ai 50 km all'ora fin dalla partenza. Sicuramente sarà una frazione che rimane nelle gambe il giorno successivo. La Pinerolo-Galibier, invece, promette battaglia. L'Agnello e l'Izoard sono due salite dure, e poi c'è il Galibier finale. Qualcuno potrà provare la fuga da lontano. E non dimentichiamo il fattore meteo: nel 2008, proprio sul Colle dell'Agnello, pioveva e faceva un freddo pazzesco. Sarà un bello spettacolo».

Umberto Zola

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