Bettini ct, l'erede naturale - Il toscano prende il posto di Ballerini alla guida della Nazionale
Versione stampabileOre 18.34 del 16 giugno 2010. Un comunicato stampa della Federazione Ciclistica Italiana annuncia ufficialmente la nomina a commissario tecnico della Nazionale professionisti di Paolo Bettini. Una notizia non-notizia, se vogliamo, col contorno della presentazione ufficiale che avverrà mercoledì prossimo a Roma presso il Salone d'Onore del CONI.
Una nomina quasi scontata per l'erede naturale del compianto Franco Ballerini, l'ultimo ct, che di Bettini era non solo amico, ma praticamente fratello.
Di Rocco e la FCI si sono presi i giusti tempi, scartando ogni ipotesi frettolosa anche per rispetto della memoria di Franco e della sua famiglia.
Paolo Bettini, toscano di Cecina nato il 1° aprile di 36 anni fa, non è mai salito su un'ammiraglia e per questo può essere considerato una scommessa. Ma anche Ballerini, prima di essere nominato ct nel 2001, non aveva avuto alcun tipo di esperienza alla guida di un team. Ma Ballerini, come Bettini, era un corridore d'esperienza, e poi c'era la regia del saggio Alfredo Martini a garantire al progetto-Ballerini quella serenità che poteva essere minata dopo il brutto Mondiale d'esordio a Lisbona 2001. Un Mondiale che fu di grande insegnamento per Ballerini, che mise un po' da parte le tante primedonne del pedale italiano ed iniziò a lavorare per formare un gruppo di corridori, di compagni, anche in maglia azzurra. I sigilli iridati di Cipollini e Ballan, con le due perle dello stesso Bettini - impreziosite dall'alloro olimpico di Atene - sono cinque splendide fotografie di successi di grandi corridori e di campioni, senz'altro, ma anche di giochi di squadra spesso orchestrati alla perfezione e grande abnegazione di tutti gli attori protagonisti delle convocazioni azzurre.
Paolo Bettini ha un compito non facile, e lo sa. Lo sa sin da quando - praticamente da subito dopo la sciagura - lo si è accostato all'ammiraglia azzurra. Ha accettato l'incarico perché gli sarà stato garantito il giusto appoggio e sostegno - e qui torniamo a Martini, che mai come stavolta avrà un ruolo fondamentale - e soprattutto perché avrà valutato, anche e soprattutto dal lato umano, i risvolti che poteva rappresentare un no alla nomina da commissario tecnico.
La valutazione tecnica del futuro ct non la azzardiamo neanche, visto che avrebbe poco senso accostare le qualità da ciclista a quelle di ct. Ciò che è certo è che Bettini è molto apprezzato in gruppo, è un uomo che ha saputo accrescere il proprio carisma grazie al proprio palmarès ed al proprio carattere: scherzoso nei momenti di tranquillità, cattivo e determinato nei momenti decisivi.
Il primo test importante Bettini lo vivrà a Melbourne, in Australia, in un Mondiale che - corresse ancora - sarebbe pressoché perfetto per le sue caratteristiche. Ma in realtà già dal Brixia Tour, alla ripresa dell'attività su strada in Italia, il neo ct è atteso alle prime pubbliche relazioni, alle prime chiacchierate, ai primi contatti - con ex colleghi, compagni ed, alcuni, attuali amici - per formare la sua prima Nazionale.
A noi di Cicloweb.it non resta che dare il nostro in bocca al lupo a Paolo Bettini.