Nuovi scenari: Provaci ancora Australia - Nasce il progetto GreenEDGE: obiettivo Tour
Versione stampabileDel progetto di creazione di una squadra Pro Tour tutta australiana se ne sente parlare ormai da diverso tempo ed il 2011 sembrava essere finalmente l'anno buono per il concretizzarsi del progetto: come sia finita per Chris White e la Pegasus lo sappiamo tutti, con il crollo verticale dal possibile acquisto di Fabian Cancellara ed un posto in prima divisione (adesso all'UCI piace questa denominazione) alla registrazione di una piccola Continental composta da otto corridori semisconosciuti.
Morto un progetto, però, se ne fa subito un altro e dalle "Land Down Under" ripartono alla caccia del sogno chiamato Tour de France. Oggi ad Adelaide è stata presentata, infatti, la GreenEDGE, la nuova società che s'è fatta carico del compito di mettere in piedi una formazione tutta nuova per riuscire là dove Chris White ha fallito. Il general manager della GreenEDGE sarà Shayne Bannan, una figura carismatica e di grande esperienza nel ciclismo australiano: negli ultimi dieci anni, infatti, è stato uno dei massimi rappresentanti della Cycling Australia e dell'Australian Institute of Sport. Il tutto parte quindi sotto ottime premesse anche perché Bannan sarà affiancato dal direttore sportivo Neil Stephens e potrà anche contare sul supporto di Gerry ed Andrew Ryan, i proprietari dell'azienda Jayco, già sponsor della federazione australiana e della squadra Continental che ogni anno lancia nel professionismo numerosi talenti, non ultimo l'iridato Under 23 Michael Matthews.
Nella conferenza stampa di presentazione Bannan, pur non scendendo nei dettagli, ha spiegato che il budget che è già a disposizione in questo momento consentirebbe alla squadre di correre sia nel 2012 che nel 2013: alcune stime parlano di una cifra tra i 10 ed i 16 milioni di euro, non male per iniziare. Oltre ciò va considerato che c'è un intero anno a disposizione per reclutare ulteriori sponsor e per organizzare tutta la struttura che comprenderà anche una squadra femminile e l'ormai classica base europea in provincia di Varese. Nelle idee di Shane Bannan c'è un progetto destinato a durare nel tempo la cui parola chiave dovrà essere "sostenibilità" senza però perdere di vista l'obiettivo di vincere corse in tutto il mondo e magari, chissà, anche portare per la prima volta un aussie sul gradino più alto del podio del Tour de France.
Con le nuove regole dell'UCI, però, occorrerà fin da subito una squadra competitiva per entrare nelle prime 15 posizioni (o almeno nelle prime 20) del ranking di merito che garantiscono l'accesso automatico al Pro Tour: per questo motivo e per gli interessi di alcuni sponsor, come ha spiegato Bannan, la squadra non sarà composta esclusivamente da corridori australiani nonostante ci sia tutto il potenziale per farlo. Adesso è ancora prestissimo per fare nomi ma Bannan ha tenuto a precisare che saranno ingaggiati solamente corridori il cui contratto scadrà a fine stagione: Jonathan Vaughters potrà quindi tirare un piccolo sospiro di sollievo visto che nei giorni scorsi proprio i suoi pupilli Meyer e Bobridge erano stati indicati come possibili stelle del nuovo progetto. Corridori già da anni nell'élite del ciclismo mondiale e che potrebbero corrispondere al profilo tracciato da Bannan sono Allan Davis, Baden Cooke, Simon Gerrans e pure Robbie McEwen che potrebbe allungare ancora la sua carriera per fare da chioccia ai tanti giovani che avrà la squadra oppure potrebbe entrare nella GreenEDGE nelle vesti tecnico.
Adesso non resta che sperare che tutte le parole di questa presentazione si trasformino in realtà, che ci sia una grande trasparenza durante tutto il corso di quest'anno di preparazione e che non ci siano sponsor che si tirano indietro all'ultimo momento. Le premesse sono ottime, i dirigenti avrebbero già chiesto all'UCI tutti i passaggi da fare per ottenere la licenza forse ispirati proprio dal comunicato in cui da Aigle spiegavano tutti i loro dubbi sulla Pegasus. Il punto più difficile forse sarà proprio mettere sotto contratto corridori con un numero di punti sufficiente per scavalcare le altre squadre ma adesso la sfida è lanciata e dall'Australia dovranno essere bravi a non scoraggiarsi se le cose non dovessero andare per il meglio fin da subito: in fondo anche una Professional forte e ben organizzata avrebbe la possibilità di ottenere inviti importanti, forse anche per quel sogno chiamato Tour de France.