Niente Cali per Bronzini - E intanto l'UCI distrugge la pista
Versione stampabileL'Uci si rallegra di poter contare sul sostegno incondizionato del Cio ed è persuasa che le modifiche introdotte al programma olimpico permetteranno di aumentare ulteriormente la stabilità del ciclismo. L'Uci è convinta che, aldilà delle discussioni legittime che porterà questo cambiamento, in particolare relativamente al loro impatto pratico a breve termine e delle preoccupazioni legate a interessi nazionali, il mondo del ciclismo si mostrerà ancora una volta unito e collaborerà per dare maggiore rilevanza ad una svolta importante per il futuro del ciclismo.
A Cali in Colombia si è conclusa la terza tappa della Coppa del Mondo su pista, ma l'attenzione della disciplina era tutta catalizzata dalle scelte dell'UCI riguardo il programma olimpico che hanno modificato radicalmente la struttura delle gare.
La frase riportata all'inizio è presa dal comunicato ufficiale e si denota come l'UCI sia soddisfatta delle scelte effettuate: secondo la dirigenza del ciclismo eliminare discipline storiche e specifiche come inseguimento individuale e corsa a punti aumenterà la spettacolarità di questo sport. È estremamente grave che chi si dovrebbe occupare della gestione di una disciplina, in particolar modo una disciplina ad alta specializzazione come la pista, invece di far aumentare l'interesse delle TV per le prove storiche come l'inseguimento individuale ne abbia introdotta una nuova come l'omnium prima di storia e tradizione e che elimina completamente la specializzazione.
Le modifiche erano state richieste per portare a parità le prove maschili e femminili solo che ora il programma femminile, che comprendeva tre prove di cui due erano inseguimento individuale e corsa a punti, si trova completamente stravolto e con una preparazione specifica da rifare dalla base: Rebecca Romero, campionessa olimpica dell'inseguimento a Pechino ha già annunciato il ritiro e l'italiana Giorgia Bronzini, attuale campionessa del mondo nella corsa a punti, non potrà mettersi in gioco per una medaglia olimpica.
Giorgia Bronzini si è comunque presa una rivincita proprio a Cali, ripetendosi come a Melbourne, vincendo la corsa a punti e arrivando seconda nello scratch. La vittoria nella corsa a punti è stata possibile anche grazie alla presenza di Tatiana Guderzo (undicesima al termine) importante spalla nella finale, ora Giorgia Bronzini si trova anche in testa alla classifica generale della Coppa del Mondo con 24 punti; nello scratch si è, invece, dovuta arrendere solo alla bielorussa Sharakova riuscita a guadagnare un giro di vantaggio dopo una serie di attacchi da parte di molte atlete: Giorgia è però riuscita a vincere la volata del gruppo e ora è a soli due punti di distacco dalla leader della classifica Evgeniya Romanyuta non presente in Colombia.
L'Italia portava anche due velocisti: Francesco e Luca Ceci: quest'ultimo, dopo aver passato il primo turno nel keirin, è caduto nel secondo turno riportando varie contusioni e traumi che l'hanno costretto al ritiro. Franesco invece si è classificato solamente al 21esimo posto nello sprint.
È la Francia la protagonista nelle prove veloci vincendo lo sprint con il primatista del mondo Kevin Sireau, il Kilometro e il Keirin con Michael D'Almeida e la velocità olimpica con il Team Cofidis (Kevin Sireau, Francois Pervis e l'olandese Teun Mulder): nella prova della velocità olimpica va segnalata la spettacolare performance di Kevin Sireau che nel suo giro recupera quasi mezzo secondo di ritardo accusato dal primo frazionista contro il team tedesco forte di tre velocisti di prim'ordine come Maximilian Levy, Robert Forstermann e Mathias Stumpf.
Per le donne si è invece trattato di una sfida a due tra la potente lituana Simona Krupeckaite e l'olandese Willy Kanis: la prima trionfa nello sprint e nei 500m con l'olandese al secondo posto mentre la Kanis si impone nella velocità olimpica, in coppia con Yvonne Hijgenaar, relegando in piazza d'onore la Krupeckaite in coppia con Gintare Gaivenyte. Solamente Christine Muche (Germania) riesce a inserirsi in questo duello vincendo in maniera davvero maestosa il keirin con una volata condotta sempre in testa.
Sono state molto sotto tono le prove dell'inseguimento maschile sia individuale che a squadre, dove le delusioni maggiori sono arrivate dai russi del Lokomotiv grandi favoriti: alto il tempo di Valery Kaikov, solo terzo in qualificazione e poi addirittura quarto in finale, e del team che non riesce nemmeno a fare il miglior tempo di qualifica lasciando quasi 7 secondi di vantaggio ai colombiani. Padroni di casa che invece si sono comportati egregiamente vincendo la prova a squadre e portando all'argento Juan Esteban Arrango Carvajal, arresosi solo all'ucraino Vitaly Popkov che ora si trova a soli 3 punti dal connazionale Vitaly Shchedov per la conquista della Coppa del Mondo di specialità.
Molto meglio sul fronte inseguimento le prove femminili con il ritorno dell'americana Sarah Hammer che in qualifica fa segnare un tempo eccezionale, di soli 3 secondi più basso del record del mondo, 3'27”514: tutte le altre atlete, Tara Whitten, Maria Luisa Calle e Vilija Sereikaite fanno segnare tempi superiori ai 3'34”. Per pochi centesimi Maria Luisa Calle non riesce a qualificarsi per la finale dell'oro e nella finale per il bronzo perde la sfida con la lituana Sereikaite: nonostante l'età ancora una grandissima prova per questa campionessa colombiana.
Tara Whitten e la squadra canadese si rifanno nella prova a team battendo proprio gli Stati Uniti di Sarah Hammer, al terzo posto la Lituania di Vilija Sereikaite.
Giovedì è stata una grande serata per la Grecia che con Ioannis Tamouridis si è imposta nella corsa a punti davanti al belga Iljo Keisse al rientro in nazionale dopo essere stato scagionato per il suo caso di doping: al terzo posto si è piazzato Marcel Barth, tedesco. Tamouridis, dopo il secondo posto a Melbourne ora si ritrova anche leader in Coppa del Mondo.
La prova scratch ha invece visto il trionfo del velocista argentino Angel Dario Colla, autore di una volata davvero strepitosa, uscito all'ultima curva dalla ruota di Iljo Keisse che aveva lanciato la volata troppo presto, ancora al suono della campana: Colla vince con due biciclette di distacco, lasciandosi alle spalle il tedesco Erik Mohs e il colombiano, favorito della serata, Leonardo Duque.
Le delusioni del Lokomotiv non si riducono alle prove a inseguimento, anche nel madison, infatti, non riescono ad avere la meglio sui potenti tedeschi Marcel Barth ed Erik Mohs, unica coppia a pieni giri, così Valery Kaikov e Artur Ershov si consolano come coppia che ha ottenuto più punti nelle volate.
Il prossimo appuntamento sarà dal 22 al 24 Gennaio nel velodromo olimpico di Pechino per l'ultima tappa di questa Coppa del Mondo, prima di questo evento ci saranno ben quattro 6 Giorni (Zurigo, Apeldoorn, Rotterdam e Brema) in cui prepararsi a dovere.