Asturie 2010: Vicioso, altro colpaccio - Lo spagnolo è anche leader
Quale miglior terreno poteva desiderare quest'oggi Ángel Vicioso se non un'ultima salita finale piazzata a 13 chilometri dal traguardo, che avrebbe così eliminato qualche scomodo cliente in vista di una probabile conclusione allo sprint di un gruppo ristretto, in cui far valere le proprie doti velocistiche? Facile dunque prevedere come sarebbe finita, col trentatreenne dell'Andalucía - Cajasur che non si è sottratto ai favori del pronostico ed ha potuto far man bassa, conquistando in un colpo solo successo di tappa (diventano così ben tre le affermazioni negli ultimi cinque giorni) e maglia di leader della generale, visto che il basco Urtasun ha alzato bandiera bianca sulle prime rampe dell'Alto de San Martin de Huerces, l'ultima fatica di giornata già anticipata.
Ma riservare tutti gli onori odierni al solo Vicioso sarebbe far torto all'ennesima abnegazione dimostrata da Przemyslaw Niemiec che, senza stare troppo a pensare se fosse meglio starsene tranquilli in gruppo oppure tentare l'impresa da lontano, non ci ha pensato due volte a partire non appena il profilo della tappa odierna si è fatto più accidentato. Chissà...se il polacco avesse almeno una volta nella vita la possibilità di prender parte ad un Giro d'Italia o ad un Tour de France siamo convinti che ci metterebbe ben poco a conquistarsi la simpatia della gente, vivendo alla giornata a scalar colli di media o elevata difficoltà per racimolar punti validi per la maglia di miglior scalatore (una maglia che deve essergli evidentemente gradita, visto che vi concorre alla conquista in quasi tutte le gare a cui prende parte) e, perchè no, lanciarsi verso il traguardo sognando di vincere anche la tappa, prendendo via via quel che viene in termini di classifica. Una sorta di Richard Virenque de' noantri insomma e se ci facciamo trasportare da questa osservazione capiamo quanto l'importanza di avere personaggi in grado di creare spettacolo, farsi applaudire anche senza avere il nome di grido, sia importante in un ciclismo come quello d'oggi.
Niemiec ha iniziato la sua avventura al km 43, dopo che i primi tentativi iniziali avevano avuto vita breve, portandosi appresso lo spagnolo David Gutiérrez (ed anche il giovane colombiano Duarte, pou defilatosi e rientrato nei ranghi). Un'azione di quelle interessanti, che ha raggiunto un vantaggio massimo di 5'15" al novantacinquesimo chilometro e che ha costretto il gruppo, tirato in special modo dagli uomini dell' Andalucía, a darsi da fare per non veder compromesso l'esito della frazione, in cui anche la pioggia che, nel frattempo era iniziata a cadere, poteva creare qualche grattacapo. Superato l'Alto de Munco (penultimo Gpm), il vantaggio è iniziato man mano a scemare, riducendosi da tre a poco più di un minuto ai piedi dell'ultima ascesa, in cui la corsa si sarebbe inevitabilmente accesa. Detto fatto, le rampe del San Martin de Huerces si sono fatte sentire e, mentre dal gruppo nuovamente Duarte provava ad infiammare la corsa, Niemiec ha compreso che i 30 secondi scarsi di vantaggio ormai non bastavano più ed ha decisamente staccato Gutiérrez nel tratto più duro dell'ascesa. In cima (-13 all'arrivo) i secondi di vantaggio erano circa venti su un gruppo ridotto ad una decina di unità (nell'avanguardia Mosquera e il colombiano Alex Ardila Cano, che aveva tentato un allungo), in discesa diciotto su un plotone che si rinfoltiva e cercava di organizzare l'inseguimento. L'azione del polacco è continuata con buon ritmo fino ai 7,5 dall'arrivo, quando una fiammata di Mosquera (con Muto prontamente alla sua ruota) ha riportato sotto il gruppo. E' iniziata una fase anarchica, in cui soprattutto chi era in superiorità numerica (i Café de Colombia e i Loulé) ha cercato di evadere (tra questi Tino Zaballa) senza però riuscire nell'intento. Man mano che ci si avvicinava all'ultimo chilometro anche Mosquera ha tentato la stilettata senza però guadagnare sufficiente terreno, cosicchè l'ultimo tentativo di anticipo dello sprint è stato operato da Antuña, partito a circa 500 metri dal traguardo. Disco rosso anche per lui e volata praticamente lanciata dove Vicioso si è imposto senza alcun patema sulla coppia Loulé (che forse poteva impostare meglio lo sprint) formata da Santi Perez e Zaballa (che ora seguono Vicioso anche nella generale con 10" e 12" di distacco). Quarto posto per David Blanco, possibile protagonista già nella cronometro di domani, davanti a Laverde, Niemiec (che quindi conclude con un ottimo sesto posto), Intxausti, Pedro Merino, Muto e Javier Moreno.
Domani giornata divisa in due: semitappa di 88 chilometri al mattino con arrivo ad Avilés, in cui Vicioso potrebbe incrementare il proprio vantaggio, mentre i 14,2 chilometri contro il tempo di Piedras Blancas daranno un'assestata alla generale in attesa del tradizionale arrivo in quota sull'Alto de Acebo previsto nella giornata di sabato.