Giro 2010: Le dichiarazioni della diciannovesima tappa
Versione stampabileEcco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della diciannovesima tappa del Giro d'Italia.
Ivan Basso (Liquigas-Doimo) da Raisport «Sono molto molto felice, sicuramente è stata una giornata fantasitca. Sul Mortirolo potevo allungare ma la nostra strategia era di stare assieme con Nibali per guadagnare su tutti; in più abbiamo trovato un grande Scarponi ed è stata proprio la strategia migliore. Questi quattro anno ormai sono alle spalle e l'unica cosa a cui voglio pensare di quattro anni fa è la nascita di mio figlio Santiago: ora preferisco parlare del presente perché questo è un momento bellissimo della mia carriera. Ci aspettano ancora due tappe molto dure ma la Liquigas non cambierà il suo atteggiamento e continueremo a correre come un gruppo molto compatto. In discesa non ho avuto paura perché stavo bene e sapevo che la situazione era ottima perché in tre avremmo potuto guadagnare molto verso Aprica. Devo ringraziare tanto Nibali ma anche Scarponi e tutta la squadra che come al solito ha fatto un ottimo lavoro».
Michele Scarponi (Androni-Diquigiovanni) da Raisport «È stata una grandissima tappa, veramente dura e sono davvero contento per come è andata. Sul Mortirolo sono riuscito a rimanere attaccato a Ivan e siamo andati via molto bene: abbiamo trovato subito un accordo per aiutarci e arrivare insieme, ho collaborato fino all'ultimo a alla fine ho vinto la tappa. Ora l'obiettivo del podio è vicino anche se vincere la tappa del Mortirolo è già una soddisfazione enorme: io non mollerò di certo e domani saremo di nuovo a dare battaglia perché ho un grande morale e nonostante il male alle gambe che ho ora voglio fare bene di nuovo».
Vincenzo Nibali (Liquigas-Doimo) da Raisport «Già da giorni stavamo pensando a questa tappa, eravamo molto concentrati e devo dire che stamattina alla partenza ero anche un po' nervoso: ora bene è andata bene, Ivan è in rosa e siamo tutti molto contenti. In cima al Mortirolo abbiamo trovato un buon accordo anche con Scarponi perché sapevamo che potevamo guadagnare tanto su tutti ed è stato in quel momento che abbiamo capito che potevamo prendere la maglia rosa: su una salita come l'Aprica era in tre era molto importante per guadagnare. Per me chiudere sul podio sarebbe molto importante in prospettiva futura: l'anno scorso al Tour ho dato ottimi segnali, quest'anno al Giro altrettanti e in futuro spero di essere un grande protagonista dei grandi giri. In tutto il Giro ho fatto tanta fatica ma l'esperienza passata mi ha aiutato. Domani c'è un'altra giornata molto dura ma sono molto fiducioso sul fatto che riusciremo a controllare la corsa: poi magari posso fare anche un pensierino alla cronometro di Verona».