Tour de France 2010: Scatto diVino, gioia meritata - Alex risolve a modo suo ogni querelle
Aveva evidentemente così tanta rabbia in corpo, dopo la tappa di ieri, che quella stoccata solitaria a 7 km dall'arrivo, dopo lo scatto sull'ultimo Gpm per andare a riprendere i vari tentativi di Ballan, Cunego, Barredo, Roche e Luís León Sánchez, non ha lasciato scampo a nessuno.
13" su Cavendish, Petacchi (che riprende la maglia verde), Boasson Hagen e tutto il gruppo, che nel finale non è stato in grado - soprattutto Gerdemann in casa Milram - di contenere il distacco dal kazako prima del rettilineo finale.
Una giornata che sembrava dover battezzare soltanto la fuga giusta, visti i trascorsi di Revel al Tour de France (sempre una fuga da lontano negli ultimi cinque arrivi): al km 5 ci provano Flecha, Chavanel e Fédrigo, ed è subito la fuga giusta. Prova ad inserirsi anche il russo Brutt, ma sbaglia i tempi ed al km 6.5 viene ringlobato dal gruppo.
Tre fuggitivi non sono però difficili da controllare e in palio, a fine tappa, ci sono bei punti per la lotta della maglia verde e Lampre e Cervélo, insieme al Team HTC-Columbia, non lascia molto spazio ai pur bravi attaccanti: il vantaggio massimo è di 6'00" netti in cima ai primi due Gpm, al km 24 e al km 31.5.
I primi quattro Gpm se li spartiscono Chavanel e Fédrigo (compagni di squadra dei contendenti Pineau e Charteau), con Flecha ad accontentarsi di uno sprint intermedio (l'altro va a Fédrigo). Team HTC, Milram e Lampre lavorano per Cavendish, Ciolek e Petacchi e la fuga - a 35 km dall'arrivo - scende sotto al minuto di vantaggio: il destino, per i tre davanti, è segnato.
Ai meno 15 cade Hernández (compagno di squadra di Contador e Vinokourov), ma non ha conseguenze. Fatto curioso: durante il trasferimento, prima della partenza, era caduto Lance Armstrong; altro segnale, per il texano, di una lucidità arruginita.
Poco dopo lo striscione dei 10 km all'arrivo Tony Martin ed il Team HTC riprende i tre fuggitivi: siamo ai piedi dell'ultimo Gpm, la Côte de Saint-Ferréol, 1.9 km al 6% di pendenza che stuzzica la fantasia di Alessandro Ballan, che pianta un'accelerazione ai meno 9 che lascia di sasso tutto il gruppo, Cunego - che aveva provato a seguire l'ex compagno di squadra - compreso.
Ci provano anche Barredo e Roche a riportarsi sul veneto, ma è lo scatto di LL Sánchez - con Vinokouorv a ruota - a cambiare l'esito della tappa. Ballan scollina con una decina di metri sul kazako, che invece di girarsi - come ha fatto, troppo spesso, il Campione del Mondo di Varese - tira dritto per la sua strada con lo stesso Ballan a ruota, mentre Roche e LL Sánchez navigano per poco a bagnomaria prima di essere ripresi dal gruppo.
A 7 km dall'arrivo Vinokourov dà una sgasatina e lascia sul posto Ballan, sfinito dall'acido lattico. Ci prova Voeckler ad andare dietro al kazako, ma a 5 km dal traguardo Vino ha 10" sul campione francese e 15" sul gruppo; distacco che sale a 18" ai meno 2, con Gerdemann a tentare il tutto per tutto pur di aiutare Ciolek.
Vino giunge al traguardo battendosi sul petto ed esultando con forza, abbracciando anche Contador - bravo a spezzare i cambi in salita e in pianura, nel finale - a fine tappa. Una vittoria risolutiva.