Kevin has the Pauwels - CdM: Albert (2°) allunga su Stybar
La Coppa del Mondo arriva a Zolder e - come lo scorso anno - offre una gara tutt'altro che scontata. Certo, se nel 2008 la vittoria dell'outsider olandese Thijs Al colse di sorpresa più o meno tutti, lo stesso non si può dire del successo odierno di Kevin Pauwels, che conquista sì il primo successo stagionale, però dopo tantissime gare al livello dei migliori. Va detto che il percorso di Zolder, che sfrutta il famoso circuito motoristico offrendo ai corridori un lungo tratto in asfalto, si presta assai a risultati più o meno sorprendenti: veloce, senza particolari asperità, poco tecnico, favorisce la forza e un certo tatticismo da corsa su strada (cosa che ad esempio permise lo scorso anno ad Al di involarsi verso il successo, mentre i migliori si marcavano).
Nei giorni scorsi inoltre molto preoccupava la neve, caduta copiosa in Belgio. Il campione del mondo Niels Albert, temendo un circuito ricco di lastre di ghiaccio, aveva minacciato di non correre se non fossero stati presi gli opportuni provvedimenti, e infatti molto sale è stato gettato ieri sul tracciato, e la soleggiata (pur se freddissima) giornata odierna ha fatto il resto. Il terreno comunque è rimasto duro e in alcuni tratti parzialmente gelato, cosa che ha favorito scivolate, cadute e incertezze che - alla fine - hanno pesato in maniera decisiva sullo sviluppo della corsa.
Al via, forse ancora timoroso per lo stato del circuito, Albert parte malissimo, mentre davanti Stybar prova subito a fare il forcing, portandosi dietro Pauwels, De Knegt, Bina, Aernouts e il campione svizzero Heule (che comunque sarà il primo a cedere, pagando poi lo sforzo di questi primissimi giri in avanscoperta e chiudendo dodicesimo). Vervecken e Nys sono invece i primi a cadere, mentre anche Albert soffre una scivolata - ma, per tutti loro, non sarà certo l'ultima volta.
Al passaggio del primo giro comunque troviamo una quindicina di corridori piuttosto vicini, con Simunek che si impegna a riportare sotto il gruppetto con Albert e Nys. Il ceco Bina (grandissimo protagonista fino a metà gara) prova a forzare insieme a De Knegt, ma i distacchi restano minimi. Alla fine del secondo giro Pauwels e Aernouts raggiungono la coppia di testa, e in quattro dunque guidano la corsa con una manciata di secondi su tutti i migliori.
Mentre Nys dietro inizia un forcing potente, davanti cede Bina. Al campione nazionale belga resistono solo Stybar, Albert e il convincente francese Chainel, occasionalmente capace di prestazioni di alto livello. Dietro però la gara resta tattica, coi tre big che sembrano più preoccupati di controllarsi a vicenda che non di raggiungere la testa della corsa, dove l'impulso di Pauwels all'azione è costante ed efficace. De Knegt soffre un po', ma riesce a tenere le ruote del giovane belga e del compagno di squadra Aernouts.
La situazione resta immutata per un giro e mezzo, quando è Albert a forzare il ritmo nel gruppetto inseguitore. Come da copione, Stybar tiene e anche Nys, pur se con qualche difficoltà, si rifà sotto. A questo punto siamo quasi a metà gara e assistiamo all'episodio che - in un certo modo - decide la corsa: in una svolta a gomito in discesa Nys cade, ostacolando Stybar e lasciando il campo libero ad Albert che, da solo, si riporta sui tre al comando. Gli altri due invece vengono raggiunti da Chainel, Bina, Simunek e Vantornout. Fra i due gruppetti ci sono circa 20" che non verranno più colmati.
Pauwels comunque non si dà per vinto e prova ancora a far selezione, per dimostrare a tutti che - con o senza il campione iridato davanti - il più forte oggi è comunque lui. Il primo a cedere al suo forcing è De Knegt, mentre Aernouts cerca di tenere, pure se Albert presto conquista la seconda ruota. Nys intanto sembra sofferente per via della caduta, perde qualche metro rispetto al gruppetto inseguitore - sempre tirato da Stybar - ed è costretto a cambiare la bici (ma poi rientrerà, eccome).
A quattro tornate dal termine Pauwels prova ancora, e stavolta si tratta dell'attacco decisivo. Albert rimane distanziato di pochissimi secondi, e per circa un giro la sfida fra i due è avvincente e tirata, col campione del mondo che resta sempre a vista del leader e appare sul punto di rientrare, cosa che invece non accade. Alle loro spalle la coppia della Rabobank ha intanto alzato bandiera bianca, e la caduta di Aernouts finisce per compromettere anche le sue speranze di podio.
Il vantaggio di Pauwels su Albert sale poco a poco: prima 10", poi 12", quindi 15", infine 20". Gli ultimi due giri sono relativamente tranquilli, con la situazione stabilizzata e i primi maggiormente preoccupati di non compromettere la loro prova con una caduta o una scivolata. Pauwels riesce così a portare a casa quello che è finora il suo successo più importante, tagliando il traguardo con 22" di margine su Albert, comunque soddisfatto per aver riconquistato la leadership solitaria in Coppa del Mondo (che fino a stamani condivideva - a pari punti - con Stybar). Alle loro spalle un incredibile Nys è protagonista di una eccezionale rimonta all'ultimo giro, tanto da chiudere sul podio a 33" dal vincitore. In pochi secondi giungono poi nell'ordine De Knegt, Simunek, Stybar, Vantornout, Aernouts, Chainel e Sven Vanthourenhout.
Incolore la prova del nostro Franzoi, solo diciannovesimo, a 2'25" e senza mai essere protagonista, che precede di poco Bart Wellens, ancora lontano dalla condizione migliore dopo il lungo stop.
Come detto in classifica di Coppa torna in testa da solo Albert, che guida ora con 505 punti, venti in più di Stybar. Nys, terzo a 415, paga la pessima gara d'esordio di Treviso e, a due prove dal termine, appare ormai tagliato fuori. La competizione tornerà nella seconda metà di gennaio, con gli ultimi appuntamenti di Roubaix e Hoogerheide.