Columbia Pictures - Per Cavendish il film è tutto rosa
Mark Cavendish è un uomo che vive nel futuro. Il giovanissimo vincitore dell'ultima Milano-Sanremo è la prima maglia rosa del Giro d'Italia 2009, e gioca d'anticipo: lo attendevamo al varco domani, nella seconda tappa (Jesolo-Trieste, 156 km per velocisti malgrado lo strappetto di Montebello ripetuto 3 volte nel circuito finale); e invece il ragazzo venuto dall'Isola di Man ha voluto precorrere i tempi, proiettandosi con 24 ore d'anticipo in vetta alla corsa rosa.
Ad aiutarlo in questa piccola ma significativa impresa, 8 compagni del Team Columbia, squadrone che è stato un vero asso pigliatutto nell'ultimo periodo e che a Venezia ha conquistato la cronosquadre d'apertura con un vantaggio di 6" sulla Garmin, favorita della vigilia e vincitrice di questa prova nel 2008 (Vande Velde ha solo sfiorato il bis in rosa). E lui, Cavendish, in attesa magari di rafforzare la sua leadership con qualche abbuono domani, non ha voluto derogare ai suoi progetti, ed è sfilato in testa al drappello dei suoi, anche davanti a un Marco Pinotti che, essendo uno dei due italiani del team (l'altro è Possoni), forse sperava di tornare a indossare la maglia rosa almeno per un giorno. Magari il bergamasco ci riproverà tra qualche giorno con una fuga.
Queste tuttavia non sono che schermaglie passeggere, mentre la vera lotta per la maglia rosa avrà altri protagonisti rispetto ai pur bravissimi Columbia. Interesserà per esempio Armstrong e Leipheimer, terzi oggi con l'Astana, a 13" dai vincitori: per la squadra kazaka una prova che non delude la grande attesa che c'era intorno all'esordio di Lance al Giro: di più era difficile fare per Armstrong e soci, visto che Columbia e Garmin, partite tra le prime (la squadra di Cavendish proprio per prima), avevano sfruttato un vento favorevole, mentre chi ha gareggiato dopo si è trovato correnti contrarie nel secondo tratto del percorso.
Tra le squadre penalizzate dal vento, anche LPR e ISD, che pure all'intertempo dopo 6 km avevano fatto registrare tempi vicini (nel caso della ISD proprio lo stesso timing) ai Columbia. In ogni caso Di Luca (ottimo quarto a 22" dai vincitori e a soli 9" da Armstrong) può guardare con soddisfazione a questa prima giornata di Giro 2009, una prima giornata che gli lascia comunque dei discreti margini su tutti i rivali non in maglia Astana.
Alle spalle di Armstrong e Di Luca (e del Team Katusha di Pozzato, sesto al traguardo), tre protagonisti in appena 4": Menchov, settimo con la Rabobank, cede 38" ai vincitori di giornata, Basso accusa 40" di ritardo e Cunego 42". Armstrong e Di Luca non sono lontanissimi, quindi, ma bisogna subito lavorare per recuperare.
Così come dovranno lavorare in questo senso Sastre (11esima la Cervélo a 49" dai primi), Soler (Barloworld 12esima a 54"), Joaquím Rodríguez (14esimo con la Caisse d'Epargne a 58") e soprattutto Gilberto Simoni, che con la Diquigiovanni-Androni ha perso 1'06" da Cavendish (e quindi 53" da Armstrong e 44" da Di Luca). Tra le delusioni della giornata (con una Liquigas che si attendeva più efficace intorno a Basso) anche la Saxo Bank di Cancellara, solo 13esima a 55", mentre alcune squadre danno l'impressione di aver appena iniziato 3 settimane di vacanza. Cosa che ovviamente non è; per questo - senza far nomi - speriamo che tale impressione venga spazzata via al più presto.