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CdM Aigle 2010: Zdenek Stybar, volo d'Aigle - Sesto successo in sei gare per il ceco iridato | Cicloweb

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CdM Aigle 2010: Zdenek Stybar, volo d'Aigle - Sesto successo in sei gare per il ceco iridato

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Sempre la 'solita' foto per Stybar: a braccia alzate © GvA.beSesta gara e sesta vittoria per Zdenek Stybar, che si conferma dominatore incontrastato di questo inizio di stagione trionfando anche nella prima prova di Coppa del Mondo ad Aigle, in Svizzera. Alle sue spalle la corsa si decide per difetto, premiando gli atleti in grado di distribuire meglio lo sforzo.

La challenge UCI prende quest'anno le mosse dalla cittadina che ospita l'Unione Ciclistica Internazionale e, casomai ci fossero dubbi, il circuito è disegnato proprio intorno al World Cycling Centre, l'edificio dove si trovano tutti gli uffici che contano del ciclismo mondiale. Il tracciato è tutto sommato bello, magari tutt'altro che duro e dunque poco selettivo, ma comunque vario e tecnico (i crossisti devono affrontare anche un tratto di "gobbe" del percorso bmx del WCC), e nel complesso divertente per gli spettatori. Ecco, la nota negativa della giornata sono proprio loro, dato che la gara si è svolta sotto gli occhi di pochi intimi che, al netto degli addetti ai lavori, si possono contare in poche decine. Senza evocare le folle fiamminghe, viene da chiedersi allora se questa prova svizzera non potesse essere disputata come da tradizione a Wetzikon, o tuttalpiù a Zurigo.

La gara, undici giri su un tracciato come detto poco selettivo (anche perché asciutto), ha avuto uno svolgimento lineare, col campione del mondo Stybar a salutare la compagnia poco dopo metà, avvantaggiato dal fatto che gli unici due rivali in grado di tenergli testa fossero l'uno - Sven Nys - in una giornata mediocre, e l'altro - Niels Albert - rientrato da troppo poco dall'infortunio al ginocchio per essere al top della forma. Comunque, che per gli altri le possibilità fossero ridotte al lumicino si era capito fin da subito, quando al primo giro Stybar (che durante la settimana aveva vinto pure ad Ardooie) ha dato sfoggio della sua potenza fisica segnalandosi come l'unico a superare il (breve) tratto in sabbia senza scendere di bicicletta.

A dire la verità anche Nys, nella fase iniziale della gara, si portava spesso davanti per imporre il suo ritmo, che oltre a Stybar veniva tenuto soltanto da Klaas Vantornout, Kevin Pauwels e Bart Aernouts. Ma era nei momenti in cui passava in testa il campione del mondo che il gruppetto si sgranava, per poi ricompattarsi nei tratti più facili. Il percorso infatti impediva distacchi importanti, e se Albert viaggiava intorno alla decima posizione senza dare segnali di riscatto, era Bart Wellens a riportarsi sugli uomini al comando con un'azione degna di nota. Purtroppo il vecchio campione belga oggi non era assistito dalla fortuna, perché poco dopo subiva un salto di catena che gli faceva perdere una decina di posizioni e soprattutto oltre venti secondi, che su un circuito veloce come quello di Aigle sono un'enormità.

Davanti intanto Nys e Stybar rallentavano il ritmo per studiarsi, così ne approfittavano per rifarsi sotto Sven Vanthourenhout e i due francesi Francis Mourey e Steve Chainel. Avvantaggiati dalla situazione di stallo della corsa, anche Albert, Dieter Vanthourenhout e Gerben de Knegt riuscivano a riportarsi sui primi, così che poco prima di metà gara al comando si ritrovava un gruppetto - per quanto molto sfilacciato - di una decina di corridori.

Il sesto giro vedeva in testa prima Chainel e poi Aernouts, ma veniva segnato soprattutto dall'attacco deciso di Stybar. Nys si faceva cogliere impreparato in fondo al gruppetto, e il ceco s'involava. Solo col passare dei minuti avremmo scoperto come il campione nazionale belga non fosse certo in una delle sue giornate migliori, e infatti la seconda parte di gara per lui è stata poi una sofferenza. Aernouts dal canto suo ha provato per un po' a resistere a breve distanza dall'iridato, ma presto ha capito che era meglio aspettare gli altri per non andare fuori giri e conservare le chance di podio. Purtroppo per lui la sorte lo ha colpito nello stesso modo di Wellens, con un salto di catena che ha finito per relegarlo indietro pregiudicando le sue possibilità.

La corsa intanto era già decisa: se Stybar al sesto passaggio sulla linea del traguardo aveva pochi secondi sugli inseguitori, al settimo il vantaggio era salito a 20", e per il ceco da quel punto in poi si è trattato solo di amministrare le forze. Dietro, con la medesima consapevolezza, si è corso per il podio: e con Aernouts e Wellens attardati dalla sfortuna, Nys in mezza crisi, Chainel troppo generoso nella parte centrale della gara, era Albert a involarsi verso la piazza d'onore. Per il giovane fenomeno fiammingo una gara intelligente che lo ha visto piuttosto attardato all'inizio, ma in grado di recuperare nel finale, a dimostrazione che la forma - pur ancora imperfetta - sta tornando. Giungendo a 9" da Stybar, ha preceduto i regolarissimi Pauwels, terzo a 14", e Vantornout, quarto a 20", che insieme a lui avevano allungato alla penultima tornata.

Dieter Vanthourenhout, Mourey, Sven Vanthourenhout e Chainel andavano a occupare - nell'ordine - le posizioni fino all'ottava, distaccati fra loro di una manciata di secondi, mentre più attardato giungeva Nys, a 43". Decimo Wellens sul duo Rabobank de Knegt-Aernouts, che precedevano di poco Enrico Franzoi, tredicesimo a 1'41" senza mai essere entrato nel vivo della gara. Per Stybar così, dopo la leadership nel Superprestige e nel GvA, arriva anche il primo posto in Coppa del Mondo, che già domenica prossima offre la seconda prova in Repubblica Ceca, a Plzen. L'iridato avrà dunque l'ulteriore vantaggio di correre in casa, ed è difficile immaginare che qualcuno possa batterlo.

Gianluca Colloca

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