Tutto come ieri, bis Kozonchuk - La russa fa il vuoto in salita e rafforza la leadership
Ve l'avevamo detto ieri: ci sarà terreno per attaccare la maglia rosa della Kozonchuk, ma ci vorranno le gambe. E la leader, per non saper né leggere e né scrivere, ha preso in mano la situazione sull'ultima salita, l'unica valida come GPM e ha fatto nuovamente il vuoto, arrivando a braccia alzate sul traguardo a Lago di Caccamo (MC).
I primi chilometri di corsa si sono svolti con un ritmo abbastanza blando, forse troppa paura dopo il racconto degli organizzatori che avevano visionato il percorso nei giorni scorsi.
Fatto sta che le micce si sono accese soltanto ai piedi dell'ultima asperità, quando mancavano una decina di chilometri all'arrivo. Il gruppo delle migliori si è presto selezionato lungo la salita di Serrapetrona con due squadre a fare la voce grossa, la Menikini della maglia rosa, scortata da Romoli e Foresi (mancava la sola Borgato, pochi metri più indietro e comunque prima al traguardo volante) e la selezione belga che contava quattro ragazze tra le migliori, con la Daams, seconda nella generale a marcare la sua rivale principale.
Ma la russa, pur avendo un discreto margine di sicurezza in classifica, ha voluto mettere ancora una volta le cose in chiaro, scattando in prossimità dello scollinamento e mettendo qualche secondo di vantaggio tra sé e le inseguitrici guidate da Samantha Galassi. Margine (rimpinguato con l'abbuono) che è riuscito a mantenere sin sulla linea d'arrivo. Il primo gruppetto, composto da dodici ragazze, è stato regolato dalla Daams, già terza ieri, sull'olandese Van Der Breggen. Quarta l'ottima Callovi, ancora leader della classifica delle giovani (Rossella ha solo 17 anni contro i 20 della leader). Arrivano alla spicciolata tutte le altre, con la Scandolara, in cerca della forma migliore in vista degli appuntamenti importanti, a 1'. Naufraga la vincitrice del prologo, Laura Doria, a oltre 7', ma i suoi terreni di caccia sono altri.
Domani la tappa più dura della corsa con ben due GPM negli ultimi 15 km e l'arrivo in quota nel paesino di San Ginesio a quasi 700 metri di altitudine. Chi ha visto il percorso ha parlato di una rampa durissima, in pavé, in vista del traguardo. Insomma anche domani ci divertiremo.
Giuseppe Cristiano