Giro Donne 2010: Titanica Teutenberg - Quarto successo in fila per Ina
La nemica numero uno di chi deve ogni giorno trovare titoli e aggettivi da appiccicarle addosso, questa Ina Teutenberg. Inarrestabile, imprendibile, inarrivabile, chiamatela come volete, lei continua a macinare vittorie su vittorie, ne ha inanellate quattro, ha vinto in volata, ben tre, alla sua maniera. E ha vinto anche a cronometro, ai 46.5 di media e qui ce l'aspettavamo meno.
"Vorrà mica vincere pure sullo Stelvio?" si sussurra in gruppo. A parte gli scherzi, in parecchie staranno benedicendo l'arrivo delle tappe più impegnative per vedere la fine di questo filotto. Non dev'essere simpatico per le altre 110 atlete - tranne per le sue compagne, s'intende - assistere impotenti ogni giorno allo stesso copione e lottare, ben che vada, per conquistare un traguardo volante o un piazzamento di rincalzo all'arrivo. Ma perché non provarci, allora? Oggi l'hanno fatto Viktoria Vologdnina, nella prima parte e poi Presti in compagnia di Luisa Tamanini, entrambe le azioni tenute a tiro dal gruppo, mai più di mezzo minuto concesso nelle lande assolate del Polesine, prima di assistere alla volata della maglia rosa che questa volta si è tenuta dietro Wild, Evans, Bronzini e Van Vleuten. Assolte dunque Top Girls, molto combattiva al di là dell'azione della giovane trevigiana e la Chirio Forno d'Asolo, ma effettivamente fatichiamo a comprendere la scelta delle altre squadre di rimanere sulle ruote e attendere la volata.
È quello che ci confida Edita Pucinskaite subito dopo aver tagliato il traguardo: «Io posso capire la nostra (della Gauss, ndr) scelta, abbiamo Giorgia Bronzini che ha dimostrato sabato di poter impensierire lo strapotere di Teutenberg, ma a parte noi, la Cervélo e la nazionale statunitense le altre squadre senza una ragazza di alta classifica e una velocista dovrebbero cercare di attaccare tutto il giorno e far sudare all'HTC la vittoria di tappa. Hai visto mai che un giorno o l'altro ci si riesca? Ma senza provarci è difficile che scenda dal cielo...».
Domani la musica dovrebbe essere diversa. Tre giri attorno al lago di Orta, pochissima pianura, tanti strappetti con il Gpm di Ameno, l'arrivo in salita a Pratolungo e qualcosa che già potrebbe muoversi nei piani alti...