Un Ferrari d'annata - A Cesenatico Visconti è secondo
- Memorial Marco Pantani 2009
- ISD 2009
- Serramenti PVC Diquigiovanni - Androni Giocattoli 2009
- Alessandro Proni
- Andrea Moletta
- Diego Alejandro Tamayo Martínez
- Edwin Andres Carvajal Jaramillo
- Fabio Taborre
- Francesco Ginanni
- Giovanni Visconti
- Marco Cattaneo
- Roberto Ferrari
- Simone Ponzi
- Valerio Agnoli
- Walter Proch
- Uomini
In un pomeriggio come questo nel dire "Ferrari" si penserebbe immediatamente alle due Rosse più famose del mondo, impegnate nelle qualifiche del GP di Turchia. Tutt'al più la mente potrebbe andare a Maranello, non troppo lontana dalla riviera romagnola e dove il Cavallino rampante ha la sua casa. Ma quanti prima delle 15.30 di questo sabato 6 giugno avrebbero pensato di associare la parola Ferrari ad un baldo 26enne bresciano che di nome fa Roberto (e di cognome, appunto, Ferrari) e che al suo terzo anno da professionista, sul traguardo situato sul lungomare di Cesenatico, proprio nei pressi del monumento eretto in onore di Marco Pantani, è andato a conquistarsi la seconda vittoria in carriera nel sesto Memorial intitolato al mai dimenticato Pirata? Quanta pazienza poi deve avere Giovanni Visconti nel suo metterci sempre tanta buona volontà ma poi arrivare a fine corsa, incassare l'ennesima piazza d'onore e vedere il suo personalissimo bilancio del 2009 recitare ancora un malinconico "zero tituli"?
Diverse domande che hanno trovato risposta nell'epilogo di una gara, animata nella prima parte dal tentativo a sei sviluppatosi attorno al decimo chilometro, che ha visto protagonisti Celli, Carvajal, Hasanovic, Montaguti, Amerighi e Ricci Bitti nell'affrontare il circuito che proponeva per tre volte il passaggio sulla salita di Montevecchio. Il loro vantaggio massimo tocca i 7'30" e mentre il colombiano Carvajal si mostra come il più pimpante mentre la strada sale, sono proprio i due neopro Amerighi e Ricci Bitti ad accusare le pendenze del Montevecchio, perdendo contatto. Alle spalle il gruppo controlla riducendo lo svantaggio fino al minuto, grazie soprattutto al lavoro della Liquigas che sembra far presagire una volontà di sparpaglio sul terzo ed ultimo passaggio sul Gpm. Difatti qualcosa succede, poiché è Pellizotti, ancora in ottima forma dopo il Giro, a rompere gli indugi portandosi appresso Visconti e Giunti ma l'unico effetto ottenuto è quello di riportarsi, assieme ad un'altra decina di concorrenti, sui battistrada, dal momento che gli oltre sessanta chilometri mancanti al traguardo costituiscono una distanza troppo ampia per cercare il numero di quelli da ricordare. Si giunge così a Cesenatico, con il circuito interamente pianeggiante da ripetere per quattro volte ed è qui che la corsa ha di fatto il suo epilogo. Allunga l'abruzzese Taborre ma su di lui si riportano altri ventuno atleti a formare un gruppo in cui sono rappresentate ben quindici delle diciassette formazioni che hanno preso il via da Cesena ed il fatto che alcune squadre possano vantare ben più di un rappresentante come la Serramenti Diquigiovanni (con De Bonis, Ginanni e il già citato Taborre), la Lampre (Bono e Ponzi), la ISD (Visconti e Proni) o la LPR (Cattaneo e Ferrari) rende assai complicato il recupero di un gruppo che viaggia a 50" e dove inizialmente le sole Amore e Vita e Meridiana (le uniche escluse dal tentativo) provano a metterci una pezza.
La media nel gruppetto di testa si mantiene molto alta, sempre costantemente oltre i cinquanta orari e solo una breve fase in cui l'accordo sembra venire improvvisamente a mancare, grazie ad alcuni scatti senza esito, ridà speranza al gruppo, tirato ora da atleti Miche e Utensilnord, che si riporta ad una trentina di secondi. Dopo il penultimo passaggio sul traguardo il britannico Cummings della Barloworld, che si sarebbe rivelato avversario tra i più ostici nel finale, è costretto ad abbandonare i suoi propositi di successo a causa di una foratura mentre il vantaggio nuovamente oltre i quaranta secondi dà ormai la definitiva certezza ai venti di testa che saranno proprio loro a giocarsi il successo. Naturale pensare a questo punto ad un Ginanni e Visconti pronti a duellare sul rettilineo finale ed il lavoro operato da De Bonis per il primo e da Proni per il secondo (unito a quello di Krol e Torosantucci per Loria) sembra far presagire ad un duello tutto tra gli ex-Finauto. Avevamo detto però della presenza dei due LPR e chi ha buona memoria ricorderà sicuramente Ferrari come promettente velocista nelle categorie dilettantistiche, giacchè superato l'ultimo chilometro ed esaurito il lavoro dei Diquigiovanni è Marco Cattaneo a mettersi decisamente in testa al gruppo, pilotando il compagno fino ai 300 metri. Ci si attende quindi la volata di Ferrari, che però ha un attimo di esitazione pensando di essere ancora troppo lontano dal traguardo e nello stesso momento è Agnoli che prova a giocare le sue ultime disperate carte nel tentativo di anticipare lo sprint sulla destra. Il corridore laziale è generoso ma Ferrari alle sue spalle recupera lucidità e passa in testa negli ultimi 50 metri, resistendo al tentativo di rimonta di Visconti. Niente podio per Ginanni, che giunge quarto davanti agli ottimi Ponzi e Proch, a Moletta, Loria, Taborre e al colombiano Tamayo che completa la top-ten. Il gruppo giunge dopo 1'14" ed in esso si può notare anche la maglia iridata di Alessandro Ballan, apparsa nelle posizioni di testa nelle ultime tornate. Dopo aver preso parte ad alcuni circuiti negli ultimi giorni, un rientro alle competizioni da non disprezzare per il veneto mentre per l'altro rientrante Daniele Bennati (che non ha concluso la prova) serviranno altri chilometri di rodaggio.
Esulta quindi la LPR, presentatasi a questo Memorial Pantani senza i grossi calibri ma capace di giungere ugualmente al successo con un atleta che finora vantava nel palmares solo il circuito inaugurale di una gara a tappe in Costa d'Avorio, e può esultare anche Alessandro Petacchi, che può disporre di qualche arma in più per il suo treno in grado anche di non farlo rimpiangere in occasioni come queste. Si viaggia spediti verso la Settimana Tricolore ma prima occhi puntati sul Delfinato (al via da domani) e sul Giro di Svizzera (start fissato sabato 13).