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Giro di Toscana 2010: Acuto Bronzini, Arndt sovrana - A Giorgia l'epilogo fiorentino, a Judith la corsa

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Giorgia Bronzini - Foto © Cicloweb.itSe l'anno scorso, su questo stesso traguardo, si era fatta sorprendere da Marianne Vos, la Giorgia Bronzini di questo Giro della Toscana è un osso duro anche per l'olandese che solo ieri ha regolato le più forti della corsa sul rettilineo d'arrivo di Capannori. 

A questo punto, dopo la vittoria di Altopascio, seguita da quella di Piazza della Repubblica a Firenze, davanti alle migliori sprinter del lotto, non si può fare a meno di considerare la velocista piacentina tra le possibili pretendenti alla maglia iridata che Tatiana Guderzo rimetterà in palio tra due settimane in Australia. 

La corsa di oggi non ha offerto particolari spunti d'interesse se non negli ultimi chilometri, quando si era già entrati nell'abitato di Firenze. La leggera salita verso Piazzale Michelangelo è rampa ideale per chi vuol - come si dice in gergo - provare la gamba, anche solo per ricercare una qualche sensazione. E così prima Eleonora Patuzzo, poi Trixi Worrack provano a evadere da un gruppo lanciato ad alta velocità verso l'epilogo. Scarsa fortuna per entrambe, mentre HTC-Columbia, Cervélo e Gauss mantengono le loro capitane coperte. 

Il gruppo, allungatissimo, riscende sui lungarni, attraversa il ponte di Santa Trinita - un'ambientazione pressoché unica riproposta ogni anno per l'ultima frazione del Toscana - e poi curva a destra verso Piazza della Repubblica, sul ciottolato. È lì che si decide la corsa, è lì che Giorgia costruisce il suo secondo capolavoro a distanza di quattro giorni. Entra in testa e rilancia l'andatura, lei che predilige proprio una volata lanciata così, quasi a ripartire da fermo negli ultimi 200 metri. E stavolta Marianne nemmeno ci prova ad uscire dalla sua ruota, la vittoria è della potente italiana che mostra a tutto il mondo il suo biglietto da visita. Terza Wild, poi Blaak, Treier e Teutenberg. 

Si conclude così la quindicesima edizione del Giro della Toscana, tradizionale banco di prova in vista dei Campionati del Mondo e il ct Salvoldi può decisamente sorridere. Bronzini, come detto, è in condizioni di forma smaglianti, due tappe per lei, e scoppole ben assestate a tutte le velociste del panorama internazionale: se la corsa dovesse non rivelarsi troppo dura, possiamo contare su di lei. L'iridata in carica Guderzo si è dimostrata molto pimpante quando la strada si è impennata sotto le sue ruote, potrà essere la nostra punta più acuminata se verrà fuori una prova impegnativa. Con lei anche Noemi Cantele, prima a Volterra e terza in classifica generale, in quello che potrebbe essere un remake di Mendrisio 2009. Per il resto sono apparse in palla anche le varie Baccaille, Berlato (miglior giovane della corsa), Patuzzo, Tamanini, Callovi e Carretta che in varie occasioni si sono affacciate in testa al gruppo e hanno animato la corsa.

Guardando in casa altrui, Judith Arndt, che ha finalizzato oggi la vittoria finale costruita ieri rimanendo incollata alla ruota di Guderzo, risponderà presente e potrà giocarsi le proprie chances in una Germania che può contare anche su atlete in forma come Teutenberg e Becker, mentre Worrack è parsa un po' sottotono. Johansson è stata sempre tra le migliori in salita ma sarà circondata da una squadra piuttosto debole mentre al contrario l'Olanda pare più compatta che in altre occasioni: Vos sarà la favorita numero uno, Wild è sprinter da venti vittorie l'anno, e le varie Van Vleuten, Visser, Blaak e Bruins, Gunnewijk sono gregarie di qualità e, su un percorso non troppo duro come quello di Geelong, potrebbero scortare la propria capitana sino a pochi chilometri dall'arrivo. 

Ultimo appuntamento del calendario italiano è previsto per domenica 26 ed è una novità, l'Eroica Rosa. La collocazione temporale un po' infelice ne attenuerà un po' il fascino, ma si spera che in futuro gli organizzatori sapranno rimediare. 

Giuseppe Cristiano

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