Trofeo Binda: il 2008 sarà World Cup? - La creatura di Minervino sembra aver passato l'esame
Ebbene sì, Cittiglio ha vinto. Anche la pioggia si è inchinata alla corsa di patron Minervino, esausto, ma felicissimo, alla fine della giornata.
È sembrato quasi che le pessime condizioni atmosferiche che hanno bagnato il raduno ed il riscaldamento della prima gara in programma, quella Under e Juniores, si siano ad un certo punto inchinate al richiamo del direttore di organizzazione Giorgio Carretta. Al momento dell’incolonnamento ha smesso di piovere e qualche goccia d’acqua ha ricominciato a cadere solo al termine della manifestazione, quando già si stavano smontando i palchi. Quando si dice avere i santi al loro posto...
Tutto davvero molto bello. Fatti tecnici interessanti dapprima nella gara junior, con la vittoria della Under Marina Romoli (una di cui sentiremo parlare spesso e non solo per gli splendidi occhioni), con il primo posto tra le Juniores di Gloria Presti (doppietta a Cittiglio), sulla rivale Patuzzo. Bene la Scandolara (altra giovane fenomeno) e molto brava l’idolo locale Valentina Carretta (cresciuta con il gialloverde della Caravatese), ottima quarta tra le Juniores e ben sorretta dalle compagne di squadra. Corsa chiusa fino a Casale Alto. Classico della gare Juniores l’aspettare il punto focale della corsa per poi scatenarsi.
Più pimpante la gara delle Élite, che alla fine ha visto l’apoteosi della Cooke e della sua squadra: la Raleigh Lifeforce Creation, che ha attaccato per tutta la corsa con la Thürig, la Doppmann e la Duster. È spesso la corazzata di Felice Puttini (spesso ai passaggi delle ammiraglie lo si vedeva parlare via radiocon le ragazze) spalleggiata dalla Nürnberger a rincorrere.
Insomma Cooke e compagne hanno fatto il bello ed il cattivo tempo finché il fenomeno gallese, dopo qualche scaramuccia con Fabiana Luperini, ha messo in mostra ciclismo allo stato puro. Nulla da eccepire: la numero uno è lei.
Ma Cittiglio è stata una giornata bella in tutto. I collegamenti di Raisport con il ciclismo femmine che va ad infervorare la cortina di ferro del calcio inserendosi nel carrozzone della Ventura, la presenza di Umberto Bossi sul palco, un pubblico che raramente si vede ad una gara femminile (non solo in Via Valcuvia, ma anche su tutto il tracciato), un percorso non proibitivo che però ha lasciato la corsa aperta, bella e spettacolare fino alla fine.
Insomma tutto questo porta diretto alla realizzazione di un sogno. Quello di poter montare nel 2008 una struttura di arrivo di colore blu con la scritta "Uci World Cup". Sì, perché dopo il successone di quest’anno, la Coppa del Mondo femminile in Italia non sembra davvero lontana, anzi, sembra davvero essere ad un passo.
Gianluca Trentini