SpEdita in Francia - 2a tappa: Arndt e T-Mobile - La Pucinskaite ci racconta il Tour de L'Aude
Domenica 20 maggio – 2a tappa: Cronometro a squadre 41,600 km
ARGELES sur Mer – ARGELES sur Mer
Difficoltà: ***
Dislivello: 210 metri
Tempo: 31°C soleggiato, forte vento
Dietro la musica di un orchestra che incanta c’è sempre un mix fatto di bravi musicisti capaci di trasformare le note dei propri strumenti in un'arte. Il musicista più bravo al mondo, invece, se accompagnato da una band che fatica a seguirlo, rischia di non riuscire a trasmettere alcuna emozione. La crono a squadre è un'opera di armonia, una specialità in grado di valorizzare un intero team e far vedere la sua esatta dimensione (o pochezza). Soprattutto quando si tratta di una distanza di quaranta e passa chilometri.
Il percorso si è presentato complesso. Passaggi tecnici e nervosi, un infinità di rotonde, e poi le varie strettoie, curve e binari dei treni si sono esaurite solo nel finale, dove c’è stato spazio per vari rettilinei. Una dopo l’altra le varie squadre (ogni cinque minuti) hanno sfilato come trenini ad alta e media velocità, un vero spettacolo da non perdere sotto un sole estivo.
Erano avvantaggiati i treni intelligenti e capaci di adattarsi: nella prima parte occorreva leggerezza, scatto, prontezza, e l’allegria di un trenino di Disneyland, mentre gli ultimi 15 chilometri richiedevano potenza e stabilità: “Il vento si sta alzando, nel finale lo averemo tutto contro, vedo una seconda parte molto impegnativa"; parole di Walter Zini, ds della Menikini-Sella Italia-Gysko, famoso nell’ambiente per essere uno che non sbaglia le strade e azzecca spesso le previsioni. Ed infatti a conferma di quanto detto anche questa volta Zini ci ha preso in pieno: “Il tempo si faceva (si guadagnava o si perdeva, ndr) negli ultimi chilometri della crono, dove la fatica e l’acido lattico accumulato annebbiava i riflessi e le idee".
Qui, abbastanza naturalmente, ha prevalso la forza dei vagoni che carburavano ancora a dovere, grazie ad una predisposizione data dalla natura e dagli allenamenti specifici. Cinque sono state le squadre partite con ambizioni, e poco onestamente hanno lasciato agli altri team, che si dividono (per ora) soltanto le briciole in classifica. La T-Mobile, com’era prevedibile, si è imposta con uno spunto d’orgoglio, strappando (anche se di poco) la tappa e la maglia di leader alla Vos, per regalarla a Judith Arndt, a mio giudizio una delle atlete più forte dell’ultimo decennio.
La trentunenne tedesca conosce come le sue tasche le insidie del Tour de L’Aude, considerato che lo ha vinto ben due volte (2002, 2003) e ha fatto due secondi posti (2001, 2004).
1. T-Mobile (Ger) 55’43”
2. Team Flexpoint (Ned) a 6”
3. Nurnberger Versicherung (Ger) a 33”
4. Raleigh Lifeforce Creation (Sui) a 47”
5. Bigla Cycling Team (Sui) 48”
6. Nazionale Germania (Ger) a 1’50”
7. Nazionale Francia (Fra) a 2’26”
8. Fenixs HPB (Ita) a 2’43”
9. Team DSB Bank (Ned) a 2’46”
10 Menikini Sella Italia Gysko (Ita) a 3’50”
11 Nazionale Olanda (Ned) a 4’04”
12 Team FRW (Ita) a 4’58”
13. Team Expresscopy.com (Can) 5’30”
14. Nazionale Lituania (Ltu) a 5’58”
15. Nazionale New Zealand (Nzl) a 6’56”
16. Comunidad Valenziana (Esp) 7’16”
17. Global Racing Team (Gbr) 7’47”
18. Les Pruneaux D’Agen (Fra) 7’48”
19. Giant Pro Cycling (Chn) 8’35”
Classifica Generale:
1. Judith Arndt (Ger- T-Mobile) 4h01’29”
2. Linda Villumsen Serup (Den-T-Mobile) a 1”
3. Amber Neben (USA- Team Flexpoint) a 9”
4. Susanne Ljungskog (Swe- Team Flexpoint) a 10”
5. Kim Anderson (USA- T-Mobile) a 18”
Edita Pucinskaite