Campionato del Mondo Melbourne 2010: Tutti i posti per il Mondiale - Cavendish avrà solo due compagni
Versione stampabileIn seguito alla Vattenfall Cyclassics di Amburgo e alla conseguente pubblicazione del World Ranking e dei ranking continentali aggiornati al 15 agosto, sono ufficiali i posti spettanti di diritto per ciascuna nazione al Mondiale di Melbourne, Australia, come da regolamento UCI del 29 marzo 2010.
L'UCI è riuscita a limitare il pasticcio generato dall'acquisizione della classifica costruita sulle sole gare Pro e Historical Tour come unico discriminante per stabilire le squadre di prima fascia: quelle, per intenderci, che partiranno con 9 corridori al via. Pasticcio che l'anno scorso aveva costretto un movimento storico come quello francese a portare solo 6 corridori, al cospetto degli oltremodo generosi 9 di Norvegia e Lussemburgo (nel Granducato poi furono ridotti a 6 dal buonsenso della federazione nazionale).
In primo luogo, si è vincolata la presenza di 9 atleti al via per le prime 10 nazioni del World Ranking alla presenza di un numero uguale di corridori a punti nello stesso ranking; in parole povere, il Kazakistan, pur 10° nel World Ranking, vede ridurre i suoi posti a disposizione da 9 a 6 per la presenza dei soli Vinokourov e Maxim Iglinskiy nel World Ranking, solo 2 corridori contro i 9 richiesti.
In più, i 3 posti persi dal Kazakistan vengono ridistribuiti tra le nazioni dall 11esimo al 13esimo posto del World Ranking: ciò significa che Slovenia e Francia correranno con 7 atleti anziché i 6 previsti dalla qualificazione del ranking continentale, mentre il Lussemburgo ne potrà portare 4 anzichè 3.
Le 9 squadre che partiranno al via con 9 atleti sono dunque: Italia, Spagna, Australia, Stati Uniti, Russia, Svizzera e infine Germania e Olanda, qualificatesi per il rotto della cuffia proprio ad Amburgo. Un po' di atleti che saranno presenti a Melbourne dovranno ringraziare da una parte Greipel (abbastanza prevedibile), dall'altra Leezer (molto meno pronosticabile), che potrebbe essersi assicurato un posto, vista la compatibilità di caratteristiche del giovane olandese col circuito australiano.
7 posti, come abbiam detto, per Francia e Slovenia, poi 9 nazioni con 6 posti: oltre al Kazakistan, abbiamo Marocco e Iran, primi nei rispettivi ranking continentali, Colombia e Venezuela per l'America, più Polonia, Danimarca, Ucraina e il Portogallo, forte dei punti conquistati nel giro di casa dai suoi corridori. Una prestazione comunque mediocre: soltanto 3 vittorie di tappa (di cui una, quella di Barbosa nella chiusura, praticamente regalata dai giudici) e il 5° di Broco come miglior piazzamento nella generale.
Si presenterà con 4 atleti il Lussemburgo, mentre saranno ben 18 le squadre a portarne 3: Sudafrica per l'Africa, Nuova Zelanda per l'Oceania, Giappone e Corea del Sud per l'Asia, Brasile, Canada e Argentina per l'America, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Irlanda, Lituania, Croazia, Austria, Serbia e soprattutto Norvegia e Gran Bretagna per l'Europa: situazione non congeniale per i vari Boasson Hagen, Hushovd e Cavendish, costretti a far corsa praticamente "isolata". Sui britannici in particolare han pesato gli alti e bassi di Cavendish, ma soprattutto la fondazione del team Sky: con esso pochi britannici di alto livello corrono in squadre di seconda e terza fascia e ciò li ha fatti scivolare dal 12esimo posto dell'anno scorso al 21esimo di quest'anno nello Europe Tour.
Inoltre, la Slovacchia ottiene i 3 posti grazie al piazzamento di Sagan tra i primi 100 del World Ranking, così come il Lussemburgo, che aggiunge un posto come prima spiegato.
Ottengono 2 posti Svezia e Bielorussia per la presenza in egual numero di atleti nel World Ranking, 1 posto per l'Uzbekistan con lo stesso criterio, e per Cuba, Bolivia, Uruguay, Cile, Guatemala, Costa Rica Lettonia, Grecia e Romania per piazzamenti di rilevo di rispettivi atleti nei ranking continentali.
In tutto, dunque, 220 atleti potranno prendere il via per quello che si preannuncia un Mondiale incerto ed equilibrato, visto che il velocista più forte al mondo non potrà controllare la gara, ma meno condizionato rispetto al passato da regolamenti inadeguati.